Air up: ecco il new normal dell’idratazione giornaliera

Arriva in Italia la start up che ridefinisce il concetto di gusto giocando col cervello

Un’intuizione, l’idea e il coraggio di metterla in atto: per air up, start-up tedesca che è irrotta come una bomba nel segmento beverage, la storia inizia in modo semplice e squisitamente fuori dagli schemi.

L’intuizione è questa: è difficile cambiare le proprie abitudini, specialmente quando farlo significa rinunciare a qualcosa che ci piace. Ma se da un lato la paura di perdere qualcosa di bello rischia di farci fossilizzare su abitudini francamente sbagliate, dall’altro può spingerci a trovare nuove soluzioni.

Per air up questo significa basarsi sul “think new”: lo status quo in cui viviamo non deve essere immaginato come un limite, ma come un punto di partenza che spinga ogni giorno a porsi domande, mettendo tutto in discussione pur di trovare la risposta alle importanti sfide a cui nostra realtà ci sta mettendo oggi di fronte. Una situazione che sta imponendo a ritmo sempre maggiore la necessità di scelte coraggiose che, tuttavia, non devono per forza essere difficili.

Anzi.

A volte basta ripensare a qualcosa che si conosce già, osservandolo sotto un nuovo punto di vista: air up ha scelto di concentrarsi sul modo con cui consumiamo l’acqua, prendendo di mira un aspetto spesso tralasciato. Il gusto.

Ad alcune persone, infatti, l’acqua non piace. Potrebbe sembrare un problema secondario e, invece, è il punto di partenza per una rivoluzione. Perché idratarsi è importante e farlo in maniera salutare, evitando zuccheri aggiunti e additivi chimici, lo è ancora di più.

Così un problema diventa solo un’idea che aspetta di essere pensata: nasce così air up system, una borraccia riutilizzabile che coniuga la salute del mondo e quella del corpo senza rinunciare all’importanza del piacere. O forse sarebbe meglio parlare di gusto: ogni borraccia si associa a un Pod aromatico che sfrutta la pressione sul beccuccio per rilasciare molecole nell’aria che accompagna l’acqua all’interno della bocca. Fin qui tutto regolare: ma arriva il colpo di scena.

Quello che noi chiamiamo comunemente gusto non è altro che la raffinata integrazione di stimoli chimici ed elettrici da parte nella nostra corteccia cerebrale: questi stimoli arrivano prevalentemente dalle cellule olfattive retronasali contenute nella cavità orale che captano le molecole contenute nell’aria, mandando l’informazione al cervello, il quale la codifica come sapore.

Non serve aggiungere zucchero all’acqua per renderla buona: basta un profumo che riesca a soddisfare tutti. Il consumatore che non rinuncia al suo piccolo sfizio, il corpo che si idrata senza riempirsi di zuccheri e il pianeta che improvvisamente non deve più dedicarsi a produzioni dannose e vede ridotta la produzione di bottiglie di plastica.

Una soluzione creativa a un problema complesso: questa è la ricetta per gestire in maniera efficace le sfide della nostra era.

Ora, un anno e mezzo più tardi, air up ha conquistato il cuore di più di un milione consumatori che insieme hanno contribuito al risparmio di 2.600 tonnellate di zucchero un risultato eccezionale a cui si accompagna un parallelo successo finanziario.

Air up è classificata tra le 25 start-up contraddistinte per la crescita più rapida in Germania nel 2020 e tra le 10 piccole-medie imprese più innovative nel 2021, ha raggiunto un fatturato di oltre 20 milioni di euro e continua ad assicurarsi somme importanti in termini di finanziamenti che sottolineano la fiducia risposta nel successo di questa idea così fuori dagli schemi. Nel 2020 air up ha ottenuto 20 milioni di euro di finanziamenti, la maggior parte dei quali è arrivata nel corso di un round di finanziamento di Serie A a cui hanno partecipato, tra gli altri, Five Seasons Ventures e PepsiCo.

A questo round di investimento, se ne aggiunge un secondo grazie al quale, air up accresce il suo capitale di oltre 40 milioni.

Lena Jüngst, co-fondatrice di air up, è orgogliosa della rinnovata fiducia che gli investitori continuano a dimostrare nel suo progetto. “Sapevamo che la nostra idea aveva potenziale, ma non avremmo mai immaginato un successo di queste dimensioni. Col nostro prodotto abbiamo evidentemente colpito un nervo scoperto e ora riusciamo a malapena a star dietro all’incredibile richiesta. Siamo lieti di dimostrare che con l’idea giusta e una dose salutare dipragmatismo si possono davvero cambiare le cose.

Tutto questo sottolinea l’importanza della nostra visione d’azienda: rivoluzionare il mondo del beverage e provare che la salute e la sostenibilità possono essere economicamente attraenti!”.

Concetti sottolineati anche dalle parole di Niccolò Manzoni, Managing Partner di Five Seasons Ventures, sin da subito uno dei principali sostenitori della visione di air up: “In Five Seasons Ventures puntiamo a sostenere i futuri leader nel campo del Food Tech: il team di air up continua sistematicamente a mostrare la visione, l’ambizione e le capacità esecutive necessarie per essere considerato tale. In un periodo di tempo così breve air up è cresciuta in maniera eccezionale in un market in cui i bisogni dei consumatori sono ben chiari: più idratazione, la fine delle bottiglie diplastica usa e getta e la riduzione del consumo di drink poco salutari. L’ultimo aumento di capitale permetterà all’azienda di espandersi su scala globale, rendendo l’idratazione scent-based il nuovo status quo”.

Il team, che ormai è arrivato ad oltre 300 dipendenti, ha già raggiunto con successo i mercati di Germania, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Svizzera, Regno Unito, Lussemburgo, Svezia e Italia, dove punta a rendere sempre più condivisa la scelta di un lifestyle salutare e sostenibile, ma pieno di piacere.

Da qui in poi, il percorso è chiaro: creare una continuità tra azioni e valori attraverso una profonda capacità di comprendere i bisogni, i desideri e le aspirazioni umane, mettendo tutto in discussione con l’obiettivo di migliorare se stessi e il mondo in cui si vive.