Ha sfilato nella cornice della Paris fashion week la collezione autunno/inverno 2017-18 di Aalto. Tra note mannish e virtuosismi stilistici che inneggiano all’alta artigianalità manifatturiera, sfila una collezione matura, che consolida l’estetica del brand. Tuomas Merikoski torna ad ispirarsi anche per questa stagione al Paradiso perduto di Milton: un tema ricco di suggestioni, che dal 17esimo secolo arrivano ai giorni nostri. In bilico tra echi nostalgici e leggiadra femminilità, la donna che calca la passerella si concede audaci coup de théâtre attraverso dettagli dal piglio futurista, che sembrano evocare pellicole come Blade Runner. Una moda pensata per “la prossima generazione di grandi esploratori”, che trova nella musa di Merikoski potente incarnazione: ecco che calca il défilé una guerriera, strizzata dentro tailleur sartoriali impreziositi da maniche di pelliccia, che la rendono simile ad un robot. Sovrapposizioni ardite mixano pantaloni e gonne, sempre nel rispetto di una sartorialità che non smette di affascinare. Largo a tailleur declinati nel più classico dei gessati neri, che si alternano ad inediti tocchi fur, in Mash-up ad alto tasso scenografico. Tra i capispalla largo a gilet e bomber in pelliccia, ma anche cappe e blazer sartoriali. In bilico tra vecchio e nuovo, la collezione sdogana un’estetica nuova, he non lesina in audaci contrasti, tra elementi sporty e note che evocano invece il rispetto della tradizione. Potente e vibrante, la donna che percorre il catwalk con lunghe falcate indossa completi in gessato dalle linee mannish, maglie a v impreziosite da grafismi dal retrogusto folk bordati di pelliccia, per poi perdersi in atmosfere stile Space Oddity: ecco infatti che sul finire della sfilata -last but not least- si alternano capi dal sapore spaziale, come tute con tanto di bretelle e colletti scultorei, che segnano una virata decisa verso atmosfere surreali e galattiche. Una prova magistrale per uno stile in continua evoluzione.