L’estate civettuola di MSGM
Di Enrico Maria Albamonte
Sono passati dieci anni da quando Massimo Giorgetti ha iniziato la sua avventura nella moda con il brand MSGM. Oggi lo stilista che si è conquistato un posto al sole nel gotha della moda anche grazie alla sua esperienza come direttore creativo da Emilio Pucci, ripercorre i suoi primi anni di successi con una collezione radiosa, ludica e festosa, ma sempre molto elegante. La rilettura dei classici, dal tailleur al soprabito estivo in tweed leggero, approda a una grintosa destrutturazione del formalwear: i cappotti in tweed, dalle forme oversize in check vivaci, sono insieme irriverenti e rigorosi, in contrasto con il romanticismo delle camicie in popeline con rouche. Gli abiti fluidi in organza si indossano su t-shirt con stampe delicate e funny insieme. I jeans attillati a vita alta si portano con bluse di taffetas croccante con maniche voluminose assecondando una verve petillante che pervade l’intera collezione. I prendisole di bouclé terminano con lunghe frange danzanti. Il pizzo si accende di bagliori fluo, abiti esuberanti esibiscono pattern floreali dai contorni sfocati, le grandi rose di una cappa in popeline, rievocano l’esplosione di vita di un giardino immaginario. L’approccio alla moda del giovane Giorgetti è garbato e charmant, i colori esplodono in una sinfonia di tinte vivaci che nella scenografia delle sculture dei bagni misteriosi di De Chirico nei giardini della Triennale acquistano ancor maggiore risalto. Fiocchi e tye die, mocassini decorati da graffiti, street meets couture, sulle note del sound di Battiato e delle sue più magiche canzoni anni’80. Benedetta nostalgia.