Pulizia e stile timeless sfilano sulla passerella di Trussardi: la maison del Levriero si mantiene fedele al proprio Heritage, in una collezione che unisce virtuosismi di alta sartoria a tocchi di pelle. Gaia Trussardi sceglie il classico che non va mai fuori moda, per un omaggio allo stile italiano per eccellenza, che rivive in suit in velluto e pelle, caban e cardigan dalle proporzioni oversize e camicie caratterizzate da stampe dal sapore boho-chic: i tarocchi e la simbologia esoterica divengono ispirazione predominante per la collezione, che si sviluppa in bilico tra suggestioni Seventies e note urban. Si alternano sulla passerella capi dal fascino evergreen, che interpretano mirabilmente la tradizione italiana: largo a dettagli in cuoio, giubbini in suede, cappotti vestaglia e cardigan oversize. Capo must have di ogni collezione Trussardi è la camicia a stampa foulard, che si impone anche per l’autunno/inverno 2017-18 come capo principe dell’estetica del brand: stampe di ispirazione bohémien anche negli abiti svolazzanti e nei maxi dress dal sapore hippie. Trattasi di pattern ripresi dall’archivio storico della maison e sapientemente reinterpretati secondo il fine gusto di Gaia Trussardi secondo un’ottica contemporanea. Tripudio di pelle all over nei capi ma anche negli accessori, a partire dalla Lovy bag in anguilla e pitone, che si preannuncia già it bag della prossima stagione invernale. Il levriero torna in intarsi maxi che impreziosiscono i pull, accanto ai tarocchi e a simboli esoterici. Alta artigianalità per capi dal sapore evergreen, come i pantaloni e gli stivali in pelle, glamour nello styling, che esalta il lato folk di una collezione affascinante e suggestiva. La palette cromatica si snoda attraverso stampe check blu e marroni, cioccolato e tocchi di azzurro; tra i materiali predominanti il velluto a coste e l’onnipresente pelle, che interpreta il glamour del brand.
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L’uomo Trussardi letto attraverso i Tarocchi – FW 2017/18
TRUSSARDI COLLEZIONE UOMO AUTUNNO INVERNO 2017/18
C’è bisogno di profondità, c’è bisogno di comprensione, c’è bisogno di cose belle e nobili, questo Trussardi lo ha capito e si è fatto fautore di una originale presentazione, avvenuta presso la Pinacoteca di Brera, della collezione uomo autunno inverno 2017/18.
Un luogo prestigioso storico e artistico ha fatto da cornice al “teatro modaiolo” di Trussardi, attori e modelli hanno interpretato l’uomo Trussardi recitando i personaggi dei tarocchi. Autoritari Imperatori, riflessivi Eremiti, giovani Pazzi, hanno recitato tra le sale del Palazzo una collezione che non è più solo moda.
C’è bisogno di simboli, come il fedele necessita della croce, oggi l’uomo moderno ha sete di conoscenza, e la moda non è relegata al solo abito, all’accessorio, ma narra tradizione, cultura e pensiero.
Piccolo palcoscenici si fanno spazio tra le opere antiche e quelle moderne dei maestri della pittura, è uno spettacolo suggestivo dove l’atmosfera diviene protagonista.
Il guardaroba dei diavoli di Trussardi si compone di trench imponenti con collo in pitone; i santi indossano cappotti con linea a vestaglia in lana e suede. Le silhouette sono sartoriali ma decostruite, rese più leggere e morbide.
I colori sono quelli della terra, cervo testa di moro, il fitto nero della notte e il blu Trussardi; i capi sono marchiati da una “T” sormontata da una corona in canottiglia e da stemmi araldici, stampo di una voglia di eleganza e gusto retrò.
Il video della presentazione presso la Pinacoteca di Brera:
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Presentata a Roma la collezione di MVP per Trussardi
Ha avuto luogo nella boutique di Trussardi di via Frattina il party esclusivo per il lancio della nuova collezione di bijoux disegnati da Maria Vittoria Paolillo per la maison del Levriero: un’esclusiva capsule collection per la prossima primavera/estate. I gioielli, che hanno già sfilato lo scorso settembre, durante la Milano Fashion Week, sono stati ora presentati ufficialmente al pubblico, in una serata ricca di ospiti illustri.
Un’affinità elettiva lega la designer a Gaia Trussardi, direttore artistico del brand, presente all’evento. Galeotto fu Instagram: proprio sul celebre social network Gaia Trussardi rimase colpita dalla visione architettonica dei gioielli di Maria Vittoria Paolillo. Da qui l’inizio di una collaborazione.
Maria Vittoria Paolillo, giovane designer (appena 25enne), crea il proprio marchio dopo gli studi di gemmologia e i numerosi viaggi che l’hanno ispirata: dietro l’acronimo MVP si cela la volontà di emanciparsi: la passione per le gemme, trasmessale dal nonno, capostipite dell’azienda di famiglia, la rende ora pronta per svincolarsi dal lavoro della famiglia Paolillo e confrontarsi con materiali più accessibili come l’argento. Il brand che porta il suo nome si caratterizza per un’estetica nuova, in un connubio di arte ed alta gioielleria. La collezione MPV per Trussardi è composta da monili in bronzo dai cromatismi accesi e dalle suggestioni Eighties: largo a tinte fluo, dall’appeal vitaminico, perfette per accompagnare la collezione disegnata da Gaia Trussardi per la prossima stagione estiva.
Orecchini, anelli e collari declinati in cinque colori, dall’oro giallo al rosa fino al verde, al rosso e al fucsia. Già disponibile nei negozi Trussardi di Roma, Milano e Napoli, la collezione è stata presentata nell’ambito di un esclusivo cocktail party, che ha visto la presenza di numerosi ospiti, da Michela Andreozzi a Fortunato Cerlino, da Gabriele Mainetti a Paola Turci fino ad Ilaria Spada.
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Nella collezione Trussardi Primavera/Estate 2017, Gaia Trussardi utilizza la moda alla stregua di una forma di dialogo universale che unisce mondi, culture e domande sulle conseguenze del post-moderno. Numerosi i riferimenti filosofici e pop, dalle teoria post-moderniste di Theodor W. Adorno alla filmografia di Baz Luhrmann. Largo a suit pop e cromie lampanti tipicamente anni Ottanta: tra la logomania e denim laminato, largo ad un’estetica nuova, che rompe con il passato e attinge alle controculture e all’era digitale, in un ponte ideale tra passato e presente.
Trussardi: la modernità borghese sfila a Milano
Moderna ma borghese: questa è la collezione primavera/estate 2017 di Trussardi.
Gaia Trussardi, designer della maison, manda in passerella un défilé pop con colori vitaminici e appariscenti.
Leggings in lurex e pattern rompono il minimalismo degli anni ’70, decennio che diventa fulcro della linea.
I Giubbotti oversize vengono abbinati a gonne fascianti o a denim a vita alta. Il jeans si fa estremamente glamour attraverso lamine argentate che lo decorano.
Il mood sporty-glam della collezione si sviluppa attraverso la maglia crochet dei pullover abbinati a pantaloni extra-large. Il lusso di questa collezione si evince dalla pelle di pitone che esalta la classicità dei capi.
Tra gli accessori cult, una splendida Lovy Bag si veste di simpatici pois, pelli specchiate e loghi della maison.
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Fonte immagini vogue.com
Giancarlo Petriglia: l’eclettico designer artefice di meraviglie
Talento e creatività, un binomio imprescindibile per Giancarlo Petriglia: l’eclettico designer milanese che, attraverso un raffinato gusto estetico, è riuscito a creare la sua omonima collezione di borse realizzate come veri cimeli artistici.
Studia presso l’Accademia di Belle Arti di Milano e stringe un’intensa e duratura collaborazione con maison Trussardi. Altre importantissime collaborazioni professionali coinvolgono Giancarlo e Nicolas Ghesquière, Vincent Darré e Mariuccia Casadio.
Come racconta a noi di D-Art.it, la sua creatività è il riflesso del suo spirito e della sua mente.
Giancarlo, come descriveresti la tua creatività?
La mia creatività è il riflesso del mio spirito e della mia mente. Uno spirito leggero e versatile, una mente eclettica ed innovatrice.
E le tue creazioni?
Le mie borse nascono come nuovi giocattoli per una donna che non teme il proprio lato ironico ed anticonformista. Una donna colta, elegante, che sappia apprezzare l’arte in tutte le sue forme e declinazioni.
Quale icona o donna del tuo presente ispira il tuo progetto creativo?
Tre donne dell’arte e della cultura del secolo scorso, Vanessa Beecroft, Peggy Guggenheim e Paloma Picasso, diventano ispirazione per le tre nuove linee della collezione P/E16 : sono le “Lady P.”, saggio di altissima pelletteria con lavorazioni esclusive e preziose
Raccontaci la collezione primavera/estate 16: cosa ha stimolato il tuo estro creativo?
Con la collezione p/e 2016 ho voluto affermare in modo inequivocabile che le mie creazioni sono sinonimo di arte, modernità e lusso. Un lusso sempre ironico e colto, un lusso diverso. Come nei disegni di René Gruau che in maniera antesignana è riuscito a rappresentare uno sfarzo sarcastico, moderno e colorato.
Se tu non fossi diventato un designer quale mestiere avresti intrapreso?
Sin da piccolo ammiravo mia madre realizzare dei meravigliosi abiti sartoriali e a 5 anni la mia icona era Gianni Versace, quindi non riesco ad immaginarmi lontano dal mondo lavorativo a cui appartengo oggi, molto probabilmente avrei canalizzato la mia creatività nell’ambito sartoriale.
Oltre alla borsa, cosa non deve mancare assolutamente nel guardaroba di una donna?
L’eleganza e l’ironia (tutto ciò che rappresenti lo stile, l’anima e la cultura di una donna).
La bellezza è…
Manifestazione dell’arte.
Ti disgusta?
La menzogna e tutto ciò che violenta l’autenticità.
Progetti futuri?
Da marchio, al momento accolto come accessorio di lusso e ricercato, a Brand che mantenga le stesse caratteristiche di esclusività e lusso ma che si completi con il mondo della calzatura e dell’alta sartoria.
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Photo courtsey Press office
Per la cover Hungertv
Trussardi: il lato country dello stile
Le corde di una chitarra risuonano tra i meandri della memoria, a formare una melodia country, le cui note attraversano i decenni. A volte un’ispirazione può venire così, improvvisa ed inaspettata, da una ballata folk impressa nei ricordi. “Jolene, I’m begging of you please don’t take my man“, cantava così nei lontani anni Settanta Dolly Parton, in pantaloni scampanati e riccioli d’ordinanza, descrivendo il più classico dei triangoli amorosi ed implorando la rivale, bella e giovane, di non portarle via il suo uomo, in nome di una solidarietà femminile spesso sottovalutata.
È questo lo spunto primigenio da cui trae ispirazione Gaia Trussardi per la collezione Autunno/Inverno 2016-2017 del brand di famiglia. Una bellissima giovane, ancora acerba e inconsapevole del proprio fascino, dai lunghi capelli castani lasciati selvaggi e dagli occhi verde smeraldo: la immaginiamo così Jolene, il piglio aristocratico nei modi da ragazza perbene e una vita divisa tra la città e la campagna.
La donna Trussardi ricorda una moderna rampolla blasonata, eccentrica e naïf: nessuno snobismo però nelle giacche doppiopetto e nei pantaloni da fantino, che raccontano del suo amore per la campagna e per la natura; solo la classe senza tempo di una personalità che unisce il fascino country al glamour più sofisticato, senza mai perdere di vista la femminilità. È così che troviamo inedite stecche stile guêpiere sulle giacche e nei pantaloni in suede dalla vita altissima, ove spicca una sorta di corsetto ad enfatizzare le curve.
Suggestioni folk anni Settanta si uniscono al bohémien più chic per una collezione ricca di spunti e stili eterogenei. Gaia Trussardi, alla direzione creativa della maison, riporta in auge elementi caratteristici degli archivi del brand, per una donna dandy, che ruba al guardaroba maschile il tre pezzi, sdoganando il gilet come nuovo incontrastato must have per la prossima stagione invernale. Dagli shorts alle gonne, spicca il velluto a coste, a conferire un’allure da lady dell’alta società a questa fanatica country.
Camicie di seta stampata richiamano i pattern delle cravatte Trussardi, mentre jacquard e Principe di Galles dominano nei capispalla, tra cappe e mantelle profilate con asole in camoscio, blazer doppiopetto e velluti a coste. Il giubbotto di jeans viene ora rivisitato con inserti in montone rovesciato e tagli a vivo. Tra le stampe torna in auge il tartan tra frustini e levrieri, simboli della maison, mentre gli impalpabili maxi dress a stampa paisley sono in georgette di seta, tra tocchi delicati di tulle e ruches. Gonne, shorts e pantaloni palazzo stampati conferiscono suggestioni boho-chic stemperate dal cappello da cowboy; si prosegue con cardigan con cintura ad enfatizzare il punto vita e cappotti vestaglia, fino ad abiti in raso che ricordano un négligé, da indossare sotto maxi cardigan. Infine, maxi fur coat ci riportano negli anni Settanta.
Nel mood country-chic predominante c’è posto per dettagli sofisticati, come il foulard in testa e gli occhiali da diva, a conferire mistero e classe d’altri tempi a questa aristocratica immersa nella natura. La palette cromatica riprende i toni della campagna, tra borgogna, blu scuro, ruggine, cuoio, grigio, lilla e rosso, mentre suede e pelle predominano tra i materiali usati. L’artigianalità e la cura per il dettaglio offre spazio a spunti che profumano di vintage, come le borse postina in coccodrillo e patchwork di pelli montate. Trussardi appare nostalgico, deciso a portare sulla passerella un’eleganza discreta e aristocratica oggi tristemente in disuso. Tutto appare in mirabile equilibrio, in un’intrinseca perfezione. Ad accompagnare il défilé una performance dal vivo di giovani musicisti che intonano le note di Elvis Presley. Il levriero continua a brillare.
(Foto copertina Davide Maestri/WWD)
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MILANO FASHION WEEK: LA VIA DELLA SETA DI TRUSSARDI
Disimpegno e cronache di viaggio hanno caratterizzato la passerella di Trussardi, per la collezione Primavera/Estate 2016. Colori caldi, sahariane, camicie in seta pregiata e pantaloni fluidi con tuxedo in vista, pashmine etniche e comfort, per una sfilata intensa ed emozionante.
Mood da “via della seta” per una donna cosmopolita, una cittadina del mondo che usa il viaggio come mezzo per arricchire la propria cultura e -perché no- il proprio guardaroba di inedite suggestioni.
La palette cromatica va dal sabbia all’ocra al giallo zafferano fino al grigio elefante e ai toni dell’azzurro, per fantasie tribali e decorazioni luxury.
Spirito bohémien, finto trasandato che fa sempre chic, Gaia Trussardi stupisce con una collezione suggestiva ed iconica, che trae spunto dal film “Tracks”, che tratta della traversata del deserto australiano in solitaria di Robyn Davidson, già documentata nel 1977 da un reportage fotografico realizzato dal National Geographic.
Ci riportano ai viaggi di Marco Polo documentati nel suo “Milione” le cromie dei capi, le sovrapposizioni che profumano di antico, i caftani di pregio e le stoffe preziose finemente decorate, come anche gli orli fintamente consunti. Mirabili tagli a vivo realizzati in hi-tech e gli accessori, che rivelano una certosina cura per il dettaglio, dalle borse come portaborraccia alle catenine con ciondolo raffigurante la Madonnina, forse unico omaggio alla cultura occidentale.
Un viaggio antropologico verso popoli lontani: la sahariana diventa capo principe del guardaroba, rivisitata in chiave extralusso e abbinata a gilet con frange, blazer in garza di lino e dettagli in rafia per un mood indian, completato da sandali flat e proporzioni oversize.
Effortless chic, verrebbe da dire, guardando questa viaggiatrice dallo spirito indomito che non rinuncia alla classe. Il Levriero di casa Trussardi colpisce ancora.
(Foto Madame Figaro)
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