Altaroma 2016 si è confermata un osservatorio privilegiato sui fermenti creativi del sistema moda e in particolare su quelle spinte che arrivano dai fashion designer emergenti in piena scalata al successo. La fashion week capitolina ha raccolto i nomi più interessanti della scena creativa, andando a pescarli anche fuori dai confini italiani: è nata così Portugal Fashion, la sfilata collettiva organizzata da Altaroma con ANJE – Associação Nacional de Jovens Empresários (Associazione Nazionale dei Giovani Imprenditori). Tre stiliste portoghesi hanno mostrato all’Italia le proprie collezioni, contribuendo all’atmosfera cosmopolita e alla fertilità di scambi culturali ed estetici. Daniela Barros, Susana Bettencourt e Pé de Chumbo: queste le tre fashion designer iberiche le cui collezioni hanno sfilato durante l’evento.
Daniela Barros ha studiato alla Oporto Fashion School e da alcune stagioni sfila in calendario alla Portugal Fashion Week. La stilista ha raggiunto il successo nel 2013 vincendo il premio Best Female Collection a Who’s Next Salon Paris. Sulla passerella di Altaroma ha portato una collezione androgina ma sensuale, fatta di capi stratificati e porzioni di pelle in vista, dominata da colori neutri come bianco, nero, blu con incursioni nel gessato maschile.
La seconda collezione di Portugal Fashion è stata quella di Susana Bettencourt, specializzata in Knitewear alla Central Saint Martins di Londra. La passione della stilista per la maglieria è evidente dai look che ha portato in passerella: abiti, completi e maglie coloratissimi, ricchi di frange e dettagli sbarazzini.
A concludere l’evento di Altaroma, la collezione Pé de Chumbo della fashion designer Alexandra Oliveira, specializzata nella sperimentazione di materiali innovativi da abbinare a tessuti tradizionali. La sua moda è fatta di maxi cardigan lavorati a maglia e abiti da sera che giocano con materiali opalescenti e trasparenze ad arte.