PITTI UOMO 90 – PARLANO GLI ESPERTI IN FATTO DI STILE
C’è chi lo definisce il “circo della moda”, chi “parte integrante” del successo di Pitti Uomo, la piazza di Fortezza da Basso è senza ombra di dubbio una sfilata degli stili più disparati.
Dal gentleman in abito e Borsalino, all’eccentrico alternativo, l’uomo che frequenta il “club” di Pitti Uomo, l’evento più atteso dell’anno a lanciare i trend in fatto di moda maschile, stupisce per il suo stile.
Noi abbiamo chiesto il parere a degli esperti del settore, tra cui spiccano Lino Ieluzzi, considerato uno dei 50 uomini più eleganti al mondo. Un imprenditore che ha fatto del suo stile e della sua personalità, la forza del successo di Al Bazar, colui che ha creato dei “trends”: i guanti nel taschino del cappotto, le scarpe con la frangia, la giacca doppiopetto declinata in carta da zucchero anche per la sera, il cappotto con la martingala.
Lino Ieluzzi si può definire il “personaggio più fotografato” di Pitti Uomo, i mass media, gli influencer, gli addetti al settore, sono tutti alla ricerca di una foto con Ieluzzi e del segreto del suo infallibile e duraturo successo, portato avanti con coerenza e stile.
Ma nel parterre di Pitti Uomo le diversità si fanno sentire, differenti i settori in cui lavorano, differente il vissuto e il background culturale, qui il parere dagli uomini di questo Pitti Uomo 90:
Lino Ieluzzi, Al Bazar – Milano
La sua definizione di stile:
Sono convinto che ciascuno di noi abbia la capacità di creare uno stile adatto al proprio temperamento.
E stile non è solo l’abito, ma una combinazione di personalità, educazione, comportamento, portamento e savoir-faire.
Mi capita di conoscere timidi che, per paura di essere giudicati, tacciono una parte vera della loro persona; ecco, se riuscissero ad abbattere quella paura, probabilmente non rimarrebbero anonimi.
Ma l’ingrediente fondamentale per “avere stile” è senza dubbio “piacersi” !
Gennaro Santillo – co-fondatore di Santillo 1970
La sua definizione di classe e gli uomini di classe a cui si ispira:
Classe per me è pertinenza ed essere appropriato in ogni circostanza.
Gli uomini che mi hanno ispirato e che nella storia hanno lasciato il segno sono a mio parere: Gianni Agnelli, Beppe Modenese, e in assoluto il Duca di Windsor, l’uomo di stile più grande mai esistito.
Massimo Pirrone, PM Eleganza Milanese, Anversa
I 3 punti del gentleman moderno:
Il gentleman non è solo un uomo dal bell’aspetto e impeccabile nell’ abito. Essere gentleman è uno stile di vita! E soprattutto gentiluomini si nasce.
Dovessi riassumere le tre caratteristiche fondamentali di un gentleman direi:
1. leale
2. educato, nobile d’animo
3. appassionato alle cose belle della vita
Nasario Giubergia, fotografo – vive a Torino
Quali sono i capi che non devono mai mancare nel wardrobe maschile?
Un abito in fresco lana blu navy, due pezzi, con giacca a due bottoni, o una giacca a tre bottoni ma stirata a due ; una derby marrone, in pelle è il must have del guardaroba maschile.
L’abito in fresco lana è ottimo perché fa traspirare il corpo e il due bottoni slancia la figura, quindi per chi non è molto alto è un ottimo rimedio ottico. La scarpa marrone, inglese se possibile, è sempre un tocco di eleganza moderna e attuale.
Alex Belli, attore, modello e fotografo – Milano
“L’abito non fa il monaco” – proverbio veritiero o espressione ingannevole?
In verità è il monaco che fa l’abito!
Oggi sempre di più è la personalità dell’uomo che detta le mode e costruisce e modella l’abito per esso, scegliendo colori, mood in base al proprio stile di vita, accessori.
Oggi il vero uomo è colui che l’abito e lo stile se lo cuce addosso.
(foto @Miriam De Nicolo’)
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