Ogni anno il brand Svedese H&M collabora con un grande designer per creare una limited capsule collection; ed ora è il momento di Balmain.
Un’altra mossa geniale per H&M, una unanime corsa folle per avere almeno un capo della collezione.
Il 5 novembre c’è stato il lancio nei negozi di tutto il mondo; tra le fortunate c’ero anch’io ad assistere all’evento pre-shopping la sera prima del lancio, il 4 novembre – ma nemmeno in quell’occasione era così semplice acquistare un capo.
La follia è dilagata il 5 novembre, il sito di H&M era fuori uso per la numerosa affluenza di utenti per lo shop online, file interminabili davanti ai negozi molte ore prima dell’apertura. La richiesta per la collezione è davvero infinita.
H&M ha cercato di dare una possibilità a tutti di acquistare ed ha diviso le persone in gruppi, fuori dagli shop. Ogni gruppo aveva a disposizione un tempo limitato (10min.) dentro il negozio per la scelta dei capi, dopodichérifornivano tutta la collezionee facevano entrare il prossimo gruppo. Ciascun cliente poteva comprare solo un pezzo per ogni modello, ma ovviamente i capi non erano mai abbastanza per soddisfare tutti, insomma sold out nello stesso giorno!
Fremevo anch’io dalla voglia di vedere la collezione e di indossarla: bellissima! Superando ogni aspettativa, è stato difficile fare una scelta perché mi piacevano tutti gli outfit 😀
Riuscite ad indovinare alla fine per cosa ho optato?…
I am sure it hasn’t gone unnoticed….Balmain for H&M…
Every year the Swedish brand H&M collaborates with a big designer to create a limited capsule collection..this year it was Balmain…
Another genius strike for H&M…it was a serious run for the pieces.Everybody had to have a piece..
The 5th of november it hit the stores.I was one of the lucky ones that was able to attend the pre shopping event the evening before the launch ,the 4th of november.
But even there you were lucky if you would get your hands on a piece..
It was pure madness worldwide the 5th…H&M website was down for hours and the lines in front of the store went on forever..Some people have been waiting for hours ..The demand was incredible….
H&M tried to give everyone a chance and would divide people in groups…every group group got a limited amount of time(10min)inside the store,then they would refill the collection and let the next group in and everyone was only allowed one item per model so that everyone would get a chance to get their hands on a piece…..Which seems pretty fair to me..But still the pieces were not enough, it was sold out everywhere within a day..
I have to say it is an absolutely gorgeous collection and I couldn’t waitto see and wear it…I had a hard time to decide what to pick, because I liked too many pieces obviously,hahahha…
L’inverno è ormai alle porte ma difendersi dal freddo non è mai stato tanto fashion: tantissime sono le proposte di capispalla morbidi e caldi, direttamente dalle passerelle Autunno/Inverno 2015-2016.
I fashion trend sono tantissimi e variegati: dal poncho, protagonista assoluto delle collezioni ispirate ai Seventies, come Burberry Prorsum e Chloé, ai cappotti fino ai piumini. Le tendenze ci propongono cappotti morbidi e avvolgenti, che variano dalla linea cocoon all’eleganza del modello a vestaglia, per un mood sofisticato: la palette cromatica spazia dai colori pastello, come il rosa baby e l’azzurro, fino a colori più accesi e alle stampe.
Fendi propone cappotti in un candido bianco e piumini imbottiti dalle proporzioni oversize. Mood Eighties e colori fluo per Moschino, che propone piumini imbottiti che ricordano lo stile dei mitici Paninari. Colori pastello per i cappotti proposti da Dolce & Gabbana, Giorgio Armani, Marni e Prada. Colori shocking sono invece i protagonisti assoluti dei capispalla proposti da Versace, Fausto Puglisi e Rochas.
Fendi
Philosophy by Lorenzo Serafini
Balenciaga
Gucci
Moschino
Fendi
Fendi
Chloé
Marco de Vincenzo
Antonio Marras
Stella Jean
Dolce & Gabbana
Fausto Puglisi
Versace
Prada
Fay
Chanel
Stella Jean
Au Jour Le Jour
N.21
Balmain
Miu Miu
Sportmax
Etro
Marni
Gucci
Sportmax
Giorgio Armani
Aquilano Rimondi
Rochas
Burberry Prorsum
Burberry Prorsum
Chloé
Chloé
Stampe e arabeschi hanno caratterizzato le sfilate di Antonio Marras e Stella Jean. Immancabile il tweed sulla passerella di Chanel, riproposto anche da Miu Miu, per cappottini austeri dalle linee bon ton. Stampe e dettagli artistici visti da N°21, Marco De Vincenzo e Etro. La mantella torna alla ribalta nelle collezioni Autunno/Inverno 2015-2016: dal candore della lana bianca proposta da Philosophy by Lorenzo Serafini alle proposte in stampa floreale viste da Burberry Prorsum. Cappotti dal taglio sartoriale hanno sfilato da Aquilano Rimondi e Fay, che propone anche un animalier chic. Con queste proposte moda il freddo non fa più paura.
Influencer, icona di stile internazionale e it girl tra le più amate, Linda Tol è uno dei nomi più famosi del fashion biz. I suoi look boyish l’hanno sdoganata in poco tempo fino a renderla una delle fashion icon più copiate.
Nata ad Amsterdam e recentemente trasferitasi a Milano, capelli biondo cenere e viso perfetto, lei si definisce trendwatcher, osservatrice delle tendenze. Una carriera sfolgorante nella moda iniziata nel 2008 come PR, per poi divenire buyer e stylist.
I suoi look androgini e dalle suggestioni pop hanno fatto il resto: lo stile di Linda Tol vanta un respiro internazionale e la sua personalità dirompente ha incuriosito i media olandesi ed internazionali, che in appena tre anni ne hanno fatta una delle più influenti protagoniste dello streetstyle.
Apparsa su magazine del calibro di Vogue, Harper’s Bazaar, Elle, Marie Claire, Glamour e Grazia, nel 2013 Linda Tol ha lanciato la propria piattaforma LindaTol.com.
I believe in pink è la frase con cui la bionda icona di stile dà il benvenuto ai visitatori del suo sito. Quasi a dire, il Vangelo secondo Linda: design-addicted, la trendwatcher si professa dipendente dal cioccolato e dalle borse firmate. Un amore incontrastato per maison del calibro di Chanel, il suo stile è futurista con sfumature pop e suggestioni nordiche. Un inedito ma quantomai riuscito connubio che mixa le tipiche note scandinave allo charme che si respira nelle capitali della moda, da Milano a Parigi. Linda Tol è una cittadina del mondo e il suo passaporto è lo stile, che le scorre nelle vene.
Impressionante fotogenia, labbra colorate e outfit sempre interessanti: lo styling per Linda Tol è qualcosa di innato. L’essenzialità dello stile scandinavo si sposa a sfumature stile Pop Art: un amore viscerale per il colore, anche nelle cromie più audaci e fluo, per uno stile in cui si respira un melting pot culturale.
Moda come arte, per la trendsetter, amante del mix&match. Il suo stile non lesina suggestioni grunge nei colori, dal make up al colore dei capelli. Blu e rosa predominano in una palette cromatica che abbraccia tutti i colori dell’arcobaleno in mise che sembrano trarre ispirazione dai libri di arte e design. Capispalla oversize per suggestioni Eighties e Nineties: qualunque capo indossi, diventa subito di tendenza.
Nel 2013 Linda Tol è diventata contributor di Metro e dell’edizione olandese di Glamour. Nel 2014 la bionda icona fashion ha firmato un contratto con L’Oréal Paris. Il suo amore per l’Italia l’ha portata in poco tempo a divenire una delle maggiori influencer del Paese in fatto di stile, guadagnandosi una collaborazione con Glamour Italia e con molti altri magazine internazionali, innamorati del suo stile e della sua professionalità. Un’icona capace di portarci nel futuro con uno stile cosmopolita e accattivante.
Il vintage oggi rappresenta più che una semplice tendenza, ma una nuova branca della moda, che piace e affascina: sempre più numerosi sono i curiosi mentre è cresciuto in modo esponenziale il numero di appassionati di moda e design vintage.
Internet si adegua, offrendo un’ampia scelta, in base al budget ma anche al decennio prediletto. In rete nell’ultimo decennio si è assistito ad un vero e proprio boom di siti di moda vintage: tantissime sono infatti le boutique specializzate nella vendita di capi autentici risalenti al passato. Ora grazie alla Rete è possibile acquistare da tutto il mondo, in modalità e tempi assai rapidi.
Per chi vuole curiosare tra i capi messi in vendita dalle boutique di tutto il mondo specializzate in moda vintage, Etsy è il sito che fa per voi: il portale propone un’ampia scelta di capi ed accessori autentici vintage, archiviati in base al decennio e alle tendenze. Un sito che permette di fare acquisti intelligenti, con una vastissima scelta tra autentiche chicche per veri vintage-addicted. Su Etsy trovate praticamente di tutto, dall’hatinator identico a quelli sfoggiati da Kate Middleton a capi risalenti a primi del Novecento o addirittura all’Ottocento. E se tantissime sono le proposte a basso prezzo, non mancano i capi firmati, dal prezzo proibitivo, come i bellissimi caftani di Thea Porter, amati da celebrities del calibro di Kate Moss.
L’americano ModCloth è un altro portale per nostalgici del gusto retrò: non capi autentici vintage ma rivisitazioni riuscite, per uno stile bon ton a basso costo. Il sito propone abbigliamento ed accessori anche per la casa, dal gusto delicato che profuma di antico: deliziosi i mini cardigan a pois e l’abbigliamento per la casa. Col cambio euro/dollaro favorevole lo shopping è ancora più divertente.
In una rassegna di siti vintage impossibile non citare 1stdibs: benvenuti nel tempio del lusso, qui si respira stile allo stato puro, declinato in ogni sua forma, dall’abbigliamento agli accessori agli oggetti d’antiquariato fino all’arredo per la casa. Gallerie d’arte mettono in vendita i propri pezzi esclusivi, mentre boutique di lusso propongono una vastissima scelta di capi vintage. Fashioniste, avvisate: sedetevi prima di passare in rassegna le preziose creazioni messe in vendita. Da Christian Dior a Madame Grès, da Paul Poiret a Chanel fino alle immancabili Birkin di Hermès: in questo portale per autentici gourmet dello stile sembra non mancare veramente nulla. Splendido alla vista, meno per le finanze. Ma cosa non si fa per lo stile.
Asos Market Place è l’angolo vintage del colosso ASOS e riserva sempre sorprese gradite: una selezione dei capi più interessanti delle boutique online di tutto il mondo, per uno stile easy dai prezzi contenuti. Le tante proposte strizzano l’occhio in particolare agli anni Ottanta e Novanta, per suggestioni grunge oggi quantomai attuali.
Vaunte è il sito dell’elite della moda: una rassegna esclusiva dei pezzi tratti dai guardaroba di addetti ai lavori. Stylist, designer, editor, PR delle maison più famose, creativi di moda ed esperte vintage di gran gusto vi prendono per mano portandovi alla scoperta dei loro armadi, ovviamente invidiabili. Di base a New York, Vaunte accetta solo soci. Per uno stile elitario.
Da Shop.Hers si inizia creando il proprio identikit in base alla taglia e ai brand prediletti: trovare il proprio soul mate in fatto di stile è facile in questo sito che mette in contatto persone dai gusti simili. Brand del calibro di Alexander Wang, Norma Kamali, Emilio Pucci, Dolce & Gabbana, Hervé Léger, venduti a basso costo, mentre vere e proprie vetrine si aprono sulle borse Chanel e sulla mitica Birkin di Hermès. Imperdibile.
Se amate gli anni Cinquanta e lo stile Rockabilly, Collectif è il sito che fa per voi. Con sede a Londra, il sito propone una vasta gamma di modelli ispirati agli indimenticabili Fifties. Gonne a ruota, suggestioni da pin up e una vastissima selezione di accessori, per un gusto impeccabile e sofisticato.
Rusty Zipper è la più grande vetrina online di capi vintage originali: una selezione vastissima, suddivisa per decennio, dagli anni Quaranta agli anni Ottanta, per abiti, capispalla, accessori e quant’altro. Il sogno di qualsiasi vintage addicted.
Nasty Gal è uno dei portali vintage più amati: nato come vintage shop, nel 2006, si è poi ampliato, grazie ad un incredibile successo, fino a vendere nuovi brand, tra cui Edelman e Jeffrey Campbell. Proposte sfiziose per capi da sogno. Da non perdere.
Unique Vintage è il luogo ideale per collezionisti ed amanti di moda vintage, dagli anni Trenta ai Cinquanta. Un tripudio di gonne a ruota, pois, quadretti vichy e stampe animalier, per una selezione interessante e un occhio di riguardo per le taglie curvy. Bellissime le proposte di costumi da bagno firmati Esther Williams. Per pin up contemporanee.
È la notte più spaventosa di tutto l’anno: Halloween sta per arrivare, con tutte le sua tradizioni e il suo mistero. “Trick-or-treating” è il motto con cui i bambini vanno di porta in porta: dolcetto o scherzetto è la parola chiave, ma le mise indossate sono da brivido.
Il dress-code della serata prevede tutto il necessario per riuscire in un unico scopo: spaventare. E la moda si comporta di conseguenza, proponendo una vasta gamma di modelli, per essere le più ammirate della serata.
Largo a suggestioni gothic, tra abiti lunghi o bodycon dress voluttuosi e sexy: nero passepartout, ma anche tutta la palette cromatica del prugna, del borgogna e del blu notte, tra pizzi e velluti: per delle novelle streghe ad alto tasso di seduzione.
E grazie allo shopping online vestirsi con stile ed originalità è ormai alla portata di tutti: tantissime sono le proposte dei siti web più famosi, anche a costi contenuti, per uno stile accessibile ed originale.
Da ASOS c’è solo l’imbarazzo della scelta, tra bodycon dress raffiguranti mostri e scheletri e maxi dress dall’appeal sofisticato. Si procede con il nuovo trend di stagione, le felpe: coloratissime, le scritte stampate inneggiano alle streghe, per la serata più spaventosa di tutto l’anno. Largo a pelle e velluto, per capi dalle suggestioni vagamente fetish: body mozzafiato e pencil skirts che valorizzano le curve, o ancora maxi gonne dagli spacchi audaci. Capi low-cost ma dal grande impatto scenografico, per un moodscary.
Pizzo nero protagonista assoluto, per trasparenze hot o tubini ad alto potenziale erotico: perché in fondo essere sexy non guasta, neanche ad Halloween. Effetto vedo-non vedo su maxi dress e tubini con scollatura bardot. Immancabili gli accessori, come le maschere, must have della serata, o le scarpe, meglio se cuissardes stringati, per un look sofisticato dagli accenni boudoir.
La regola d’oro per Halloween è fondamentalmente una: osare. E tante sono le celebrities che hanno preso in parola questa massima, a partire dall’immancabile icona di stile Kate Moss: la top model è un’habitué delle feste di Halloween, e le sue mise sono sempre riuscite, come quella stile Morticia Adams. Anche la splendida Adriana Lima ci ha regalato degli outfit originalissimi, come la sua interpretazione della sposa cadavere. Halloween tra tutte le festività è quella con il maggiore impatto sulla moda e lo stile: già negli anni Cinquanta le dive più famose si agghindavano da streghe per shooting e campagne pubblicitarie. Indimenticabile Ava Gardner a cavallo di una scopa, o Veronica Lake versione strega. Una tradizione che non smette di affascinare.
Se pensate che la moda sia ad esclusivo appannaggio di donne alte 1.80 m, dovrete clamorosamente ricredervi. Essere piccole di statura può essere un valore aggiunto, e a sdoganarlo per prima, nei lontani anni Cinquanta, è stata una donna il cui nome è ancora oggi tra le firme più apprezzate della moda francese ed internazionale.
Marie-Louise Carven-Grog, all’anagrafe Carmen de Tommaso, della sua altezza aveva fatto un complesso: alta 1.55 m, minuta ma proporzionata, come d’altronde prevedeva la bellezza dell’epoca, madame Carven si diceva “alta quanto un gambo di cavolo” e sembrava soffrire profondamente per quei centimetri in più che Madre Natura le aveva negato.
Ma, forte della propria personalità, si rimboccò le maniche e promise a se stessa che la statura piccola non avrebbe mai più dovuto rappresentare un problema per nessuna donna. Fu così che creò una moda a misura di donne petite, entrando di diritto nell’Olimpo dello stile. Il suo marchio, Carven, ancora oggi è uno dei più seguiti, nell’ambito della settimana della moda di Parigi.
La couturière francese nacque il 31 agosto 1909 a Châtellerault dall’editore di origine italiana Tommaso Carmen. Studiò Architettura ed Interior Design presso l’École des beaux-arts de Paris ed iniziò la sua carriera di designer di moda da autodidatta, confezionando abiti su misura per se stessa e per le sue amiche. Nel 1945 fondò la sua casa di moda sotto lo pseudonimo di Mme Carven, contrazione del suo cognome e del nome di una zia da lei prediletta, che la introdusse alla passione per la moda.
Figlia di una generazione che sfornò talenti del calibro di Elsa Schiaparelli, Coco Chanel, Christian Dior e Pierre Balmain, il successo per lei arrivò appena quattro anni più tardi, nel 1949, quando venne citata nel testo della canzone “Mademoiselle de Paris”, di Jacqueline François.
Ampie gonne a ruota, punto vita segnato e decolleté in vista, in perfetto stile Fifties: questo è il modello Carven, per un abito verde che diviene emblema dello stile della maison. Uno stile all’insegna della leggerezza e del colore, per suggestioni provenzali. Semplicità, pulizia e consigli strategici per donne piccole di statura: evitare il nero, in primis, come anche le maniche a sbuffo e le stampe troppo ampie, ed evidenziare il seno, per accentuare le forme burrose tipiche degli anni Cinquanta.
Madame Carven non viene cambiata dal successo: ottimista, il suo buonumore è proverbiale come anche la sua simpatia, che la rende vicina alla gente comune. I suoi capi colorati ricordano le uniformi delle hostess, e lei, grande viaggiatrice, adora trarre ispirazione da terre lontane. Tra le sue clienti ci sono nomi del calibro di Martine Carol, Leslie Caron, Michèle Morgan ed Édith Piaf. Realizzò l’abito da sposa di Mme Valéry Giscard d’Estaing e si rivelò brillante manager ante litteram: Madame Carven fu infatti tra i primi designer ad esportare le proprie creazioni all’estero, in particolare in Brasile, Portogallo, Egitto ed Iran. Inoltre fu una vera e propria trendsetter, essendo tra i primi couturier ad arricchire i propri capi di suggestioni etniche, introducendo elementi e materiali tipici di altri Paesi, come le stampe batik e la rafia. Le sue collezioni ottennero un successo incredibile in Giappone, dove le donne sono per antonomasia piccole di statura
Grande rivoluzionaria, madame Carven fu la prima a realizzare collezioni di prêt-à porter e dobbiamo a lei il primo prototipo di reggiseno push-up. Tanti sono i tabù infranti da questa piccola donna dall’enorme personalità, come l’aver fatto indossare una colonia maschile alle donne e l’aver accompagnato in giro per il mondo le sue modelle globetrotter.
Secondo l’ex ministro francese della cultura Renaud Donnedieu de Vabres madame Carven ha contribuito largamente ad imporre l’eleganza francese come punto di riferimento internazionale. Amante dell’arte, numerosissime sono state le sue donazioni al Museo del Louvre, che nel 1997 ha aperto una sala in suo onore, intitolata Grog-Carven. Madame Carven si ritira dalla scena nel 1993, all’età di 84 anni. Due anni più tardi, nell’ottobre del 1995, ottiene la Legion d’onore. La piccola grande donna si è spenta l’8 giugno del 2015, all’età di 105 anni. Le donne piccole di statura le devono molto.
STREET STYLE PARIGI FASHION WEEK – LE TENDENZE ACCESSORI
Giunta al termine la tanto attesa settimana della moda parigina, andiamo a vedere per le strade le tendenze accessori per la prossima stagione.
Le borse in voga sono rigide e portate a mano, colorate dai toni pastello ai più accesi viola come per la bag Bulgari e come presentate in sfilata da Louis Vuitton, Miu Miu e Cèline.
Le scarpe tendenza hanno il cinturino alla caviglia, numerose in sfilata da Dior, Chanel ed Hermès; sì al tronchetto alla caviglia multicolor, torna la décolleté a punta e il tacco a spillo.
Accenti Gold da Saint Laurent, Silver da Chanel.
Qui il meglio delle tendenze accessori dallo street style di Parigi:
Ci sono brand dalla personalità talmente forte e ben definita da riconfermarsi ad ogni stagione come una certezza. Una femminilità classica, che non teme pizzi, fiocchi e merletti, è da sempre il biglietto da visita di Elie Saab, anche per la Primavera/Estate 2016.
Lunghi abiti in pizzo sangallo, audaci trasparenze e dettagli romantici, come i fiocchi, che abbondano, dai colletti fino alle lunghezze delle gonne. Una collezione ricca di suggestioni e proposte per la prossima Primavera/Estate.
Tornano di moda le righe, su sfiziosi abitini corti con gonna a palloncino e colori glossy o su lunghissimi kimono di pura seta, per un look che non teme le temperature torride. Richiami boho-chic nelle maxi gonne gipsy e nei lunghi abiti dalle suggestioni Seventies.
Una donna sofisticata e fiera della propria femminilità, che cede talvolta a richiami sporty-chic, come nei bomber a righe da indossare sopra impalpabili gonne in seta. Tra i principali trend proposti dalla maison libanese, l’uso del bomber è la novità per la prossima stagione estiva: coloratissimo e sportivo, il capo riesce a bilanciare perfettamente l’appeal iperfemminile degli outfit proposti in passerella. Un altro capo che viene ufficialmente sdoganato sono gli shorts, meglio se in tinte accese.
Tante le top model che si sono alternate nella sfilata, da Kendall Jenner alla biondissima Gigi Hadid. Lunghi abiti da sera impreziositi da paillettes e romantiche fantasie floreali hanno caratterizzato le ultime uscite del défilé. Per un’eleganza che non teme la femminilità più genuina.
Si è conclusa da pochi giorni la New York Fashion Week. La Grande Mela è stata teatro di sfilate emozionanti. Tante le tendenze proposte per la prossima Primavera/Estate 2016. Per voi una selezione dei più interessanti fashion trend visti sulle passerelle.
Givenchy nella sua prima sfilata aperta al pubblico emoziona con l’allestimento scenico curato da Marina Abramovich. Non una data a caso, Riccardo Tisci sceglie di commemorare l’undici settembre con il suo show. Sulle note dell’Ave Maria di Schubert sfilano capi altamente scenografici: la sua donna è una guerriera, note angeliche lasciano talvolta spazio a note dark. Black & white per tuniche, sari e pepli preziosi, con frange e decorazioni da dea contemporanea, per una sfilata evento a cui hanno potuto accedere gratuitamente gli allievi del Fashion Institute of Techonology.
Da Tommy Hilfiger suggestioni folk e spirito nomade declinato in colori vitaminici: protagonista è la Giamaica di Bob Marley, tra collane e stampe etniche. Guest star della sfilata la top model protagonista dell’ultimo calendario Pirelli Gigi Hadid.
Ralph Lauren incanta New York con una collezione ispirata al glamour della riviera francese, con suggestioni cubiste nelle stampe e charme francese nelle righe e nella palette cromatica.
Da Jeremy Scott consueta ironia, per una bambola direttamente ispirata dalla Pop Art: shift dress con decorazioni cartoon, capelli cotonati, calze a rete e colori fluo.
Una collezione sporty chic quella proposta da Victoria Beckham, con una femminilità nuova. Lunghi abiti, perfetti per il giorno, con sneakers ai piedi, e per la sera: regna il maxi tartan.
Frange, stampe etniche e mood boho-chic da Rachel Zoe, in una collezione di netta ispirazione Seventies.
Stampe tapestry, fiori tra i capelli e romanticismo protagonista della sfilata di Diane von Furstenberg: i toni del rosa predominano, in una collezione all’insegna della femminilità. Modella d’eccezione Kendall Jenner.
Minimalismo è la parola d’ordine di Narciso Rodríguez, in una collezione che profuma d’Oriente. Mood monastico direttamente ispirato al Sol Levante per tuniche asimmetriche e stampe astratte.
Toni pastello su abiti sartoriali tagliati a vivo per Carolina Herrera, che fa sfilare una donna sofisticata e romantica, dalle sfumature ton sur ton e dalla femminilità classica.
La Petite Robe di Chiara Boni punta sui toni del rosa, che impreziosiscono lunghi abiti da sogno. Mood fiabesco per capi che uniscono alla linea sofisticata e garbata la comodità del jersey stretch, che la designer ha adottato come propria cifra stilistica. Divertenti i dettagli: il black & white viene impreziosito da colletti e polsini.
Da Michael Kors giochi di balze e capi strutturati, fluidità di impalpabile chiffon di seta e tripudio di bianco. Pulizia ed essenzialismo si sposano perfettamente con un pizzico di grinta, per una collezione in linea con lo stile del brand.
Un’esplosione di femminilità da Oscar de la Renta. Gonne a ruota, pizzi ed audaci trasparenze, e ancora rosso sanguigno e suggestioni spagnoleggianti per una P/E 2016 da vera diva.
Relaxed mood da Calvin Klein con proporzioni oversize e capispalla estivi caratterizzati da grande fluidità. Una palette cromatica che va dal panna al bianco al crema, per una sfilata all’insegna della delicatezza.
Da Tory Burch sfilano caftani preziosi e suggestioni orientali. Allure da diva per lunghi caftani e kimoni che diventano abiti da sera di grande impatto scenografico. Impreziositi da accessori etnici, per un look da dieci e lode.
Tra le tendenze per l’Autunno/Inverno 2015-2016 troviamo un mood che sembra trarre ispirazione dal passato, da un tempo remoto pregno di credenze religiose e testimonianze artistiche. Un tempo in cui arte e religione si incontrano, dando vita ad emozioni uniche.
Suggestioni che ricordano i dipinti dei pittori fiamminghi del Diciassettesimo secolo si mixano ad uno stile noir, tratto dal Puritanesimo di ispirazione vittoriana: la moda ci impone un ritorno alla sobrietà e l’uso di note dark, ai limiti del gotico.
Le passerelle per la stagione Autunno/inverno 2015-2016 propongono abiti castigati e virginali ornati da candidi colletti bianchi spesso accompagnati da capispalla neri, di imprinting gotico, che costituiranno un vero e proprio must-have.
Il nero si conferma passepartout, che si tratti di lunghi abiti rigorosamente accollati, come quelli proposti da Valentino, o di mantelle portate sopra camicie in seta legate al collo con grandi fiocchi.
Severità, rigore e la riscoperta di un low profile, gradito evergreen: unici vezzi consentiti sono pizzi e merletti bon ton di fanciullesca memoria. Il candore di Scarlett Johansson nel film “La ragazza con l’orecchino di perla”, ispirato al celebre dipinto di Johannes Vermeer, sembra essere tornato in auge, in tempi in cui un esasperato sex appeal , vissuto quasi come un’esigenza, ha costretto la femminilità ad abbrutirsi.
Largo adesso a donne monacali, dal sottile fascino ambiguo, come nel servizio firmato Giampaolo Sgura per Vogue Giappone di ottobre 2015, con protagonista Caroline Trentini, splendida interprete di scatti pieni di pathos e dal grande impatto scenografico: “Caroline’s Symphony” -questo il titolo dello shooting- propone un mood di netta ispirazione fiamminga, e il mirabile styling curato da Anna Dello Russo completa l’ispirazione. Veli bianchi presi in prestito ai Puritani, coroncine che ricordano le principesse protagoniste dei ritratti del Rinascimento italiano, e ancora una citazione tratta dalla “Dama con l’ermellino” di Leonardo da Vinci. La moda a volte è una tra le più eloquenti forme d’arte, è proprio il caso di ricordarlo.
Valentino è stato iniziatore della tendenza di ispirazione fiamminga, già due anni or sono: continua il mood virginale con lunghi abiti da sera romantici e casti. Mantelli decorati da applicazioni gioiello sono state proposte da Emilio Pucci; colletti virginali hanno sfilato da Chanel e Alberta Ferretti, che ha proposto una collezione dal forte impatto scenografico. Pizzo nero, trasparenze e un mood che ricorda il celebre romanzo “Cime tempestose” di Emily Brontë.
Suggestioni vittoriane anche da Giles, nei colletti bianchi su scamiciati neri e nelle mantelle di ispirazione gotica. Tripudio di bianco da Philosophy di Lorenzo Serafini, in una collezione bon ton in cui non mancano le suggestioni vittoriane.
Da Ann Demeulemeester sfila una collezione gotica, in cui il nero prevale su tutto; da Alexander McQueen fitte trame di pizzo e merletti si incontrano con una teatralità degna della maison. Givenchy propone una collezione dark, in cui abbondano i velluti e la seta: un patchwork di tessuti per abiti impalpabili in un fitto gioco di trasparenze.
Quando parliamo degli anni Novanta tante sono le immagini che tornano alla mente. I ragazzi nati in quel decennio -come anche chi era già adulto- sono tutti concordi nel provare una certa nostalgia per quel periodo.
Una spensieratezza iniziata nel decennio precedente, con un boom economico che era degenerato in consumismo, i Novanta sono stati anni cult fatti di abiti a fiorellini e di una innocenza forse irrimediabilmente perduta. La TV che viene privatizzata, le serie americane che spopolano e quel quid che chiunque nato in quel decennio saprebbe riconoscere ad occhi chiusi.
Spartiacque tra i mitici Ottanta e la rivoluzione del Duemila, anche lo stile degli anni Novanta si pone come un crogiolo di tendenze diverse, per una moda che appariva a tratti molto lontana da ciò che si vedeva sulle passerelle e che viveva di vita propria traendo continua ispirazione da ciò che si vedeva sulle strade. Potremmo definirlo uno street style ante litteram, per cui la moda “ufficiale” veniva soppiantata da tendenze autonome che sfociavano nel grunge style.
Uno stile fatto di crop top, camicioni a scacchi, jeans a vita alta e salopette, scarpe con zeppa, audaci minigonne. E ancora le indimenticabili Dr. Martens, i capelli pettinati con la frangia e la riga laterale, i costumi interi sgambatissimi, eredità degli anni Ottanta. A metà tra lo stile grunge e l’eleganza colorata di Barbie, gli anni Novanta ci hanno fatto sognare.
Chi non ricorda i ciucci di plastica con cui si facevano collanine, il Cioè, le avventure dei ragazzi di Beverly Hills 90210, Friends e Baywatch, e ancora le Spice Girls e il fenomeno tutto italiano di “Non è la rai”? Anni di cartoon stampati sui vestiti, ora riproposti in passerella da Moschino, che ha fatto sfilare felpe con i Looney Tunes. Anni di scarpe che ancora oggi fanno discutere: la famosa zeppa con la suola a forma di carro armato continua a far parlare i fashion addicted, divisi tra amanti sfegatati del look e haters dichiarati.
Il ritorno ai Nineties era già iniziato nel 2013/2014, con la mise vintageDolce & Gabbana indossata da Miley Cyrus agli MTV Music Awards e con il video Hideaway di Kiesza, in cui non c’era un solo dettaglio fuori posto, rispetto allo stile anni Novanta. Top corti a scoprire l’ombelico indossati sopra pantaloni della tuta, leggings in colori fluo, codini in testa e un pieno di energia.
Tante le celebrities convertitesi al trend nostalgico, da Charli XCX ad Ariana Grande a Katy Perry. Ma anche nello street style molti sono i rimandi a quegli anni, a partire dal trend che vede i capelli colorati di romantiche tinte pastello, come rosa, azzurro o grigio. Il grunge piace e affascina ancora oggi ed è protagonista indiscusso anche dell’estate 2015. Tanti i brand che continuano a proporre capi di ispirazione 90s: da ASOS vasta scelta di costumi interi sgambatissimi con richiami al decennio in questione; da Missguided suggestioni Nineties nel taglio dei mini abiti. Tanti i look tipicamente anni Novanta proposti da Topshop. Per veri nostalgici.