Milano Fashion Week. Sfila l’utility wear di Marni

Volumi estremi che confutano un’assoluta leggerezza. Studi di proporzioni e di sovrapposizioni. Una collezione che lascia il segno, quella di Marni.

Tutto l’eclettismo della designer Consuelo Castiglioni culmina in un’esasperazione delle ampiezze; con abiti che fanno trapelare un certosino studio di forme e proporzioni per sfidare la forza di gravità.

La primavera/estate 2017 dell’azienda gioca su colori tenui ora intervallati da papaveri stilizzati o pattern astratti.

Non c’è spazio per la femminilità: tutto è uno scorrere di metri di tessuti imbastiti e cuciti per creare vere opere d’arte.

La confusione delle sovrapposizioni viene accentuata da ampie tasche esterne che fuoriescono dai capi che spesso diventano vere e proprie borse da stringere in vita.

La modernità di questa collezione viene mitigata da plissettature generose che conferisco al défilé una vaga reminiscenza rétro.

Accenni di femminilità  vengono trascritti nelle calzature che, con i cristalli che le illuminano, rappresentano l’unico nodo femminile di una collezione prettamente utility wear.

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Fonte immagini vogue.com