Artuyt, Parajanov 100: tra moda d’avanguardia e celebrazione culturale.

Artuyt, Parajanov 100: tra moda d’avanguardia e celebrazione culturale.

In occasione della Milano Fashion Week 2024, il brand armeno Artuyt ha reso omaggio a Sergey Parajanov, uno dei più grandi maestri del cinema e dell’arte contemporanea.

Nel contesto delle celebrazioni del centenario del regista, il 21 e 22 settembre il Museo Bagatti Valsecchi ha ospitato due giornate di eventi per celebrare l’eredità artistica di Parajanov, organizzati con il supporto del Ministero dell’Istruzione, della Scienza, della Cultura e dello Sport della Repubblica dell’Armenia.

La profonda carica poetica delle opere del regista ha profondamente ispirato la nuova collezione Parajanov 100, che ha anche segnato il debutto di Artuyt nell’haute couture. Foulard, sciarpe e abiti di alta moda richiamano direttamente l’immaginario cinematografico di Parajanov, creando un dialogo tra moda e cinema attraverso tessuti e pattern che ne richiamano i collage e le opere visive.

Il debutto di Artuyt nell’haute couture

Perfetto connubio di opulenza rinascimentale e minimalismo contemporaneo, la collezione ha visto sfilare 18 look che riflettono l’impegno del brand verso l’eccellenza sartoriale.

Dettagli come perle e catene dorate, velluti cangianti e ricami evocano un senso di regalità e raffinatezza, in una collezione dedicata sia all’uomo che alla donna. Leitmotiv cromatico un blu lapislazzuli, luminoso e vibrante, che trasporta in una dimensione quasi onirica, un sogno in cui moda, arte e musica si intrecciano in modo indissolubile e riflettono da un lato l’ispirazione visiva di Parajanov, dall’altro la capacità di Artuyt di portare l’alta moda a nuovi livelli di espressività.

Proprio il blu, ci racconta Arevik Arakelyan, designer di Artuyt, «è centrale per la collezione, simboleggiando il cielo e il divino nella cultura armena e rappresentando speranza e protezione» e connette l’espressione personale della designer con il patrimonio culturale armeno.

Arevik Arakelyan ha dichiarato che il processo di traduzione dell’eredità di Parajanov nella collezione è iniziato concentrandosi proprio sul suo «vivido senso di colore e sulla narrazione visiva poetica». Ogni colore della collezione—blu brillante, grigio, oro e giallo—rappresenta diverse sfaccettature del suo mondo. Il grigio simboleggia le realtà che Parajanov ha affrontato, mentre blu e oro riflettono la qualità onirica delle sue visioni. La collezione ha beneficiato anche della location, il Museo Bagatti Valsecchi, che ha fornito un’atmosfera perfetta, esaltando il profondo legame della collezione con il patrimonio e l’artigianato artistico.

«Tradurre l’eredità di Parajanov nella moda è una sfida», continua Arakelyan, poiché il suo lavoro è stratificato ed emotivamente complesso. Tessuti come il plissé, che dona un senso di movimento, il velluto, che porta opulenza, e i tessuti trasparenti, che introducono un senso di mistero, sono stati utilizzati per creare volumi drammatici e poetici, traducendo in materia il mondo visionario di Parajanov. In questa stagione, la collezione include anche una collaborazione con il calzolaio armeno Boyakhchyan, che ha prodotto esclusivamente le scarpe Mesh Ballerina, realizzate con materie prime italiane.

Accento narrativo è dato anche dai foulard, realizzati con seta pregiata, che riproducono disegni ispirati ai collage del regista e riflettono la sua passione per la texture e i dettagli. Ogni pezzo racconta una storia visiva, che riecheggia la ricchezza simbolica delle sue opere cinematografiche.

Infine, ultimo pezzo a sfilare e ultimo tassello narrativo della collezione, l’abito giallo è un omaggio all’uccello giallo di Parajanov, una rappresentazione della libertà e della creatività, con il suo tessuto fluente che ne ricorda le ali. «Il movimento del vestito sulla passerella ha rispecchiato il senso di liberazione e di espressione artistica centrale alla visione di Parajanov», ha concluso Arakelyan.

Diffondere la visione creativa di Parajanov oltre i confini del grande schermo

Un contributo unico è arrivato anche dalla presentazione dei corti del regista il giorno prima della sfilata, a cura di Karen Avetisyan, Direttore Artistico del Golden Apricot International Film Festival.

Avetisyan ha sottolineato l’importanza della Milano Fashion Week come palcoscenico per celebrare Parajanov, affermando che «è un’occasione eccezionale per celebrare l’eredità del regista in occasione del suo 100° anniversario.» Insomma, una piattaforma globale per mettere in risalto l’influenza di Parajanov non solo nel cinema, ma anche nell’arte, nella cultura e nella moda, contribuendo a diffondere la sua visione creativa oltre i confini del grande schermo.

Parajanov, con il suo stile visivo unico e le sue innovazioni artistiche, ha ispirato generazioni di artisti e cineasti, spingendo a esplorare nuove narrazioni e modalità espressive. «Il suo uso del simbolismo, dei colori ricchi e dei costumi intricati ha influenzato molti artisti e cineasti di oggi», continua Avetisyan. «La sua opera fonde tradizione e tecniche avanguardistiche, creando un linguaggio visivo che continua a risuonare nelle opere artistiche contemporanee.»

Avetisyan ha anche sottolineato come l’eredità di Parajanov non si limiti solo all’arte visiva, ma si estenda a un impatto culturale più ampio. «La sua capacità di abbracciare e reinterpretare elementi del folklore e della cultura armena ha aperto la strada a una nuova generazione di creativi che cercano di esplorare le loro radici mentre sperimentano con idee audaci e innovative.» Eventi come la Milano Fashion Week sono cruciali per mantenere viva la memoria di Parajanov e per stimolare conversazioni sull’importanza della cultura e dell’identità nelle arti contemporanee.

Curata da Emerging Talents Milano, una delle principali piattaforme per stilisti emergenti, la sfilata di Artuyt ha mantenuto la promessa di essere uno degli eventi più attesi della settimana della moda, offrendo un perfetto connubio tra moda d’avanguardia e celebrazione culturale.