Note post apocalittiche e ribellione giovanile sono lo sfondo su cui si sviluppa la collezione Tim Coppens AI2017-18 che ha sfilato a Pitti Uomo 91. Lo stilista belga elabora un’estetica inedita che trae ispirazione da Mad Max: una sfilata ricca di contrasti tra scenari urbani, dettagli biker e note grunge.
Coppens, al suo ritorno in Europa dopo cinque anni trascorsi a New York, presenta una collezione dall’anima grunge: largo a capispalla in montone e lana merino. Non mancano suggestioni streetwear intrise però di una sartorialità sofisticata che trova espressione nelle scritte che campeggiano su maglie e bomber. Il designer belga per il suo debutto a Pitti Uomo racconta una storia d’amore moderna ambientata in uno scenario post-atomico. Un ragazzo europeo in visita per la prima volta negli States si innamora di una ragazza dall’anima ribelle, fedele solo al suo cavallo bianco.
Romanticismo in chiave 2.0 per la collezione Coppens, che trascende i confini del mero streetwear per lasciarsi andare a dettagli delicati, come gli uccelli stampati o i ricami sui capi, che aggiungono una nota dolce al mood prevalente. Influenze biker negli stivali con suola in gomma, frutto della collaborazione con Under Armour Sportswear. Gli occhiali da sole sono invece stati realizzati in partnership con il brand berlinese Mykita.
Largo a bomber, giacche in tartan e intarsi knitwear. La palette cromatica non lesina in colori fluo, dal giallo canarino al blu elettrico. Elementi sartoriali fanno capolino insieme a suggestioni Youth mentre la ragazza Coppens incarna una femminilità oggi in disuso. Non mancano inoltre i riferimenti alla cultura rave e ai Nineties, evidenti nelle mise dall’approccio futurista.