ANTONIO MARRAS PRESENTA LA FW2324 DURANTE LA MILANO FASHION WEEK

C’era una volta una ragazza di nome Grazia che di sé diceva “…sono una signorina sarda, ma non rassomiglio alle mie conterranee. Sono pallida, bruna, un po’ spagnola, un po’ araba, un po’ latina. Sono piccina con dei grandi occhi intensi velati sempre di una leggera tinta di naturale tristezza e dalle lunghe ciglia nere, labbra carnose rosse e ardenti e lunghi capelli oscuri folti e crespi.
Non sono bella, di grazia ho solo il nome, ma sono coraggiosa e determinata.”  Grazia abita nel centro della Sardegna in prossimità della foresta di Burgos, foresta fatata abitata dal famoso Babbaiottu, metà lupo metà cinghiale. Si dice che il Babbaiottu faccia impazzire chiunque si addentri nel suo territorio soprattutto se forestiero.
Grazia, innamorata perdutamente di Duncan, suo amore di penna, gli dà appuntamento proprio in quella foresta… Il Babbaiottu rispetterà l’amore?
Sarà indulgente con chi del cuore ha fatto il suo credo?
Dedicato a Grazia Deledda
interrotti e intarsiati. Tartan e tulle floccato, paillettes e stuoie, jersey goffrato, pelliccia fake e matelassè e soprattutto fiori. Velluto pannè traforato e panni cangianti, lana agugliata e incastrata con il tessuto. Stampe di foglie a cascata, grandi rose vaganti, motivi geometrici e foto ritratto del migliore amico dell’uomo. Maglie pettinate a motivi jacquard tipici della tradizione tessile sarda, maglie avvolgenti in cashmere e maglie ritrovate, tagliate e ricostruite incastrate con ricami macramè, pizzi e plissèe. Jacquard fil coupè, twill di seta e felpe.
Trench, bomber, parka, giacche sartoriali maschili ripescate da una vita precedente rimessi a nuovo con intarsi di materiali da haute couture come damaschi e broccati e poi improvvisamente abbinati a dei check maschili utilizzati nelle giacche dei guardiacaccia.  Motivi dello streetwear e motivi da gran soirèe. Un po’ di crema e colori dei boschi ma tanto nero e nero e improvvisamente rosso passione perché seguiamo sempre la strada del cuore.