Le spalle sono portate all’estremo quasi a disegnare una donna dal grande temperamento anziché la volontà di esasperare un dettaglio riconducibile al costume degli anni ’80.
L’esordio in passerella del trench abbinato ai cuissard apre una collezione dal sapore rétro con capi in satin e fuseaux effetto seconda pelle.
In una location quasi asettica, sfila il colore: è abbagliante, carico, effervescente. Tinge le bluse abbondanti “tenute a bada” da spille kitsch.
Demna Gvasalia, direttore artistico della maison succeduto ad Alexander Wang, crea una collezione che rompe gli schemi, che non indulge reminiscenze “wanganiane”.
Irrompono in passerella leggings che mettono a dura prova le gambe delle modelle, che calzano oltretutto, come uno stivale.
Il latex evidenzia il senso di avveniristico street style che incede man mano che le modelle calcano la passerella. Tra gli accessori spiccano le maxi bags da portare a mano: scomode ma d’impatto.
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Fonte cover Madame le Figaro
Fonte gallery vogue.com