Suggestioni workwear dominano nella collezione AI2017-18 di Lemaire, che ha sfilato nell’ambito della settimana della moda maschile parigina. Una sfilata intrisa di un’aria malinconica, che porta sulla passerella parigina la solitudine degli impiegati dei call center, che si sentono in sottofondo come colonna sonora del défilé: la nuova società digitalizzata sembra aver perso ogni attenzione per l’individualità. Ispirazioni working dominano nei pantaloni cargo e nelle canottiere senza maniche. Largo anche a blouson con maniche ampie e capispalla dall’aria pulita ed elegante, che si alternano al più classico trench. Cristophe Lemaire, che ha disegnato la collezione a quattro mani con Sarah-Linh Tran, ha dichiarato di essersi ispirato ad un workwear raffinato, che non lesina in forme e volumi che guardano al Giappone underground degli anni Ottanta. Lo stilista ha aggiunto più colore alla collezione, che indugia sui toni neutrali del sabbia, verde oliva, mostarda e prugna. Tra i materiali utilizzati predomina la lana gabardine, il cotone pesante twill, cotone idrorepellente e nylon. Tripudio di knitwear tra tocchi classici ed evegreen nei pullover e dei dolcevita. I pantaloni con elastico in vita sfoggiano proporzioni cropped o si stringono sulla caviglia. L’estetica di Lemaire si evolve con questa collezione in senso più classico, tra silhouette morbide e l’uso di una palette cromatica più ricca, che offre anche dettagli in colori come il giallo, il blu e il rosso. L’uomo Lemaire sfila sfoggiando un’eleganza effortlessy-chic che non teme di fare proprio uno stile disimpegnato e casual. La semplicità diviene leitmotiv di una collezione raffinata come poche, in cui lo stesso uso della palette cromatica dà vita a virtuosismi stilistici nella composizione di piccoli capolavori cromatici ton sur ton. Un uomo naturalmente elegante che non ha bisogno di abbondare in inutili orpelli ma punta invece ad un sofisticato minimalismo.