MEN’S AND WOMEN’S COLLECTION FALL WINTER 2017-18
Una ricerca che riscopre l’umanesimo come metodo di crescita tecnologica. Un’indagine profonda sulla compatibilità tra l’evoluzione e la storia. Una moda che non si lascia impressionare dalle tendenze ma crea contenuti plausibili per il nostro presente. Nella coscienza che, come sostiene Roland Barthes, essendo un sistema di linguaggio di segni non può ignorare i segnali che racchiude. E che ogni domanda su “chi siamo, dove andiamo”, non può prescindere dalla consapevolezza del nostro passato, della nostra storia, del complesso intrecciarsi delle culture dell’umanità.
La collezione FW 2017-18 di Frankie Morello, curata dal team stilistico interno, nasce da un interrogativo fondamentale per capire l’oggi e immaginare il futuro: veramente ci troviamo a vivere nella società tecnologicamente più avanzata della storia dell’umanità? E da qui apre diversi e numerosi percorsi esplorativi sull’abito maschile e femminile per indagare sul signi cato di evoluzione sociale, culturale ed estetica. Cioè di quell’evoluzione umana che comprende e sollecita il significato e il senso della moda.
La collezione procede con il mescolare riferimenti del passato e del presente, da quelle che ci ostiniamo a chiamare intuizioni della cultura dell’antico Egitto alle pratiche spaziali dei nostri giorni, dai segnali esoterici racchiusi in uno scarabeo, simbolo e segno di rinascita e del nuovo inizio, a quelli immagini ci di galassie ravvicinate, dalla scrittura per gerogli ci e pittogra ca agli emoticons del linguaggio digitale odierno, dalla rappresentazione di una Nefertiti con gli occhiali della realtà virtuale alle forme di giacche, pantaloni, abiti, felpe, giubbotti che, replicando e mescolando le forme della modernità che si riferiscono al formale, allo sportswear, all’abbigliamento intimo e all’urban style, le trasportano in passati lontani dove il senso scenogra co del vestire racchiude i simboli di una comunicazione potente perché comprensibile.
Così, nella collezione maschile, a una felpa basta una stampa digitale o occata per mettere insieme l’immagine di Akhenaton e quella degli alieni extraterrestri, a una giacca bastano due maniche di pelle per rendersi metamorfosi di un giubbotto chiodo come basta una stampa che mescola caratteri della scrittura egizia e i pannelli solari per identi care un presente già previsto nel passato, come a un paio di pantaloni biker le borchie danno l’aspetto di un paramento celebrativo.
Allo stesso modo, la collezione donna, che abbraccia mondi che sembrano lontani come lo spaziale e il country, si compone di riferimenti sovrapposti e mixati, a partire da un abbigliamento intimo che si trasforma in segnale di indipendenza, da un abito di tulle a tutù che si sottopone volentieri alla forza di un corpetto di pelle, di una pelliccia ecologica che replica la naturalezza con una lavorazione jacquard sul jersey, da un jumpsuit il cui colore metallico serve a descrivere una sensualità naturale.
Il tutto per dare vita a un senso della moda che Frankie Morello descrive con un carattere personale espressione di una consapevolezza che deriva da una visione. Una moda composta da abiti portabili ma che abbiano in sé il senso della riconoscibilità che diventa identità, che sappiano valorizzare quel valore espressivo delle arti visive, narrativa e immagine di esteriorità e di stati d’animo. Per uomini che non trasformano la forza in arroganza e donne che sanno gestire le innumerevoli sfaccettature stravaganti e sexy della loro personalità. Entrambi nello stato mentale che costruisce l’alternativa all’attuale omologazione.