Ormai è tendenza nelle Maison di lusso: rivisitare le borse iconiche in versione Nano.
A lanciare questa moda, Louis Vuitton, che trasformò le iconiche Speedy e Noe in misure più ridotte, seguite poi da altri modelli come Pallas, Turenne e Alma, proposte sia in pelle che in tela Monogram.
Questa attitudine è stata riconfermata da un altro marchio francese, che ha rimpicciolito il modello di punta della casa: la Lady Dior.
Dior, ha appunto reinventato la borsa emblematica della Maison. Nata nel 1994 con nome in codice <<Chouchou>>, solo nel 1996 viene ribattezzata Lady Dior per omaggiare la sofisticata eleganza della principessa Lady Diana.
Negli anni è stata vestita di magnifici effetti sparklings, decorata con grafismi leggiadri, confezionata in pelle di agnello, in alligatore (patinato o satinato), in pitone e infine in Galuchat.
L’obiettivo di Dior è quello di accattivare anche una fetta di mercato inusuale per il marchio. Diversamente da quanto proposto da Louis Vuitton, la borsa in miniatura è stata progettata per le piccine che si affacciano per la prima moda nel fashion che conta.
La versione Nano, non ha nulla a che invidiare con la sorella maggiore. La borsa, presenta il motivo “Cannage” e le quattro lettere del Charm che compongono il nome Dior sono rivestite in pelle.
La palette scelta si declina nelle tonalità pastello: argento sfavillante, rosso tulipano, blu acquatico e rosa scintillante.
A noi un dubbio rimane: siamo sicure che questo lusso in miniatura non verrà indossato anche dalle fashion addict più adulte?