Il tema più dibattuto di questa settimana, sui giornali e sui social network, è stato il significato della parola “curvy“. Complice il concorso di Miss Italia, la questione delle misure in passerella è tornata all’ordine del giorno. Cosa vuol dire essere delle modelle curvy? Quali sono le misure che identificano questa categoria? Quanto è inclusivo e quanto è invece discriminatorio il fatto che le plus size models partecipino ai concorsi di bellezza in una categoria a parte? Mentre il Bel Paese discuteva di questo, alla settimana della moda di New York uno stilista dava il suo personale contributo alla faccenda, senza sensazionalismi e dichiarazioni plateali: Christian Siriano è riuscito nell’impresa di far sfilare diverse plus size model, senza farla sembrare una mossa di marketing. Non è la prima volta, d’altra parte. All’inizio dell’estate, avendo realizzato un abito per l’attrice curvy Leslie Jones, aveva dichiarato «Non dovrebbe essere sensazionale lavorare con persone brillanti, solo perché non hanno una taglia da campionario. Non voglio complimenti, voglio un cambiamento».
La sfilata di Christian Siriano alla settimana della moda di New York è ispirata alle foto di Jackie O in vacanza a Capri, scattate da Settimio Garritano. Abiti scivolati e morbidi o aderenti, pantaloni e maniche ampie, abiti da sera e da giorno, completi da spiaggia. Ogni look restituisce la sensazione della brezza marina tra i faraglioni. L’anima spiccatamente rilassata e vacanziera è sottolineata da tessuti fluidi e colori neutri, qua e là intervallati da total look in colori brillanti come l’arancio e il turchese. Sulla passerella sfilano donne dalle caratteristiche fisiche diverse. Ragazze magrissime, alte e slanciate insieme a modelle curvy dal fisico burroso, una mescolanza di forme femminili che rende la collezione davvero adatta a tutte. «Mettiamo un abito a una modella, e per la prima volta vediamo come sta veramente su un corpo femminile – ha spiegato lo stilista dietro le quinte – E anche con le modelle tradizionali, che per mestiere devono avere certe misure e certe proporzioni, devi sempre fare delle modifiche una volta che hai visto i capi addosso a una persona reale. Adesso immagina di farlo con diverse misure, diverse proporzioni. Abbiamo trovato il tempo, abbiamo impiegato i nostri sforzi, perché essere un marchio che diverse donne possano indossare è importante per noi».