Tra i designer che regalano forza e imponenza alla donna, un nome che spicca è senz’altro quello di Lucio Vanotti.
Una collezione, la spring summer 2018, che ricorda la donna samurai, la onna-bugeisha, poco conosciuta, ma molto potente.
E’ il corrispettivo femminile del guerriero, le donne onna-bugeisha impugnano spade e difendono la famiglia in assenza degli uomini.
La brillantezza bronzea dei tessuti utilizzati, ricordano le antiche armature; le corde riportano al legame con la terra; la donna Lucio Vanotti porta in vita o al collo, sacche in pelle al posto delle troppo glamourous pochette da mano.
Nulla è vanitoso in lei, piuttosto troviamo del rigore e della compostezza tipici della cultura orientale. I volumi invece sono scomposti e sovrapposti, invertiti e scultorei. Lucio Vanotti esplora con libertà il movimento della libertà stessa, attraverso l’uso della materia: tela grezza, cotone, sete fluide e lascia legno e cuoio per le calzature, che si annodano alla caviglia tramite lacci alla maniera greco-romana.
Le vite sono alte e segnate da cinture e corde, le gonne aperte e i pantaloni a fuso, le camicie lunghe da diventare abiti; oro e rame le tinte protagoniste, tocchi di ruggine, cuoio, ocra, verde acqua, e note di bianco e nero.
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