Elisabetta Armellin ha il dono di trasmettere felicità. Sarà questo il segreto del successo di V°73?
Il suo marchio è apprezzatissimo in tutto il mondo, con ben 450 stores disseminati per il globo (New York e Parigi, le città che hanno adottato le sue creazioni con fervore).
Ironia, savoir-farir, eclettismo: V°73 è un ciclone di creatività ed estetismo, con un occhio che strizza alla cura dei dettagli e materie prime di assoluto pregio.
Il 18 marzo scorso, la designer ha inaugurato il suo monomarca nella sua città, Treviso.
Chi è Elisabetta Armellin?
Sono nata nell’entroterra veneziano, dove la bellezza della natura emerge in tutte le sue sfumature. Ho studiato subito arte perché è sempre stata la mia grande passione, una volta laureata all’Accademia di Belle Arti di Venezia ho fatto parecchi anni di “gavetta” in aziende del settore moda, quando mi sono sentita professionalmente pronta ho aperto uno studio di Design che tutt’ora fa consulenze per grossi fashion brand e poi l’idea improvvisa/fulminea di fondare un marchio, nasce così V73.
Quando ebbe inizio la tua avventura nel fashion system?
A 20 anni quando mi “buttarono” dentro un azienda di moda per uno stage, fu amore a prima vista!
Cosa rappresenta, per te, V°73?
La mia vita, il riassunto di un grande lavoro, fatto di passione e sacrifici.
La tua fonte d’ispirazione.
Venezia, la mia terra, quello che mi circonda tutti i giorni. La natura stessa. Amo la vita e sono una “sana curiosa”.
Un viaggio che ti ha cambiato la vita.
il volo Venezia -Parigi di 4 anni fa. Fu in quel momento che tirai fuori il mio piccolo Book e schizzai la prima V73, fu l’inizio di una nuova avventura.
Un oggetto che costudisci gelosamente.
La mia scatola dei colori, ogni volta che la apro mi batte forte il cuore.
Un ricordo che non vorresti mai dimenticare.
Il primo articolo uscito su Vanity Fair che parlava di me: non ne sapevo niente, mi ha chiamò un’ amica per dirmelo. Quanta emozione!
Un libro che più ti rappresenta.
È un vecchio libro non conosciuto ” Il sillabario” di Goffredo Parise: piccoli racconti di vita quotidiana molto romantici e profondi.
Il tuo presente.
Molto impegnativo ma pieno di soddisfazioni.
Il tuo futuro.
Vedere mio figlio diventare uomo.
Photo courtesy Press Office