Aria di maretta in casa Roberto Cavalli?
Dopo l’annuncio del licenziamento del direttore creativo Peter Dundas (per maggiori dettagli potete leggere la notizia cliccando qui), la griffe italiana ha annunciato il licenziamento di 200 persone su 672 in attività presso l’azienda.
La decisione non è stata presa a cuor leggero visto che la maison pare non stia passando un periodo roseo.
Roberto Cavalli ha infatti chiuso il bilancio del 2015 in rosso e ciò potrebbe riaccadere allo scadere del 2016.
In una nota fatta diramare dall’azienda si evidenzia la decisione presa dalla maison fiorentina: “L’industria della moda sta attraversando tempi difficili, dettati da una significativa contrazione dei consumi in diversi mercati chiave e da una sostanziale trasformazione delle dinamiche del settore – ha dichiarato Gian Giacomo Ferraris, AD del gruppo -. In questo contesto, solo i marchi iconici, con un modello di business coerente ed un’organizzazione efficiente saranno in grado di sopravvivere. Dopo la mia iniziale analisi del gruppo, credo che Cavalli abbia tutto ciò che serve per avere successo, ma i costi della società devono essere in linea con i ricavi e questo è l’obiettivo che intendiamo raggiungere”.
A venire sacrificati per prime saranno la sedi di piazza San Babila 3 e l’ufficio stile di Milano. Con la chiusura dei due uffici, duecento persone vedranno recapitarsi la lettera di licenziamento.