Di Gaetano Pollice si avverte l’entusiasmo che aleggia in lui e che trasfigura nelle sue creazioni.
Legato alle tradizioni e alla sua famiglia, tanto che il successo del suo omonimo brand parla della sua terra (il Molise) e profuma di casa.
L’eleganza delle linee, l’essenzialità delle forme. Il romanticismo e il sogno che esplodono nelle sue creazioni 100% Made in Italy.
Firma peculiare del marchio è il Tombolo: tecnica prediletta dai suoi avi.
Gaetano, descriviti in tre aggettivi.
Nostalgico, introspettivo, allegro.
Descrivi il tuo marchio.
Il mio brand è un mix di tradizione, quella appunto dell’antico ricamo a Tombolo, e modernità sui volumi, i colori, i materiali. Io considero le mie borsa come accessori preziosi. Non semplici oggetti. Potrei metterle al pari di un gioiello. E le donne alle quali mi ispiro sono come le mie borse: delle donne vissute in epoche lontane, che conservano tutto il mistero di una tradizione “fatta a mano” e non si imbarazzano nel camminare tra le strade di un presente che è già futuro. Donne appassionate e gioiose.
Il giorno in cui hai deciso di fondare il tuo omonimo brand eri…
Ero in Molise, mia terra di nascita, nella casa dove vive la mia famiglia e feci un sogno molto particolare, mai fatto prima. Un sogno molto reale. Sognai mio nonno, un uomo molto intuitivo e che mi ha trasmesso tante cose tra cui una fervente immaginazione. Mi spronava nel cominciare a creare qualcosa di mio, qualcosa che avesse il mio, ed anche il suo nome. E mentre mi parlava creava con le sue mani una borsa.
Quale genio del passato incarneresti volentieri?
Senza ombra di dubbio Walt Disney, il genio dell’animazione. Desideravo essere lui da bambino. Un mio mito dal quale prendo ispirazione costantemente.
La tua playlist.
Love Will Tear Us Apart dei Joy Division, Africa dei Toto, Heroes di David Bowie, Greatest love of all di Whitney Houston e Ain’t no way di Aretha Franklin.
Le mie preferite.
Le tue giornate tipo.
Mi sveglio molto presto, spesso per approfittarne e andare a fare jogging. Ma subito dopo inizio a lavorare (curo come consulente designer alcune linee di pelletteria di aziende), o a preparare lezioni per le scuole di moda nelle quali lavoro come docente. E ovviamente seguo la mia linea, creando un filo diretto con il laboratorio di pellettieri che sono in Molise e producono tutti i miei modelli di borse. Senza di loro non riuscirei a fare nulla!
Quello che ami del tuo mestiere.
Sono molto curioso, dunque tutto ciò che riguarda la ricerca, la creazione, il pensare ad atmosfere nuove da far rivivere nelle nuove collezioni mi entusiasma sempre moltissimo.
Quello che odi della moda.
Non sopporto soprattutto i meccanismi legati alla logistica e alle tempistiche del sistema moda, ma la passione è talmente tanta che questi aspetti diventano invisibili.
A chi ti senti di dire grazie?
Non smetterò mai e poi mai di ringraziare la mia splendida famiglia, i miei primi e grandi sostenitori.
A loro devo tutto.
Sono dei fari sempre accesi nella notte.
Per maggiori informazioni www.gaetanopollice.it
Photo courtesy Press office