La tradizione orafa italiana ha radici molto antiche e vede i suoi albori in epoca etrusca, raggiungendo l’apice della sua espressione artistica nel periodo del Rinascimento. Ed è proprio da queste premesse – e dalla consapevolezza di portare avanti un’eredità così importante – che nasce il brand di Cecilia Accardo.
Cresciuta immersa nella cultura e nell’arte classica, Accardo ha sviluppato una profonda passione per il “bello” che ha saputo trasformare in gioielli dalla forte carica simbolica, ridando al gioiello il suo valore di opera d’arte, unendo la tradizione orafa italiana con un’estetica contemporanea e un forte impatto visivo.
«Sin da bambina, ho sentito il bisogno di tradurre la mia eredità culturale in qualcosa di tangibile e con il tempo i gioielli sono diventati il linguaggio espressivo che prediligo» racconta. Il suo percorso artistico si muove nel solco della ricerca continua, iniziando con Design di Gioilello allo IED e speicalizzandosi nella tecnica dello sbalzo a cesello sotto la guida del Mastro Orafo Gianni Bionda.
«Dopo questa esperienza, fondamentale per dare forma alle mie idee e affinare il mio gusto estetico, ho lavorato per molti anni in una grande casa di moda, occupandomi sia del disegno che dello sviluppo del prodotto. Sebbene questa esperienza mi abbia arricchita profondamente, il ritmo frenetico dell’industria spesso soffocava quel senso di calma e riflessione che considero essenziale per il processo creativo.» Ed è proprio qui che nasce l’esigenza di rallentare, di ritrovare quelli che chiama “i tempi della Bellezza“.
È proprio su questa nuova consapevolezza che Accardo fonda il suo brand, «con l’obiettivo di restituire al gioiello il suo valore intrinseco di opera d’arte, portatrice di un’eredità culturale che abbiamo il dovere di preservare» conclude.
Alla domanda su quale sia il gioiello cui è più affezionata, Accardo ricorda: «Ogni gioiello che creo nasce da un impulso creativo che è un momento profondamente irrazionale, una sorta di magia che si manifesta in segni tracciati su un foglio bianco. Non segue il tempo lineare, è un processo in divenire». Un impulso primordiale, un pensiero istintivo che si evolve attraverso la ricerca e lo studio approfondito delle forme. Solo dopo questo viaggio interiore, l’idea si concretizza in un pezzo esteticamente raffinato ed equilibrato in ogni suo dettaglio.
«Uno dei pezzi più speciali delle mie collezioni è un anello della linea Majestica, un simbolo del mio amore per l’antica arte orafa» racconta Accardo. «L’anello, realizzato in oro 18 carati, ha un design altamente decorativo composto da un intricato motivo di foglie d’acanto, un elemento decorativo proprio del Barocco. La foglia d’acanto, simbolo di eternità e rinascita, è plasmata nel metallo con dettagli tridimensionali che donano all’anello un senso di movimento e profondità. Tra le curve e i volumi delle foglie sono incastonati dei diamanti e degli zaffiri degradee. Le gemme, strategicamente posizionate, riflettono la luce, contribuendo a esaltare la struttura scultorea del gioiello. L’interno dell’anello presenta un raffinato e meticoloso motivo traforato, che arricchisce ulteriormente il design e conferisce leggerezza alla forma, pur mantenendo un’aura di sofisticata opulenza.»
Una perfetta incarnazione quindi della filosofia del brand: un connubio tra tradizione e innovazione, dove elementi simbolici e carichi di significato prendono forma attraverso l’eccellenza del design e dell’artigianato moderno dando vita a un gioiello che trascende il tempo e le mode.
Tornando al processo creativo, il lavoro di Accardo è alimentato da un profondo rispetto per l’artigianato classico, e da una costante ricerca di nuove forme espressive. L’innovazione è parte integrante del suo lavoro, ma senza rompere con la tradizione, che per lei rappresenta un solido ancoraggio al passato. Ogni creazione è un dialogo tra due forze: stabilità e cambiamento, conservazione e trasformazione. «La chiave per mantenere questo equilibrio è una continua ricerca. Mi lascio ispirare dalle proporzioni classiche, reinterpretate con un’estetica moderna e sono sempre alla ricerca di un’armonia e un’indossabilità del gioiello che possa parlare al presente. Per me, la tradizione non è un limite, ma un punto di partenza da cui far nascere qualcosa di nuovo e unico. Questa dualità tra tradizione e innovazione che esploro nei miei gioielli riflette una tensione filosofica più ampia: quella tra stabilità e cambiamento, tra conservazione e trasformazione. Sono forze diametralmente opposte, eppure, per creare qualcosa di veramente significativo, devono coesistere e interagire».
Natura e arte: una costante ricerca di perfezione formale
Anche la natura e l’arte rivestono un ruolo fondamentale nella ricerca di ispirazione per i suoi gioielli: «sono alla costante ricerca di una perfezione formale intrisa di vita e di spiritualità.
La natura è per me una fonte di continua meraviglia e perfezione. Mi affascina per la sua capacità di creare equilibri complessi. Fiori, foglie, elementi organici – tutto nella natura segue un ordine intrinseco che trovo profondamente evocativo. Le forme naturali sono spesso irregolari e sorprendenti, ma allo stesso tempo seguono schemi geometrici e simmetrie che, per me, sono una guida estetica fondamentale.»
L’arte, specialmente quella classica, è per Accardo un’altra fonte di ispirazione. «Lavorando con il Mastro Orafo Gianni Bionda, ho imparato a rispettare la sacralità delle forme: ogni dettaglio in una composizione ha un significato simbolico che contribuisce all’armonia del Tutto. Le forme geometriche fondamentali sono per me un linguaggio simbolico potente, in grado di evocare significati nascosti e universali. Nella loro apparente semplicità, custodiscono una profonda connessione con l’ordine dell’universo e con le leggi naturali.
Il quadrato per esempio – scelto non a caso come pittogramma del mio brand – rappresenta la manifestazione e la realizzazione delle potenzialità. La sua struttura solida e le linee definite simboleggiano stabilità, mentre i suoi quattro lati evocano una dimensione di possibilità, immaginazione e desiderio. Questa forma è un contenitore di significati, un perimetro simbolico che accoglie e protegge le idee più profonde, rendendo tangibile l’astratto e concretizzando desideri e visioni» sempre nel solco della tradizione filosofica e artistica della cultura classica.
E se da un lato la tradizione rappresenta un ancoraggio al passato, il fascino profondo nella ripetizione dei gesti, tecniche che connettono a una lunga tradizione di artigiani e artisti, dall’altro l’innovazione, è altrettanto necessaria. «Per me è la forza creativa che rompe gli schemi, che cerca di andare oltre i limiti imposti dalla tradizione.» continua. «È il desiderio di esplorare nuovi linguaggi, di portare nuove idee e nuove forme nel mondo per il presente e per il futuro.»
Due inclinazioni, apparentemente in conflitto, ma complementari. «Per me, creare significa trovare un equilibrio dinamico tra queste due energie: onorare il passato mentre costruisco il futuro, perseguendo un ideale di bellezza che trascende il tempo. Queste tensioni sono il cuore pulsante del mio processo creativo: attraverso di esse, ogni gioiello diventa un ponte tra mondi diversi, un oggetto che porta in sé una storia antica e un significato moderno».
Gioielli su misura: raccontare storie e legami
Il processo creativo riguarda anche i pezzi realizzati su misura, che Accardo considera parte integrante del suo lavoro in quanto le consentono «di realizzare gioielli di profondo significato.» Pezzi unici dal profondo valore simbolico, che raccontano storie e celebrano momenti speciali e legami affettivi. «I gioielli creati su misura sono quelli che preferisco realizzare perché sono portatori dei desideri, dei ricordi e delle emozioni di chi li indossa.» racconta. «Diventano in un certo senso, parte della biografia di una persona.»
L’esclusività di un gioiello personalizzato non risiede solo nella sua unicità, ma anche nella connessione emotiva che si instaura durante il processo creativo, cui Accardo dedica tempo, attenzione e cura per ogni dettaglio. «È un atto di dedizione poichè l’oggetto finale deve riflettere l’individualità di chi lo possiede» conclude.
Gemmologia, pietre e vibrazioni
Parlando di individualità è impossibile non correre con il pensiero all’uso di pietre e gemme, selezionate con meticolosità e precisione, anche grazie al percorso di formazione al Gemological Institute of America di New York, che «ha ampliato significativamente la mia visione del design e arricchito la mia comprensione delle pietre preziose e del loro potenziale espressivo».
Ma le pietre non vengono selezionate da Accardo solo per le loro qualità estetiche. «Ogni gemma, sia essa preziosa o semi-preziosa, ha una vita propria e una storia da raccontare.
Oltre alle caratteristiche intrinseche, come lucentezza, colore, struttura e rarità, quando scelgo una pietra tengo in considerazione anche la sua “vibrazione”, una sorta di essenza energetica che può influenzare e arricchire chi la indossa». Anche la provenienza ha un ruolo fondamentale nella selezione. «Ogni pietra viene scelta nel rispetto dei principi di sostenibilità sociale e ambientale. Conoscere l’origine e le caratteristiche delle pietre è necessario per compiere scelte più responsabili. Oltre all’impegno etico, faccio molta attenzione anche al taglio. Un taglio ben eseguito deve garantire proporzioni perfette, esaltando al massimo la bellezza della gemma e la sua capacità di riflettere luce e colore» spiega.
Ogni scelta che Accardo compie per le sue creazioni rispecchia dunque una precisa visione estetica, creativa e valoriale, anche in opposizione all’andamento del mercato: «il mondo del lusso può essere frenetico e le produzioni massificate vanno a discapito della qualità dei prodotti. Io ho deciso di prendere le distanze da questo tipo di mercato» spiega. «Fondare la mia azienda è stato un momento cruciale nel mio percorso professionale. Un salto nel vuoto, in Italia molti dicono un atto di coraggio, ma sicuramente anche un atto di fiducia in me stessa e nella mia capacità di creare qualcosa di significativo.»
Qualcosa di significativo in un mercato in continua evoluzione, che sta assistendo a una crescente integrazione di sostenibilità e innovazione tecnologica, con una crescente domanda di prodotti realizzati in maniera responsabile. «Per quanto riguarda il mio brand, e il come percepisco il futuro della gioielleria di lusso, vedo emergere non solo tendenze, ma anche controtendenze che potrebbero ridefinire il panorama contemporaneo» racconta Accardo. «Mentre l’innovazione tecnologica è in crescita, c’è anche una riscoperta dei valori artigianali e della produzione su misura, un ritorno alla qualità e all’originalità che contrasta con l’omologazione dei prodotti di massa.»