Le statistiche ci dicono che ogni anno vengono eseguiti in Italia oltre 600.000 interventi di chirurgia estetica, per correggere piccoli o grandi inestetismi. La ragione dell’aumento di richieste per la chirurgia estetica dipende essenzialmente dal bisogno psicologico della persona che affronta questo tipo di intervento ovvero dall’importanza che riveste l’aspetto fisico per ciascuno di noi, per come ci vediamo e soprattutto ci giudichiamo davanti allo specchio.
Ebbene quell’immagine, la nostra immagine, è la base su cui formuliamo il giudizio di noi stessi, di come siamo e la percezione che hanno gli altri su di noi: ma il giudizio che noi diamo sul nostro corpo, ovvero sulla nostra immagine talvolta può non essere veritiero, reale, concreto.
Ad esempio ci sono persone che convivono tranquillamente con un lieve difetto del naso, mentre ve ne sono altre che non riescono a convivere con il medesimo difetto, si sentono a disagio con se stesse e con gli altri, e quindi ricorrono alla chirurgia estetica: in questo caso più che di una scelta, si tratta di un bisogno motivato da una sensibilità personale verso un difetto piccolo o grande che sia.
Non dimentichiamo che nell’antica Grecia il corpo veniva considerato una realtà essenzialmente bella ed accrescerne il fascino significava evolversi umanamente e spiritualmente. Il filosofo greco Platone affermò che in un primo momento è la bellezza fisica ad attrarci e sedurci, ma che poi attraverso di essa riusciamo a distinguere il fascino ben più nobile dell’idea: il corpo umano diventa, dunque, la metafora di un qualcosa che trascende il fisico, che va oltre la mera esteriorità.
Nel secolo scorso la chirurgia estetica ha compiuto passi da gigante, grazie anche alle nuove invenzioni e scoperte in campo medico e tecnologico si è specializzata sempre più per rispondere alle mutate esigenze delle persone.
E’ innegabile che i benefici che apporta la chirurgia estetica non sono però solo a livello fisico o fisiologico (come ad esempio quelli della rinosettoplastica), ma anche a livello di autostima e sicurezza, attenuando le paure e le insicurezze che può provocare un difetto fisico con il quale non si riesce più a convivere serenamente.
Ma chi o cosa scatena in noi queste insicurezze? Al giorno d’oggi, la nostra mente subisce molto l’influenza di personaggi famosi e si resta affascinati dal loro aspetto che appare sempre perfetto e impeccabile sotto i riflettori. Non sarà però che i canoni di bellezza sono cambiati in relazione ai tempi e alle esigenze?
Se pensiamo agli anni d’oro della Fashion Industry degli Anni ’90, non possiamo non pensare alle grandi top model come Naomi Campbell, Linda Evangelista, Christy Turlington, Cindy Crawford, Claudia Schiffer, vere e proprie icone che celebravano la bellezza femminile, la sensualità, in modo del tutto naturale senza dover ricorrere all’aiuto del chirurgo.
Oggi, invece, anche le modelle più giovani non nascondono ai media e ai social di aver fatto ricorso alla chirurgia estetica per qualche “ritocco”: quindi anche la fascia dei più giovani viene attirata e invogliata a ricorrere a interventi di chirurgia.
C’e una parte contenuta nel sequel di Sex&The City – And Just Like That, che dipinge alla perfezione l’altalena di opinioni in merito alla opportunità e/o necessità del ricorso ai “ritocchini” estetici. E’ quella in cui una delle protagoniste Carrie, accompagnando un suo amico ad un consulto estetico, si ritrova così anche lei a ricevere dal dottore qualche suggerimento per “dire addio ai suoi ultimi 15 anni”.
Quando lo riferisce alle sue amiche Miranda e Charlotte, la prima replica “Di questo convincono noi donne capisci, che è sbagliato invecchiare!”. Charlotte invece afferma: “Dovremmo essere libere di darci una rinfrescata senza che ci facciano sentire in colpa!”.
Dunque, è vero che il contesto sociale in cui viviamo ci costringe a restare giovani per sempre? E qualora si senta l’esigenza di rinnovarsi siamo o no liberi dal condizionamento del giudizio altrui?
Prendersi cura di sé vuol dire prendersi cura di tutti i propri bisogni, considerando tutti gli aspetti della propria vita, in tutte le sue espressioni: corpo, mente e anima. Non è un processo facile, anche se apparentemente lo può sembrare, perché richiede tempo, pazienza e autoconoscenza. Significa conoscere a fondo se stessi, sapersi accettare con pregi e difetti.
Botulino e filler di varia natura sono i trattamenti di natura estetica più richiesti dalle donne ed ultimamente anche dagli uomini per migliorare il proprio aspetto. Si tratta di approcci poco invasivi, che rientrano in trattamenti di medicina estetica e non di chirurgia: il loro utilizzo è finalizzato soprattutto a riempire vuoti del viso e di zone limitrofe che si palesano inevitabilmente con il passare degli anni, ad attenuare le rughe, a rimpolpare le labbra rendendole più voluminose riempiendole da dentro.
Secondo un sondaggio di FOREO, ben il 66% delle persone intervistate afferma di vedere i trattamenti di bellezza non chirurgici come una parte normale del proprio regime di benessere, il 58% preferisce i trattamenti di bellezza non invasivi mentre il 59% si è reso conto durante il lockdown di quanto possano essere utili i dispositivi beauty tech a casa. Boris Trupcevic, CEO di FOREO, commenta: “Fin dal primo lockdown nel 2020, molti consumatori di prodotti di bellezza hanno ricercato soluzioni ‘at-home’ di alta qualità, e una volta provati i dispositivi FOREO non li hanno più lasciati. Gli interventi chirurgici dolorosi e costosi e le procedure invasive appartengono al passato. FOREO sta guidando il futuro della bellezza, una bellezza indolore, sostenibile, e un reale risparmio di denaro.”
I corpi delle donne sono da sempre oggetto di giudizio, specialmente quelli delle donne che per mestiere sono mediaticamente esposte. L’invecchiamento è una condizione a cui non è possibile sfuggire, eppure è più che mai avversata. Se però è riuscita Sarah Jessica Parker a rendere viva la “sua Carrie Bradshaw” anche a cinquant’anni con le sue rughe, sono sicura ne saremo capaci anche noi.
Immagine di copertina: foto Lyashenko Egor