Torna, dopo due edizioni quasi totalmente in versione digital, l’appuntamento con le sfilate più chiacchierate dell’anno: sto parlando della New York Fashion Week e della London Fashion Week 2021.
Dopo una lunga pausa dovuta al Covid-19, riprendono le sfilate in presenza, dando così al pubblico la possibilità di godersi in prima fila i diversi spettacoli in programma. Il calendario della manifestazione prevede l’adesione di (quasi) tutti i big brand statunitensi e internazionali, per la New York Fashion Week si contano 91 show.
Dopo la stagione Autunno Inverno, già presentata, questa NYFW porta in passerella gli stili della prossima Primavera Estate. Per la capitale americana, la settimana che va dal 7 al 12 settembre si apre con Collina Strada, brand sostenibile della designer Hillary Taymour.
È sicuramente un brand molto singolare e intraprendente, i due co-direttori creativi Hillary e Charlie dimostrano di lavorare sempre con entusiasmo e creatività, infatti basta guardare i moodboard di questa stagione. Il loro è un vero progetto di famiglia: come confidano in un’intervista su i-D, molte delle persone che hanno scelto in questa stagione sono in realtà membri della stessa famiglia.
La collezione esprime più sicurezza e ha una visione molto più chiara di chi è la ragazza Collina Strada, a cosa aspira e cosa indossa. Da quel che vediamo le silhouette della collezione, abiti con volant e pantaloni cargo XXL, sono state pensate per essere abbinate fra loro: evocano lo stile delle ragazze skater degli anni ’00 e delle controparti contemporanee.
Merita di essere menzionato anche LaQuan Smith che ha sfruttato l’Empire State Building come sede per la passerella. Il designer nato nel Queens ha fuso design contemporanei con 102 piani di architettura Art Deco, promuovendo una nuova discussione sullo stile e il suo rapporto con il tempo. Essendo originario di New York, il designer include all’interno della collezione elementi della moda degli anni ’90 e dei primi anni 2000 che hanno caratterizzato la scena musicale hip-hop.
Un altro brand che non rinuncia al colore e alle fantasie è certamente Prabal Gurung. Una sfilata che festeggia il decimo anniversario del brand e i primi 20 anni dal trasferimento del designer negli Stati Uniti. Come dichiara il designer: “il creativo è, a tutti gli effetti, un immigrato”. Infatti si auto definisce un immigrato alla ricerca dell’American dream.
Chi invece dà un taglio diverso alle forme degli abiti è Proenza Schouler, marchio che guarda al futuro della moda americana. La collezione, realizzata dal duo creativo Jack McCollough e Lazaro Hernandez, è caratterizzata da una serie di capi sartoriali composti da più strati. I livelli coprono o scoprono il corpo della donna esaltandone la femminilità. La capsule è composta da diversi capi che vanno dalla sahariana con la spalla destrutturata, all’originale parka.
Il Cfda dà il benvenuto a due label internazionali come Dundas e Moschino. Per la prima volta il brand del gruppo Aeffe diretto da Jeremy Scott è presente all’interno del calendario newyorkese.
Chiude la settimana della moda nella Grande Mela il brand del presidente del CFDA, Tom Ford. L’idea della collezione nasce a Los Angeles, città dove lo stilista risiede da qualche tempo. Il designer confida di aver guardato alle persone come vera fonte di ispirazione, infatti il suo slogan su Instagram diventa “Dress to impress”. Ogni look è un collage di pezzi da abbinare al jeans o alla maglietta da giorno. Sfilano anche modelli, in look silver, gold o black.
Anche a Londra la settimana della moda si svolge in presenza dal 17 al 21 settembre, seppur con un numero limitato di fashion show. La maggior parte dei brand che sfilano dal vivo presenta anche le collezioni con eventi digital collaterali sulla piattaforma aperta al pubblico o in livestream.
Una delle prime a sfilare sulle passerelle è Nensi Dojaka, vincitrice dell’LVMH Prize 2021. Quello che ci mostra Nensi è un total look che accoglie i desideri repressi delle giovani donne in cerca di un outfit diverso da quello indossato a casa. Presenta una collezione con abiti sormontati da reggiseni simili a petali tenuti sù con minuscole spalline rouleau per rivelare schiene profonde; pantaloni affusolati a vita alta super aderenti e top in georgette ritorto e drappeggiato. Giacche sartoriali, alcune delle quali con maniche separate, erano allacciate con sottili nastri neri.
Un altro designer pronto a sconvolgere la scena è Richard Malone. I suoi abiti, realizzati in parte utilizzando frammenti di materiali, tra cui scarti di pelle forniti da Mulberry, sono stati presentati tra i cartoni di Raffaello al Victoria & Albert Museum di Londra. Chi e cosa vengono rappresentati nell’arte e nella moda preoccupano molto Malone, che si è interessato sempre più al patrimonio artigianale irlandese (essendone originario) e al suo rapporto con il luogo e la lingua durante il lockdown.
Grande rivelazione è stato lo spettacolo di Supriya Lele: crea uno spazio che offusca le distinzioni tra i capi. Un top è sia un body sia un costume da bagno. Intimo, capispalla: che cosa conta più? Lele vuole che le sue donne siano in grado di stratificare le cose a modo loro. A Londra, la nuova tendenza per i metodi semitrasparenti con spalline e cutaway per disporre il tessuto sui corpi è notevolmente diretta dalle giovani donne per le giovani donne.
Anche il designer georgiano David Koma evoca per la primavera look abbaglianti da aggiungere ai loro guardaroba. Altrettanto notevole è stata la sede per il suo spettacolo: il London Aquatics Centre progettato dal grande architetto Zaha Hadid. L’atmosfera è sportiva e lussuosa. “È l’unione del costume da bagno con il glamour della vecchia Hollywood”, come afferma Koma.
Tanti i big inglesi assenti dal calendario ufficiale, Victoria Beckham e Burberry. La prima per la stagione Autunno Inverno 2021/2022 ha optato per un lookbook digitale, mentre la Maison britannica ha sfilato fuori calendario online lo scorso aprile con la collezione donna Femininity.