“Invisible clothes“: parte da questa definizione il progetto creativo più maestoso e teatrale che la Paris Fashion Week abbia potuto presentare durante tutto questa lunga settimana di esibizioni.
Solo pochi look (diciassette per l’esattezza) sono bastati a Rei Kawakubo per esaltare, in tutta la sua magistrale genialità, la collezione primavera/estate 2017 di Comme des garçons.
Gli abiti nascondono la naturale fisicità delle modelle, deturpandola con volumetrie esagerate. Gli abiti diventano vere architetture da indossare; vengono sostenuti da impalcature che rendono innaturali le falcate delle modelle sulla passerella.
Gli unici elementi decorativi di questo défilé sono individuabili nelle micro rusches, nei colletti minimalisti e nel pattern dove silenti si stagliano sul fondo nero i cuori ton sur ton ed i pois.
Il tartan esaspera, oltre maniera, un progetto cupo, misterioso.
Solo trecento invitati hanno avuto l’onore di vedere in anteprima questo capolavoro della moda. Una colonna sonora struggente, quella del compositore polacco Henryk Gorecki che ha accentuato, l’avveniristico ed altrettanto tenebroso copricapo in plexiglas performante.
Sfoglia la gallery
Fonte cover Madame le Figaro
Fonte gallery vogue.com