La 91esima edizione del Pitti Uomo investe in tendenze dal gusto bon ton, intellettuale, aristocratico.
Vediamo insieme le novità dello street style più in voga nel panorama moda uomo.
1. L’ABITO
Celebrato come capo cerimoniale o d’occasione, l’abito padroneggia le strade fiorentine in una rivisitazione glamour che vede l’uomo protagonista della sua lussureggiante vita.
L’immagine più condivisa rappresenta la figura del dandy, dell’uomo di successo.
La galanteria è il mood della 91esima edizione promossa da alcune eccezioni nell’indossare l’abito, simbolo d’eleganza maschile.
Monotema blu con risvolto sui pantaloni, camicia rigorosamente bianca, cravatta a fantasia e pochette colorata.
2. LA SCIARPA A FANTASIA
Lasciata cadere morbida sulla giacca, annodata al collo o appesa alla borsa, la sciarpa a fantasia è un must al Pitti Uomo.
Di diversi colori, con trame sovrapposte, la sciarpa è declinata secondo fantasie floreali, optical e geometriche.
3. I GUANTI NEL TASCHINO DELLA POCHETTE
Non il fazzoletto da taschino ma i guanti.
Per combattere il freddo, basterà portare con sé un paio di guanti neutri da infilare nel taschino superiore della giacca.
4. IL CAPPELLO BORSALINO, TRILBY
Il trilby prevede una tesa corta leggermente incurvata verso l’alto che percorre l’intera circonferenza della testa puntando leggermente verso il basso nella parte anteriore del cappello.
Al Pitti un vero gentiluomo indossa il cappello.
5. IL COLORE POTTER’S CLAY
Pantone ha stilato la classifica dei colori dell’autunno/inverno 2016, tra questi il potter’s clay.
Simile al colore “terra di Siena”, si presenta al pitti in color block.
6. IL TOTAL DENIM
Mai dimenticato, torna in auge il total denim: il tessuto di jeans.
Fa da colore nel caso del cappello e della camicia, ma è utilizzato per la giacca e per la lunga pashmina ricavata da pezzi differenti di tessuto di jeans cuciti tra loro.
7. PALETTE PASTELLO
Nessun indugio per la palette pastello in stile Wes Anderson.
Il Pitti Uomo è anche colore, estro, creatività e armonia.
8. COAT
Tra i modelli visti al Pitti Uomo, emerge il chesterfield coat: lungo fin sotto al ginocchio, è spesso e largo. Si presenta in due versioni: doppiopetto e monopetto.
Popolare anche il montgomery e il polo coat.
9. LA CARTELLA DA UOMO
Fa tanto school life ma è un utile accessorio.
Al Pitti la cartella da uomo si presenta in bianco candido, puro, elemento di ghiaccio in contrasto col total black.
Abbinato alle calzature anch’esse bianche.
10. LE CALZATURE SIGLATE
Non solo sulle Louis Vuitton, anche le scarpe posseggono – se si vuole – la sigla del proprio nome o, addirittura, il nome per intero.
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Speciale San Valentino 2016: guida ai regali per lui
Ecco anche quest’anno la festa degli innamorati, San Valentino, occasione per fare shopping e per dimostrargli il nostro amore attraverso un pensiero, che sia una sorpresa romantica o un piccolo dono. E mai come in questo caso è necessario avere una guida per acquistare il regalo giusto, quello che lo farà sciogliere.
Diciamo la verità, scegliere il regalo giusto per un uomo non sempre si rivela impresa facile: ma oggigiorno è diventato più semplice grazie all’ampia gamma di proposte pensate appositamente per la festa degli innamorati. E se per la donna il regalo evergreen per quest’occasione sembra essere ancora costituito dalla lingerie, lo stesso si può dire per l’uomo: tantissimi sono i brand che propongono idee regalo per lui, tra boxer divertenti a tema San Valentino.
Un tripudio di cuori sembra fare capolino dalle proposte ASOS, per prezzi modici e tanta ironia. Tante sono le proposte di Paul Smith, mentre per un regalo sofisticato Derek Rose propone una vestaglia in pura seta dal gusto retrò, per veri intenditori.
Un capo irrinunciabile del guardaroba maschile, ora tornato in auge, sono i gemelli: quest’accessorio prezioso e sofisticato può rappresentare il regalo ideale, che lo stupirà. E anche qui le proposte sono tantissime e non è necessario disporre di un budget eccessivo per acquistare un paio di gemelli dall’appeal intramontabile.
Per un regalo classico si può scegliere un orologio: anche in questo caso si passa dal prodotto di lusso al più economico ma sempre con stile. Un regalo originale potrebbe essere un kit da barba, come quelli proposti da Men’s Society, oppure un set da golf, come quello in vendita da Harrods, disponibile anche online.
Se il vostro lui veste in modo classico, quale migliore regalo del trench Burberry London? E se le vostre tasche non possono permetterselo, ecco venire in vostro soccorso l’intramontabile polo Ralph Lauren, un classico del guardaroba maschile, autentico passepartout. Per la cura del corpo e della persona potete scegliere tra innumerevoli proposte, da Acqua di Parma fino al pregiato set firmato Crème de la Mer.
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Santillo 1970 – l’amore per le tradizioni
Cosa manca ad alcuni “artisti” per essere definiti tali? L’amore. L’amore per quello che fanno, per il proprio mestiere, per il pennello che tinge la tela, per il soggetto che stanno fotografando. L’amore come elemento essenziale, come la mezza tinta che rende un quadro perfetto – questo è quello che non manca a Santillo 1970 – l’amore per la propria terra.
Ed è alla loro terra d’origine, la Calabria, che i fondatori Santillo 1970 dedicano la nuova collezione autunno-inverno 2016/17 e al progetto speciale Radici Project.
Radici Project pone come obiettivo quello di recuperare le antiche lavorazioni artigianali, utilizzando le materie prime del territorio. La ginestra calabrese, un bellissimo fiore dal giallo intenso, viene mescolata al lino e al cotone, rendendola così più morbida. Il risultato è un tessuto di gran qualità, successivamente lavorato attraverso antichi telai di inizio ‘900 restaurati. Prodotti unici, autentici, che hanno una “vita da raccontare” quelli di Santillo 1970 – che racchiude, in questa capsule, le lavorazioni croquette per le cravatte “handmade”.
Nella collezione autunno-inverno 2016/17 ritroviamo il grande attaccamento di Gennaro e Saverio Santillo per la letteratura e i viaggi, capi dal sapore antico che ci riportano ai romanzi di J. R. R. Tolkien – e allora le sfumature saranno verdi come i boschi incantati, marroni corteccia, rosse come il fuoco e blu intense come i cieli di un paesaggio rurale.
Tutto è retrò, compreso lo showroom situato nel cuore di Milano, a Porta Venezia, dove tra i manichini risalta la forza del brand per l’attenzione ai dettagli – polsini, asole, colletti e rifiniture – sempre e rigorosamente realizzati a mano.
Un viaggio dove la classe, l’eleganza e il buon gusto ritornano in auge, radici al passato, verso gli anni ’30 – ’40, anni che, secondo Gennaro Santillo, rappresentano la massima espressione dello stile.
La collezione FW 2016/17 è composta da dieci capi e si distingue per l’utilizzo delle mescole di pregiati filati quali flanella, cachemire, fustagno, cotone nelle due versioni “classic”, gli immancabili monofilo e brillanti come il drill, e “rough”.
New entry per questo nuovo progetto è il capo “daily use” ricercato ma versatile. Una camicia che non è più ancorata alle vecchie rigide regole del dress code. Sempre attuali sono i modelli “cult” dell’azienda calabrese, fra tutti la polo-camicia.
La storia di Santillo 1970 nasce nel secondo dopoguerra nella bella Napoli, e arriva a noi oggi grazie alla loro passione, alle tradizioni, all’ amore per la famiglia e per la propria terra, una storia dove l’etica e le pratiche sartoriali sono il “leitmotiv” del brand.
Santillo 1970 ha ancora molto da raccontare, è il libro che abbiamo appena iniziato a leggere e non vorremmo finisse mai.
I migliori backstage di Milano Moda Uomo: Richmond
Il backstage della sfilata evento, tributo a David Bowie, che documenta la nuova era della casa di moda, oramai diretta da Saverio Moschillo,
E’ la forte creatività pronta a unire miti e icone per una collezione in grado di segnare la storia, parola di Saverio Moschillo, nuovo direttore creativo della Maison. E lo stesso mito di David Bowie accompagna l’ultima sfilata Richmondche gli rende omaggio attraverso la selezione musicale.
China girl per le fantasie geometriche dal sapore asiatico che inaugurano la nuova identità del brand sempre più proiettato a rivisitare i capi essenziali del guardaroba donando loro l’intramontabilità.
E’ una collezione che cromaticamente vive nella Space Oddity grazie alla palette di colori composta dal blu navy, burgundy, rosso denso nero e grigio melange. La fusione della materia avviene grazie alle combinazioni contrastanti presenti negli accessori, come gli stivali e le stringate rinforzati in cuoio naturale con cuciture a vista.
Quello di Richmond è uno Starman che non disdegna il suo lato rock prestando, però, sempre attenzione a uno stile di vita rigoroso, intuitivo e eclettico proprio come quello dell’artista recentemente scomparso.
Scatti in esclusiva di Matteo di Pippo.
Le migliori presentazioni di Milano Moda Uomo: Z Zegna
Gli streetstyler di Z Zegna si esibiscono nelle piazze e nelle strade delle grandi metropoli pronti a scalare le vette più ambite
Lo streetdummer Dario Rossi, famoso per le sue performance musicali con oggetti di uso comune, in grado di produrre ritmi travolgenti, insieme a ballerini di bond, break dance e beatbox danno vita a una performance mozzafiato per accompagnare la presentazione della nuova collezione AI 2016/17 di Z Zegna.
La maestria del brand nel fondere la sartoria tecnologica con l’ autentico sportswear viene riconfermata ispirandosi al trekking d’alta quota, per un climber pronto a scalare le vette più importanti.
En plein air pe i motivi grafici che rimandano al mondo della montagna dove le cromie sono perfettamente in linea con quelle delle rocce e degli alberi da vivere indossando scaldamuscoli tricot, scarpe da trekking e zaini rivestiti in montone e lana merino.
Le silhouette allungate dei cappotti in tweed, del tailoring e della maglieria si incontrano con la tecnologia dei i raincoat gommati e termosaldati e dei kagool metallizzati tagliati a laser.
Le innovazioni di Z Zegna non si fermano qui, due le grandi novità presentate per l’occasione: l’ “Icon Warmer”, il primo capospalla progettato per offrire una protezione termica personalizzata, grazie a un avanzato pannello generatore di calore integrato, alimentato da un sistema di carica wireless e l’esclusivo “Techmerino”, un tessuto ad alte prestazioni 100% in fibra naturale.
Accompagnando il tutto con uno styling disinvolto e sofisticato Z Zegna riesce ancora una volta a esprimere al meglio il suo approccio con la moda urbana.
I migliori backstage di Milano Moda Uomo : Antonio Marras
C’era una volta la Sardegna, è così che il Far West contaminato dalla ruralità italiana arriva nel backstage di Antonio Marras.
L’excursus di D-Art attraverso i migliori backstage di Milano Moda Uomo approda nel pieno del deserto della Sardegna, a pochi km da Oristano, dove Antonio Marras decide di ambientare figurativamente la sua prossima collezione Autunno-Inverno.
Balle di fieno sparse, polvere diffusa dal vento e borghi disabitati, come quello di San Salvatore di Sinis, diventano la palette cromatica per vestire i colori della terra sarda: dal verde militare al fango, dal petrolio al grigio piombo, dal rosso al senape.
Tessuti ruvidi e infeltriti, giacconi coperta e pantaloni tartan accompagnano il lato rock di ogni bandito, della Vecchia Sardegna, che si rispetti. Colui che indossa beffardo giubbini in pelle e pitone, salopette e grambiuloni in denim ,come indumenti da lavoro, e jacquard floreale per le celebrazione domenicali.
La camicia diventa capo di punta: rattoppata, intarsiata, ricamata e decorata è pronta a accompagnare le furiose scorribande e le notti trascorse ballando al suono della fisarmonica con le donne più belle del saloon Abraxas.
Scatti in esclusiva di Matteo Di Pippo.
Le migliori sfilate di Milano Moda Uomo: Canali
Il visibile e l’invisibile si fondono nelle equilibrate architetture della prossima collezione Autunno/Inverno 2016 Canali.
La verticalità delle lame, con rotazioni diverse, presenti in passerella hanno lasciato subito intuire il forte desiderio di cambiamento e la ricerca di svariati punti di vista voluti da Canali per la prossima stagione.
Ingannevole è l’equilibrio più di ogni cosa ed ecco come i capi all’apparenza minimalisti svelano forme che si adattano al corpo e colori industriali dal carattere deciso. Il nero, blu, il marrone e il grigio, infatti, sono illuminati dal mattone, pesca, vinaccia e senape.
I voluminosi capispalla in lana, alpaca e velluto sono i protagonisti indiscussi, anche nella versione tartan e damiè. Una ricercatezza che non si ferma ai cappotti ma viene esaltata nell’abbottonatura degli abiti, un bottone visibile e due nascosti, corredati di grandi passanti che accompagnano le cinture.
Gli stessi tessuti sono presenti in tutti i capi della collezione, nella quale spiccano anche i giubbotti modello aviatore dove il cavallino, mischiato con la pelle, crea un interessante contrasto materico.
Geometriche come le lame sopracitate, le sciarpe ultra sottili vengono annodate come cravatte e i lunghi guanti sono sovrapposti alle maniche diventando accessorio di punta insieme ai mocassini e agli stivaletti fibbiati, agli zaini imbottiti e alle borse da viaggio oversize.
Scatti in esclusiva di Matteo Di Pippo.
Le migliori presentazioni di Milano Moda Uomo: Tod’s
La gang intellettuale di Tod’s porta in scena la nuova collezione Autunno/Inverno.
Sono coloro che stanno dando un contributo al nostro Paese, con il proprio talento creativo e piglio imprenditoriale a portare in scena, su differenti tableau vivants, la prossima collezione Tod’s.
Nell’ultima edizione di Milano Moda Uomo lo spirito di coesione è stato vivo più che mai e innumerevoli protagonisti della contemporaneità hanno prestato il proprio volto ai brand dell’Italian Style.
Tutti fieri dei propri valori che, dal punto di vista dello stile, guidano alla ricerca dell’altissima qualità con un particolare occhio per i dettagli. Caratteristiche riconoscibili nel prodotto iconico Tod’s, il mocassino Leo Clamp, che questa volta da massima importanza al clamp ridefinendolo in nuove declinazioni.
Presso lo splendido scenario di Villa Necchi Campiglio è stato presentato anche il piumino in pelle più leggero e impalpabile al mondo. Il materiale è stato trattato da sapienti mani che hanno reso la spazzolatura vissuta grazie alla “ceratura a nero” in grado di donare al capo notevole pregio.
La visionarietà di Tod’s e dei protagonisti che l’hanno sostenuta durante la Moda Uomo hanno concretizzato, quindi, ancora una volta il connubio tra il forte know how e il design più innovativo.
Scatti in esclusiva di Matteo Di Pippo.
Missoni: il fascino nomade giunge alla Milano Moda Uomo
Su un manto copioso di foglie ormai secche, sfila l’uomo nomade di Missoni. È un girovago del lontano Ladakh indiano che veste con pullover e cardigan confezionati con filati preziosi. È un sognatore. È un selvaggio. È un viandante cupo e misterioso, impavido e nobile nella sue essenza.
È un lusso wild quello raccontato dalla storica casa di moda italiana che impiega il cashmere (sia puro che affiancato alla seta), lo yak, la lana shetland, l’alpaca e il mohair per confezionare capi unici e rispettando le fantasie tanto care alla maison.
Le righe zig zag multicolor, disegnano grafismi magnetici su caldi maglioni con collo a scialle. Il parka è stato realizzato con cotone tecnico e arricchito con simpatiche frange. I pantaloni, per lo più confezionati con tessuti check, sono dritti e in alcuni casi comodi e con tasche laterali. I giubbotti sono stati ricamati a mano e impreziositi da monete etniche.
La palette di colori è variopinta. Tra i toni prescelti per ravvivare la collezione troviamo: il vinaccia, il rosso, il giallo, il ruggine, il cognac, il viola, l’azzurro, il bianco, il lilla, il grigio, il beige, il blu, il bianco e l’arancio.
La raffinatezza della collezione si evince anche nei capi più sportivi come le felpe con cappuccio e le giacche in lana con chiusura a zip.
Se comodità sarà la parola d’ordine per il prossimo autunno/inverno 16-17, gli accessori dovranno essere ad ogni modo pratici. Per questo, la collezione è stata completata da boots con lacci, maxi sciarpe per proteggersi dal grande freddo, zaini e berretti in maglia.
Pitti Uomo 89: sperimentale e evocativa è la maglieria di Vittorio Branchizio
Atmosfere post industriali per il primo fashion show del designer durante l’ultima edizione del Pitti.
Il trentenne bresciano Vittorio Branchizio, a seguito della vittoria allo scorso Who’s on Next, contest curato da Pitti Immagine, Altaroma e Condè Nast, dedito allo scouting per stilisti emergenti, torna al Pitti Uomo con il fashion show della collezione Autunno/Inverno 2016.
Cresciuto in un ambiente eclettico, dove l’attitudine a interagire con il mondo delle arti visive l’ha contagiato sin dalla tenera età, ha espresso da sempre il desiderio di collaborare con talenti del panorama artistico contemporaneo ai fini di fusioni e ispirazioni reciproche.
Nasce così anche la passione per l’arte del filato e del know how italiano annesso. Le tecniche artigianali e le nuove tecnologie hanno guidato Branchizio nella selezione di cachemire, seta, cotone, lino e lana merino proposti dalle eccellenze del territorio nazionale.
Romantica e evocativa la nuova collezione raccoglie le cromie e le trame delle pietre del fiume Arno.
In sincronia con la sfilata, una video proiezione ha guidato lo spettatore nella percezione dell’ispirazione creativa.
Il blu notturno, il rosato e il glaciale delle pietre hanno preso vita sui filati e nella manipolazione dei capi finiti che ricordano, nei loro volumi, le lunghezze mediorientali e lo studio delle proporzioni giapponesi.
Questa volta la sinergia artistica è giunta con l’artista Sergio Perrero e con il designer Uros Mihic, contattati per gli elementi pittorici e lo studio dell’origami.
Concettualmente graffiante e contemporanea la maglieria di Branchizio assume, anche per le prossime stagioni, una connotazione colta e contemporanea in grado di tramandare in modo innovativo uno dei patrimoni artistici italiani.
Pitti Uomo riconferma il pois per il prossimo A/I 16-17
Pitti uomo 89esima edizione. Parola d’ordine unisex o, per meglio dire, pois.
Si, perché il pois è il pattern preferito dagli stilisti che lo hanno scelto per confezionare sia accessori che capi d’abbigliamento. I “pallini” più glamour che siano mai stati inventati, quelli che negli anni trenta entrarono di diritto nel guardaroba di ogni donna e che negli anni cinquanta arricchirono le rigide cravatte maschili, oggi sono i protagonisti assoluti di questa ultima edizione di Pitti Immagine.
Gli outfit più stravaganti sono stati immortalati fuori dai padiglioni con blogger più o meno influenti che hanno cercato in ogni modo di catalizzare su di se l’attenzione dei fotografi impegnati nello street style. Calzoncini, sciarpe, maxi coats e collant hanno confermato la stretta connessione tra uomo, vanità e… pois.
Ma nel frattempo, cos’è successo all’interno dei padiglioni?
Fiorio ha basato l’intera collezione sul pattern non esitando di confezionare simpatici papillon con il pois.
Il marchio di scarpe e accessori maschili giapponese Kanpekina ha presentato a buyer e clienti, calzature che hanno in sé eleganza, glamour e fantasia. Accessori veramente luxury venduti esclusivamente nell’unico showroom del marchio, in Giappone. Unici i mocassini in cavallino e pois che hanno convinto gli avventori dell’evento.
Per Massimo Rebecchi il pois è il print per eccellenza per il prossimo autunno/inverno 2016-17 iniziando dall’invito di presentazione della collezione fatta recapitare a buyer e uffici stampa. Capi in stile sportwear che non dimenticano l’essenza classica del marchio. Una sfilata ricca e sorprendente con giacche sfoderate, pantaloni slim fit e maxi coats in lana pregiata. Le stampe fantasia sono, appunto, il fulcro della collezione con cravatterie, rombi, jacquard, righe e, l’immancabile pois.