Le voci si rincorrevano già da qualche mese ed ora sembra ufficiale: Jonathan Saunders, lo stilista britannico nato a Glasgow nel 1977, potrebbe essere il nuovo direttore creativo di maison Dior.
Il giovane studente del Central Saint Martins College of Art and Design di Londra, laureatosi con una collezione di caftani in chiffon ispirati dalla copertina dell’album “Yellow Submarine” dei Beatles, sembra sia il couturier adatto per riportare il marchio di lusso parigino sulla rotta che era abituato a sorvolare.
Tra le esperienze lavorative accumulate durante la sua attività di designer, sono degne di nota le collaborazioni intraprese con Alexander McQueen di cui disegna le fantasie della collezione McQueen 2003 e con Pucci (in quegli anni sotto la guida di Cristian Lacroix n.d.r.), Chloé e Paul Smith di cui ha curato la consulenza.
Lo spirito imprenditoriale di Jonathan gli permette di fondare, in conclusione, una casa di moda tutta sua: la Jonathan Saunders, che esordisce durante la settimana della moda londinese, per poi essere trasferita a New York (per una naturale evoluzione, dirà lo stilista) e approdando infine, nuovamente a Londra.
La Jonathan Saunders come già si era appreso negli scorsi mesi, ha chiuso i battenti con la collezione spring/summer 2016 e questa decisione è stata per molti, la prima avvisaglia di un possibile inserimento di Saunders nel team Dior.
Lo stilista britannico, aveva giustificato questa difficile e sofferta decisione dichiarando: “Non è una decisione che ho preso con leggerezza e sarò eternamente grato al mio team e alla mia partner Eiesha (Eiesha Bharti Pasricha investitrice della griffe n.d.r.) per il loro lavoro. Ringrazio gli amici che ho incontrato durante questo percorso e non vedo l’ora di lavorare con loro su altri progetti”.
Altro tassello che lascia tremare gli ammiratori del marchio di lusso parigino è la scelta proclamata solo pochi giorni fa, di presentare la collezione cruise 2017 proprio a Londra, patria dello stilista.
Jonathan Saunders, il talentuoso designer tanto acclamato oltremanica, potrebbe dunque ricoprire un ruolo ambitissimo, conteso da diversi stilisti in cerca di occupazione e si spera possa far dimenticare le imprese artistiche dell’ormai quasi scordatoto Raf Simons.