Una notte che si anima. Di glamour, di luce, di vita. Il Grande Gatsby meets Studio 54. L’aristocrazia a stelle e strisce si contamina con tracce disco mixando i ruggenti Twenties e gli anni dell’edonismo, due momenti di grande boost economico ma anche artistico. Un clash che diventa la linea guida per la collezione autunno inverno 2023/24 firmata Phaeonia.
Fluidità e pulizia, linee allungate come una flessuosa Elsa Peretti, micro frange per regalare graffi embroidery. E dalle donne amiche di Halston e di Andy Warhol, la mente si muove in un omaggio alle suggestioni di Jackson Pollock. Con il sofisticato dripping che diventa ricamo, nuovo emblema di un espressionismo astratto da portare sulla pelle.
La camicia è mutante, diventa abito, diventa cappa. È il primo step di un’evoluzione naturale, con l’inserimento di nuovi pezzi pensati per completare il racconto di quel mondo nato dalla forza della personalità e dei contrasti. Si va verso un total look all’insegna delle collisioni. Grafismi assoluti e anima couture. Tela grezza e riverberi preziosi. Lucido e opaco. Daywear e sera. L’imperativo è giocare negli abbinamenti che sono sempre eyecandy. Per un guardaroba che parla lo stesso linguaggio, declinato in una palette che è un meccanismo di sincronie cromatiche, dal black and white al blu acceso, al rosa powder, al bordeaux intenso. Gocce di memoria sensoriale nate dai tessuti, dal raso pesante al tulle impalpabile, toccando gli antipodi ma sempre con un’anima e una storia. Per avvolgere il corpo con un materiale che vive.
Focus sulla tridimensionalità del vestito. E sulla sua magia cinetica. Perché un abito diventa una experience, che colpisce i sensi. Il fruscio dei ricami su una gonna ricamata che intriga a ogni passo. Il micro vibrare delle piume che sono un pretesto per introdurre la parte grafica. Le paillette messe a correre creando un pavé specchiato, un all over che porta la luce nello sguardo. La sensazione soft sulla pelle del velluto di seta per una cappa black dai ricami ton sur ton. Sovrapposizioni leggere di trasparenze che agiscono come pennellate per creare l’effetto di colore finale, ricordando le tecniche pittoriche. Sciarpe e fiocchi lasciati volutamente aperti, tagliando l’insieme. Nasce un segno visivo che non si dimentica.