Valentino e Hugo Boss rinunciano al posto nella Galleria Vittorio Emanuele II di Milano a favore del brand spagnolo Massimo Dutti.
Il brand, facente parte del gruppo Inditex assieme a Zara, Pull&Bear, Bershka, Stradivarius, Zara Home, Oysho e Uterque, possiede già un suo posto all’interno della Galleria anche se meno prestigioso di quello che si è aggiudicato.
Il bando aperto nel 2015 aveva messo all’asta gli spazi occupati dal BarSì e dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e comprendeva, inoltre, lo spazio affidato a Mercedes, il quale però è stato già assegnato a Carlo Cracco in vista di un suo ristorante.
Gli spazi stabiliti saranno occupati da Massimo Dutti solo dopo che egli avrà lasciato quelli che possiede già, così come è stabilito dal bando, in quanto non possono essere esposte insegne già inserite in Galleria.
L’asta aveva posto una base di 977mila euro, vinta da Dutti per una somma di 100mila euro all’anno d’affitto.
Somma che comprende quasi mille metri quadri, sei livelli di sviluppo in verticale e tre vetrine con affaccio sul braccio principale della Galleria Vittorio Emanuele II.
Lo spazio dedicato a Massimo Dutti non sarà, però, solo una boutique.
Ospiterà, infatti, una sala dedicata alla “Storia del Tessuto” che comprenderà una mostra fotografica permanente e un’esposizione di alcune collezioni di capi storici ed iconici sull’evoluzione della produzione e dell’impiego dei tessuti nella storia.
Affinché la “Sala della Storia del Tessuto” non sia un progetto dedicato solo all’Italia e agli italiani, sarà anche adibita un’area dedicata alla storia del tessuto nel cinema internazionale.