Chi non ricorda Fantasia, il celebre film di animazione della Disney del 1940? Mary Katrantizou si ispira proprio alla celebre pellicola animata per la sua collezione autunno/inverno 2017-2018, che ha sfilato nell’ambito della fashion week londinese. In un tripudio di colori accesi e paillettes, la designer greca tratteggia il suo regno onirico, popolato da personaggi immaginari e costellato da ispirazioni multiformi. In un turbillon di stampe declinate in chiave multicolor sfila nella cornice della Tate Modern una collezione ricca di charme, con un’orchestra liva che suona Time, la ballata di Hans Zimmer, utilizzata come colonna sonora del film Inception di Christopher Nolan. “Piango sempre quando la sento”, ha dichiarato la stilista, che con la collezione sembra voler lanciare un monito a sognare, prendendo come spunto il magico mondo della Disney. Fantasia intesa come libertà, capacità di improvvisazione ed energia creativa, per una eroina dall’anima bifronte: i toni zuccherosi da cartoon vengono infatti sapientemente smussati da linee sartoriali e suggestioni noir che ricordano le eroine dei film di Hitchcock, in un tripudio di note Forties. Largo a stampe ricche e sorprendenti, decorazioni preziose e tessuti pregiati, tra tuniche da indossare con pantaloni, pigiami palazzo in stampe jacquard e cappotti decorati con cigni metallizzati. Non mancano decorazioni floreali, tulle, tocchi di pelliccia e sapiente artigianalità declinata in chiave couture più che ready-to-wear. Diverse le linee e le proporzioni, che spaziano da maxi dress da grab soirée ad abitini in velluto, in un melting pot ispirazionale che attinge alle fiabe, al mood esotico ed ai paesaggi medio-orientali. Numerose le decorazioni, tra cristalli e broccati floreali ad impreziosire capispalla, come giacche in satin di seta ed effetti 3D realizzati con un uso magistrale delle paillettes. I lunghi abiti da sera sono impreziositi da decorazioni che raffigurano creature mitologiche ed alberi, ma anche cieli stellati e cristalli. In un front row esclusivo in cui spiccano nomi del calibro di Caroline Vreeland, la designer greca riesce ad incantare con una sorta di poema epico declinato in chiave cartoon: in passerella sfila una sorta di ninfa epica, che non lesina in capi principeschi e suggestioni gotiche.