Non sarebbe meglio vivere in un mondo dove vivere l’arte anziché in un mondo decorato dall’arte?
Questo è un quesito fondamentale che si è posto niente meno che il più grande street artist mondiale Banksy.
La stessa domanda sarà ronzata nella mente dell’organizzatrice del CVTA’ Festival Alice Pasquini?
Ha coinvolto sei street artist la cui arte è sfrontata, scorretta ed iconoclasta, seppur si eprimano con tecniche ed immagini diverse, a partecipare al primo CVTA’ Festival, che avviene nel comune molisano di Civitacampomarano dal 21 al 24 aprile 2016.
Dopo avere lasciato tracce del loro passaggio in diverse città del mondo, i sei artisti sono ora coinvolti in un progetto di riqualificazione dell’antico borgo di Civitacampomarano all’insegna della street art, un progetto fortemente voluto e sostenuto dalla comunità locale e dagli abitanti del paese, che hanno scelto di mettere a disposizione di spray e pennelli i muri più belli e gli angoli più ammalianti del loro comune.
Non è solo l’arte l’unico ingrediente della gustosa ricetta del Festival “CVTà – Street Fest”. Il programma della manifestazione, infatti, prevede una serie di eventi collaterali dedicati alla scoperta delle bellezze storiche e paesaggistiche del territorio di Civitacampomarano, con attenzione alla gastronomia e ai sapori della tradizione, alla musica e ai temi del rispetto dell’ambiente.
Quattro giorni pieni di eventi in cui gli abitanti e i visitatori saranno parte integrante del processo di trasformazione artistica del territorio.
Gli artisti partecipanti sono Italiani che hanno lungamente lavorato all’estero e artisti stranieri alla scoperta dell’Italia.
Street artist e pittrice, ma anche illustratrice e scenografa, la romana AliCè(www.alicepasquini.com) è la direttrice artistica del Festival. Ha portato nelle più importanti città del mondo la sua arte che mescola narrazione della vitalità femminile, fruizione tridimensionale delle opere e installazioni con l’uso di materiali inconsueti. Il milanese Biancoshock (www.biancoshock.com) definisce i suoi interventi urbani temporanei, amplificati attraverso la fotografia, i video e i media, con il termine Effimerismo, da lui stesso coniato. Arriva da Montevideo in Uruguay David de la Mano (daviddelamano.blogspot.it), che approda alle pitture murali e all’arte pubblica a partire dagli studi in Spagna dedicati alla scultura e dai progetti installativi e di land-art. Il linguaggio pittorico dello spagnolo Pablo S. Herrero (lasogaalcielo.blogspot.it) è legato al codice degli alberi e delle foreste. La sua attività come muralista si concentra soprattutto fuori dai centri urbani, abitando periferie, aree marginali e zone rurali. In primis disegnatore e poi pittore su parete, con una predilezione tematica per il mondo animale e vegetale, Hitnes (www.hitnes.org) da Roma gira il mondo disseminando al suo passaggio figure di un bestiario e di un erbario in continua evoluzione. Unico artista molisano di quelli invitati alla prima edizione di “CVTà – Street Fest”, ICKS (www.facebook.com/ICKS.stencil) lavora con la tecnica dello stencil e attinge a un immaginario pop, riletto con ironia e una critica costante agli stereotipi consolidati, affrontando spesso anche tematiche sociali. Attualizzando la lezione di Warhol, di Debord e di Rotella, UNO gioca con la tecnica pubblicitaria, cambiandola di segno, attraverso la ripetizione all’infinito e l’uso di spray e pitture fluorescenti in abbinamento alle tecniche del poster, del collage, del decoupage e in generale della manipolazione della carta. Il volto simbolo della famosa pubblicità di una cioccolata viene reso da UNO un’icona della possibile rivoluzione del singolo nei confronti della società di massa.
Un weekend in un luogo dove il paradosso di Banksy sembra essersi realizzato.