L’Art Deco incontra la disco anni ’80 per una sfilata nel segno dell’etica.
A inaugurare la settimana della moda milanese è Genny che coglie l’occasione per lanciare un messaggio nel segno della sostenibilità e della responsabilità sociale .
Il fashion show, infatti, si apre con uno short movie in cui il direttore creativo del brand, Sara Cavazza Facchini, evidenza il rispetto per i lavoratori dell’azienda e il basso impatto ambientale dei prodotti.
La donna della Primavera/Estate 2016 vive gli anni Venti ma sbarca nel glamour degli anni Ottanta. L’Art Deco è riconoscibile attraverso la geometricità delle stampe ispirate alle opere di Sonia Delaunay mentre il richiamo allo Studio54 è tangibile nella fluidità degli abiti, corti e lunghi, dalla silhouette impalpabile. La palette cromatica gioca sui toni del bianco e dell’oro e esplode con un’unica nota di colore acceso: il verde smeraldo.
La brand identity è riconoscibile soprattutto nell’ utilizzo dei ricami di castoni e nella proposta del tessuto “cellophane” che ritroviamo anche nelle clutch e nelle calzature.
Uno show perfettamente in sincronia con l’heritage del marchio arricchito di un significato che non può certo passare inosservato.