SIMON CRACKER MILANO

…BUT NO Autunno-Inverno 23/24
‘Imparare a dire di no è imparare a essere liberi’, ‘Se non sei arrabbiato vuol dire che non stai
prestando attenzione’, ‘Se non è quello che dovrebbe essere, allora è quello che dovrebbe essere’, ‘La rabbia è un’energia’.
Queste sono i pensieri che ci hanno guidato nella creazione di questa collezione.
Il mondo versa in condizioni critiche, e la moda non può più permettersi di fare finta di niente. Questa volta siamo un po’ più arrabbiati, vogliamo che le parole si trasformino in fatti: siamo ragionevoli e pretendiamo l’impossibile. Siamo un brand indipendente e lo sforzo che facciamo è enorme, ma lo facciamo con entusiasmo e consapevolezza, circondati e supportati sempre da persone che credono in noi e condividono i nostri ideali.
Tutta la collezione è incentrata su una forte ideologia punk, nel senso originale del termine:
anticonformismo, definizione della propria identità unica e ‘non allineata’, fuga dalle uniformi e dal pensiero ortodosso, provocazione e presa in giro del sistema. Tutto ciò si traduce in abiti sartoriali incrostati di silicone che si crepa quando vengono indossati, cappotti creati con coperte fatte a mano, maglieria che nasce da scarti e prove di lavorazione, camicie bianche con colletti tagliati alla Peter Pan e colorati di vernice spray, frammenti di vecchi lampadari che diventano gocce di sangue.
Padrino di ‘…But no’ è Jamie Reid, artista, anarchico e Art Director dei Sex Pistols, che ci ha donato alcuni capi del suo brand Ragged Kingdom che sono stati trasformati nei pezzi che chiuderanno la sfilata.
La seconda collaborazione è con la designer di maglieria Gaia Segattini e il suo brand Knotwear.
Gaia, oltre a essere un’amica, è una delle eminenze grigie italiane dell’upcycling e del km. zero, da sempre fervente supporter di brand indipendenti e di moda anti-mainstream.
Anche in questa sfilata il nostro casting è fatto di amici di età, genere e fisicità diverse, che
completano i loro look con scarpe e accessori del loro abbigliamento quotidiano, per riaffermare con sempre più forza il nostro desiderio di autenticità, fino ad arrivare all’apertura della sfilata, dove un incidente di percorso è diventato parte del racconto.

ANGER IS AN ENERGY
BE REASONABLE DEMAND THE IMPOSSIBLE
THANK YOU DAME VIVIENNE WESTWOOD

A VERY SPECIAL THANK TO: CAMERA NAZIONALE DELLA MODA ITALIANA – GARAGE MARINA GUIDI – 88 SHOWROOM – MAXIMILIAN LINZ – ALL THE CRACKER CREW – JOHN MARCHANT – GAIA SEGATTINI – MARIA AMINTA DANIELE – LA SIGNORA BRUNA – SUSY FOSCHI – AURELIE WEBERR – ANDREA BOSCHETTI – TATE BATU – IRIS INDRIGO – MATTEO RUSSO