Per l’uomo l’accessorio di riconoscimento è la scarpa, per la donna resterà sempre la borsa!
Mary Poppins, dalla sua in Gobelin oversize, aveva la capacità di tirarne fuori specchi dalle cornici dorate, piante e attaccapanni, lampadari e scarpe e il metro da sarta che misurava la personalità dei bambini esterrefatti da tanta magia.
Mago Merlino, nel cartone animato della Walt Disney, prima di un lungo viaggio, riponeva nella sua borsa tutti i mobili della sua casetta, partendo dai libri e finendo con la dimora del buffo gufo Anacleto, sulle note di una filastrocca cantata.
Da sempre la borsa può custodire tutto quello che ci serve, segreti compresi; nell’800 le signore ci nascondevano piccole pistole dai manici in avorio, un oggetto di difesa per sentirsi più sicure mentre passeggiavano sole per le stradine buie nella notte; altre riponevano delle scatolette contenenti alcune pillole recuperate da un amico medico. Sonniferi o veleno?
Hermès dedicò la sua Kelly, una borsa capiente dai manici rigidi, alla Principessa Grace che la “sfruttava” per coprire la gravidanza, l’attesa della primogenita Carolina. Insomma ogni donna ne possiede una, a cui ci si lega come ad un oggetto portafortuna, come ad una compagna di avventure, perché senza di lei non potremmo avere rossetto per ritocchi, specchietto per incipriarci il naso, telefono cellulare, agenda, mini spazzola, cioccolatini per i cali di pressione, codino per cambio look, crema mani, fazzoletti di carta, libro per ingannare le lunghe attese in posta.
Paola Bonacina ha pensato alle donne, ai loro gusti, alla loro età, al loro umore, ed ha creato delle collezioni in grado di soddisfarle tutte. Paola Bonacina è la designer dell’omonimo brand che ha fatto della borsa, uno stile di vita!
Quando è nata la tua passione per la moda?
I miei zii erano del settore, ricordo che da bambina passeggiavo tra loro mentre stavano al lavoro, sento ancora l’odore del cuoio, il rumore dei martelli sulle pelli, vedo le loro mani trasformare dei pezzi di stoffa in oggetti unici e pieni di vita. Avevo compreso che un giorno, avrei creato anch’io.
Perché hai scelto di trattare l’accessorio borsa?
Perché rappresenta la femminilità. La borsa ci identifica, racconta qualcosa di noi, viene prima del biglietto da visita, prima del nostro nome, e non servono parole di presentazione.
Cosa contiene la tua borsa?
I miei effetti personali, i portafortuna da cui non mi separo mai, chiavi, scontrini, post it,
altri contenitori e beauty case, ecco la borsa è come una scatola cinese, non trovi mai quello che cerchi al primo colpo!
Quanta importanza ha il materiale con cui vengono create?
È fondamentale, essendo un accessorio nato per durare nel tempo dovranno essere utilizzate ottime pelli; le mie borse sono totalmente made in Italy, la produzione viene fatta in un laboratorio artigianale e interamente a mano.
Da cosa trai ispirazione?
Dalle donne che incontro per caso sul mio cammino, dalle donne della mia vita: madre e figlie…
dalle grandi donne della storia, dalle donne che mi regalano emozioni grazie alle loro canzoni, ecco ad esempio la collezione primavera estate 2017 è dedicata alle cantanti, tra cui compaiono Sade, Kylie, Liza…
Come non deve assolutamente essere una borsa?
Anonima. Deve saper trasmettere un messaggio: “Io esisto”.
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