I favolosi Swinging Sixties rivivono nella collezione di Daniel W. Fletcher, presentata durante la London Fashion Week. Un tuffo indietro nel tempo per una collezione iconica, che trae ispirazione da echi rivoluzionari sessantottini e da suggestioni in chiave Seventies. Una moda impegnata, un po’ beat e un po’ esistenzialista, quella prediletta dallo stilista, da sempre stimolato dalla realtà e dalla politica.
“Il 2016 è stato un anno turbolento per la politica”, ha commentato Fletcher, riferendosi agli eventi che hanno segnato l’anno appena conclusosi, dalla Brexit all’elezione di Trump alla presidenza degli Stati Uniti d’America fino ai crescenti sentimenti di xenofobia e alla massiccia ondata di immigrazione. Il designer si rivolge alle giovani generazioni offrendo loro un importante monito a non arrendersi e a non accettare i diktat precostituiti, stimolandone la criticità. A proposito degli anni Settanta, che ispirano la sua collezione, Fletcher ha commentato: “Si trattava di un periodo in cui vi erano contrasti politici e la gente era infelice. Sento che ora ci troviamo in una situazione simile”.
La collezione AI2017 verte su inediti mix cromatici che sbucano da elementi sartoriali. Una collezione che lo stesso designer definisce “un po’ più elegante e più matura”. Lo stilista, che debutta alla London Fashion Week Men’s, è noto per i suoi iconici pigiami in seta e per le stampe patchwork che caratterizzano le sue creazioni.
Largo a giacche in pelle impreziosite da iconiche stampe patchwork: blocchi di colore che indugiano nei toni della terra, tra beige, marrone e rosso. Una palette cromatica dalle tinte autunnali. Inoltre su cappotti e capispalla spiccano dettagli ispirati alle Olimpiadi degli anni Settanta.