Sfila a Parigi il casual glamour di Y/Project

Romanticismo e note streetwear si uniscono sulla passerella di Y/Project: è un autunno/inverno 2017-18 all’insegna dei contrasti, quello che Glenn Martens porta alla Paris Fashion Week. Interpretando in un’ottima fortemente personale il momento storico in cui stiamo vivendo, Martens resta sostanzialmente fedele alla sua estetica, che si basa in larga misura su ispirazioni che hanno radici lontane nel tempo: ecco che il romanticismo del 18esimo si unisce a suggestioni fortemente contemporanee, in uno stile ibrido che mixa streetwear e note retro. Dimenticate icone di stile e socialite, Martens si ispira alle celebrities attuali, come i rapper e i cantanti, protagonisti della cultura pop e nuovi arbiter elegantiae: sono loro ad imporre stili e tendenze, in bilico tra tripudio di denim e suggestioni workwear. Sulla passerella di Y/Project sfila un nuovo concetto di lusso, dichiaratamente underground, intriso di note Nineties: e proprio i rapper degli anni Novanta divengono icone che ispirano Martens. In passerella sfilano iconiche sciarpe raffiguranti re e regine, scultoree nuvole di taffeta e seta, accanto a suggestioni sporty-chic nei bomber e nei capispalla. La tuta da lavoro riacquista nuova vita, in un caleidoscopio di ispirazioni a contrasto, realizzate anche grazie ad uno Styling audace. Largo a tocchi di pelliccia che impreziosiscono le giacche, mentre corsetti e body enfatizzano la silhouette. Una moda classificabile come casual glamour, in un iconico mix di elementi che spazia dal romanticismo al grunge al Glam-rock. Sfrontata e sexy, e un attimo dopo delicata e pudica, la donna che calca la passerella è una musa dalla personalità ricca di inedite sfaccettature. Martens eleva l’ordinario in chiave glamour, riuscendo a conferire nuova vita a capi basic, in una collezione mai scontata.

Il moschettiere 2.0 di Y/Project

Suggestiva ed affascinante la sfilata Y/Project, che ha avuto luogo nell’ambito della settimana della moda maschile di Parigi. Gleen Martens esaspera i volumi delle maniche e dei pantaloni, dando vita ad un’estetica altamente evocativa. Lo stilista belga, nato a Bruges, fin da bambino ha sviluppato un’ossessione per la bellezza classica: tuttavia crescendo il suo lato ribelle è venuto alla ribalta e il suo occhio ha assorbito suggestioni fiamminghe come anche note underground derivanti dalle luci al neon e dai negozi, spesso caratterizzati da elementi kistsch. Ne deriva una visione del bello ricca di contraddizioni: una dicotomia che si arricchisce, per la collezione AI2017-18 di inedite suggestioni francesi. L’uomo che calca la passerella è un eroe ribelle che ostenta un lato noir e un fascino romantico: il moderno moschettiere ripristina codici ottocenteschi e cita Napoleone Bonaparte, protagonista anche dell’invito al défilé. Largo a sapienti decostruzioni e tripudio di denim all over per inedite ruches che arricchiscono pantaloni e maniche: Martens gioca con i volumi, creando silhouette dal piglio streetwear che si caratterizzano per virtuosismi couture come le maniche esasperate che sbucano da tute workwear e da cappotti e giacche in pelle. Un nuovo romanticismo si fa strada tra il velluto e i colori dark che sfilano, in primis il viola: altamente scenografici i pantaloni ampi fermati da pannelli, camaleontico il patchwork in denim, perturbante il satin rosso. Ricordano certi costumi sfoggiati nei teatri di periferia, improvvisando un Macbeth o un Otello shakespeariano, i capi che indossa l’uomo Y/Project. Non mancano inoltre suggestioni tailoring in una sfilata dal mood onirico, che cerca anche di creare una dimensione nuova ridefinendo i codici tradizionali dello stile. Il dramma sembra dominare il défilé, tra inaspettati colpi di scena come i capi monospalla e i cappotti lunghi fino al pavimento: inserti di pelliccia fanno capolino da giacche techno. Martens, maestro nelle tecniche di decostruzione, crea un’estetica nuova, pregna di antiche suggestioni che rivivono ora in chiave contemporanea.

La decostruzione dell’essenziale di Y/Project

Sfila nell’ambito della Parigi Moda Donna la collezione primavera/estate 2017 di Y/Project. Il designer belga Glenn Martens continua la sua sagace decostruzione dell’essenziale nel suo secondo défilé. Vistosi accenni streetstyle spiccano nell’eleganza che si alterna sul catwalk. Il giovane stilista, laureato presso la Royal Academy of Antwerp, raccoglie grandi consensi dal 2013. Ad Y/Project si deve la fondazione dei canoni di un’estetica nuova, in cui i confini tra femminile e maschile sono sempre più sfocati. La creatività domina in una collezione dal fascino underground. Cut out sbucano da trench e pantaloni, ma anche da t-shirt e camicie. Giocosa ed irriverente, la collezione rielabora codici tradizionali in una chiave inedita: largo a denim e velluti, mentre sbucano qua e là incursioni kitsch come nel bomber in oro metallizzato. La camicia maschile rivive in una veste nuova, che la rende simile ad un corsetto, per una donna sexy e sicura di sé, in un istrionico gioco di ruolo.

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