Il magazine “People” ha nominato David Beckham “l’uomo vivente più sexy”.
Noto per il suo gusto estetico oltre che per le prestazioni sul campo, Beckham non ha mai smesso di stupire i fan con le sue scelte in quanto a stile ed abbigliamento, per non parlare poi dei suoi innumerevoli tagli di capelli davvero di ogni genere. Estremamente foto e telegenico, è stato il beniamino dei media per almeno due decenni.
David Beckham è nato nel sobborgo londinese di Leytonstone. Suo padre era un tifoso appassionato del Manchester United e molto spesso andavano all’Old Trafford per seguire le partite casalinghe della loro squadra. Questa passione è stata trasmessa anche a David, tant’è che nella sua carriera realizzò il sogno di giocarci e di diventarne persino il Capitano.
Fece scalpore il suo addio ai Red Devils, che lasciò increduli tutti i suoi tifosi, per trasferirsi a Madrid a giocare con i Blancos, storici rivali del Barcellona; come non ricordare quel Real Madrid ribattezzato “I Galacticos” : Zidane, Raul, Roberto Carlos, Figo, Ronaldo ed ovviamente lui, Becks, il Re dei calci di punizione.
Un altro caso scoppiò quando decise di andare a finire la sua carriera da calciatore negli States, ai Los Angeles Galaxy, fu la prima volta che una Star del calcio europeo emigrò oltreoceano, campionato considerato all’epoca di livello inferiore; ha fatto qualche apparizione anche nel campionato italiano di Serie A con la maglia del Milan con la formula del prestito, visto la voglia di tenersi in allenamento quando la MLS era in sosta, per poi finire la sua carriera calcistica a Parigi nel PSG.
Nel 1997 Beckham ha iniziato a frequentare Victoria Adams, cantante inglese membro delle Spice Girls. La coppia ha suscitato grande interesse nei media, che li hanno ribattezzati “Posh and Becks”. La star ha sposato la Adams nel castello di Luttrellstown, vicino a Dublino.
Lo stile dell’asso del calcio si propone come vario e particolare connotato da molta eccentricità, ma nello stesso tempo da tantissima classe ricordando un po’ quelle icone senza tempo, Steve McQueen ad esempio, guarda caso in sella ad una delle sue Triumph in T-Shirt bianca e denim strappato, orologio al polso destro, insomma, uno Steve dell’era moderna.
Per il daywear sceglie lo stile Grunge, un outfit underground perfettamente intonato alle luci ed alle atmosfere della città, accattivante e a tratti sexy.
Per il nightwear potremmo vederlo in smoking ad un evento di beneficenza, oppure in un locale modaiolo accanto all’ex Spice con una giacca viola della stessa tonalità delle Louboutin indossate da lei!
Il suo motto è:
“Non date retta a chi dice che i veri uomini non piangono mai. Non hanno mai giocato veramente a calcio e non conoscono la vera passione”.
I capi che lo contraddistinguono sono:
– Il trench
– La t-shirt bianca classica, semplice a maniche corte
– Il jeans stone washed
– La camicia in tartan
– L’abito elegante, con blazer monopetto
– L’orologio portato al polso destro (una collezione di luxury watches da far venire i brividi)
Grande appassionato di motori, possiede un garage che non passa inosservato, tra Ferrari e Porsche, passando poi alle Harley Davidson ed alle Triumph, il Divo dei tempi odierni si è fatto ritrarre con dei pezzi da vero intenditore.
Amato dalle ragazze per la sua bellezza, imitato dai ragazzi per il suo stile, David ha dettato legge nel campo della moda degli ultimi tempi e non ha davvero nulla da imparare.
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Ulturale Napoli – Carmen a Napolitan Novel
Le cravatte Ulturale sono espressione della più alta tradizione sartoriale italiana fin dagli anni ’80.
La famiglia Ulturale operava nel mondo dell’abbigliamento già da diversi anni quando Vincenzo, figlio del capostipite Mario, decise di lanciare la propria linea di cravatte interamente realizzate a mano.
Espressione dell’eccellenza italiana e del paradigma della tradizione sartoriale napoletana, le collezioni Ulturale coniugano allo stile senza tempo delle manifatture e all’eleganza dei preziosi tessuti, dettagli che conferiscono un fascino ammiccante ed irriverente a colui che le indossa.
Interamente tagliate, cucite e finite a mano utilizzando stoffe provenienti dalle più prestigiose case italiane ed inglesi, il brand si inserisce perfettamente nella gamma degli accessori maschili di lusso.
La collezione Autunno/Inverno 2017-18 di Ulturale si struttura in tre segmenti dove i personaggi della novella di Mérimée identificavano i temi di colori, di fantasie e le esigenze di merchandising:
– CARMEN, rappresenta Napoli, la parte più classica e poetica di Ulturale
– DONJOSE’, ufficiale, i toni delle uniformi e dell’Andalusia più sofisticata per un Dandy cosmopolita
– ESCAMILLO, il torero, toni profondi e vibranti, con microfantasie a contrasto che accendono i completi classici dell’uomo
La collezione Ulturale si riflette sulla cravatta e sulla valenza di decoro, tra orgoglio e vanità, che questo oggetto assume nell’abbigliamento maschile; un prodotto storiche può inserirsi con fierezza nel guardaroba contemporaneo lavorando sui codici della sua classicità.
La prima rappresentazione della Carmen in Italia, avviene nella Napoli Borbonica il 15 Ottobre 1879 al Teatro Bellini; nell’opera si confrontano diversi stereotipi di mascolinità: l’operaio, l’ufficiale, il torero… che esprimono il loro valore nel confronto per la conquista dell’oggetto del desiderio. E’ da qui che prende ispirazione, la nuova collezione Ulturale, la bellezza e l’eleganza della natura, i colori metallici del progresso che costruiscono una nuova idea di eleganza maschile.
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S.W.O.R.D 6.6.44 – La pelle testimone del tempo
Pitti 91 – Gabriele Pasini: l’abito 3 pezzi
Gabriele Pasini codifica l’abito
Ricerca dell’aristocrazia contemporary: aristonet
P come Pasini che in questo studio connette la natura dei tessuti (naturale-artificiale) e le categorie dell’abbigliamento (formale, informale e militare). Si fondono anche i riferimenti culturali dagli zazous ai rampanti ’90, in uno stile senza un riferimento preciso.
Abiti in 3 pezzi con giacche a doppio petto e pantaloni morbidi; costanti, la camicia e la cravatta a contrasti spiazzanti.
Il panciotto è sempre a doppio petto con rever a scialle e schiena di tessuto operato: una smart jacket senza maniche da indossare anche da sola, non necessariamente col completo. E il 3 pezzi diventa 4 o più pezzi, si può definire senza dubbio uno SMART Gilet.
I check delle fodere dei trench inglesi più iconici, trasferiti sulle superfici dei capi spalla: gli interni diventano “cover” di cappotti e giacche. Linee morbide e vita alta che a tratti ricordano gli zazous: movimento francese che durante la seconda guerra mondiale per protesta al regime nazista parodiava lo stile inglese e dell’America di Hollywood.
I materiali sono lane anglosassoni sempre tagliate con fibre tecnologiche per mischie No stress: poliestere, nylon e poliammide.
“Il 100% non è più contemporaneo nell’era del reale/virtuale”
cit. Gabriele Pasini
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Milano Moda Donna: Amato Daniele presenta la sua nuova collezione
A.D. classe 1997
Una storia che ha inizio nel cuore di Milano, all’interno della fabbrica dei celebri artigiani Leu Locati e che muove i suoi primi passi dalla tradizione e dalla sapienza di oltre cent’anni di attività nelle creazione di borse esclusive.
Un’antica tradizione portata avanti con originalità e coraggio, per dar vita nuova ai suoi modelli attraverso materiali esclusivi e lavorazioni uniche, il tutto per coronare una storia che va ben oltre alla giovane età del designer.
Rivoluzionario e stratega, come Napoleone Bonaparte, protagonista decisivo della storia europea tra il XVIII e XIX secolo, mood della sua nuova collezione A/I 2018.
L’aria che si respira è intrinseca di grandezza e lusso; un lusso accentuato ed enfatizzato dai preziosi rasi e gli straordinari velluti che compongono i pezzi della sua collezione. I colori principali sono quelli più tipicamente associati alla figura del generale francese, come il blu ed il bordeaux, che si accompagnano al cangiante tessuto notturno con sfumature che oscillano tra il nero, il silver ed il gold. Il particolarissimo velluto viene decorato con delle finissime rose, simbolo di bellezza e perfezione.
La collazione è impreziosita da ricercatissimi accessori che vengono applicati sia sulle borse che sulle calzature, rappresentando quel particolare in più che riesce a colpire oltre che ad enfatizzare ancora di più il cenno al generale francese.
Cocche decorate con strass che richiamano i colori della bandiera francese, elaborate fibbie e api dorate si fanno spazio sui pezzi della collezione; non solo un omaggio allo stemma ed al manto imperiale napoleonico che ne erano ornati, ma anche in un’accezione più ampia come simbolo di regalità e laboriosità.
Impossibile tralasciare la componente militare che trova anch’essa spazio, insieme a lusso ed eccessi, in questa collezione caleidoscopica.
E’ così che un elegante velluto trapuntato viene accompagnato da pelli dorate; e ancora mostrine impreziosite da un unico cordino realizzato attraverso l’esclusiva lavorazione di filati d’oro, vanno a completare dei pezzi unici ed audaci.
Amato Daniele si rifiuta di giocare secondo gli schemi, ed ancora una volta realizza una collezione che vuole essere un canto di vittoria per tutti coloro i quali sono pronti ad osare e ad affrontare la vita armati di determinazione e voglia di distinguersi dalla massa.
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Andrea in arte Old Randa, nato nei primi anni 70 a Vigevano, ridente cittadina lombarda che si stava affermando come capitale della calzatura Europea.
Già da molto piccolo i suoi genitori dipingevano suole per calzature e tutte le persone che gli erano vicino avevano lavori “artistici”; il suo nonno paterno era un pittore restauratore, mentre quello materno era artigiano, quindi cresciuto con pennelli, chiodi e tanta creatività. La colonna sonora delle sue giornate era il suono delle macchine da cucire per tomaie e gli odori che lo circondavano erano caratterizzati dalla pungente nota del tenacio.
Le calzature di pregio, sono sempre state nel suo DNA, in primis apprese le procedure da Shoeshiner per poi arrivare a sviluppare “l’arte della Patina”.
La sua collezione di calzature viene prodotta con pellami rigorosamente in crust (bianco neutro) sui quali dipinge e crea la Patina.
La sua passione innata per l’arte e per i dettagli lo porta a lavorare anche fino a dieci ore su un paio di scarpe per eseguire la Patina, il Glacage e dipingerne la suola.
Il progetto Old Randa, incarna a 360gradi tutto quello che nella vita lo appassiona, dalla musica, la regia, la pittura e la sua filosofia di vita.
“Finalmente posso dare al tempo un valore vero, vivere l’emozione di creare ogni volta un pezzo unico e potervi dedicare giornate intere personalizzandolo nei minimi particolari. Nessun paio risulta uguale ad un altro. Ognuno è un vero fermo immagine, una polaroid del momento in qui è stato creato.” – Old Randa
Old Randa al Pitti 91
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La collezione Eleventy FW 17-18 incontra le necessità dell’uomo cosmopolita contemporaneo e scandisce i momenti diversi della giornata, che diventano i temi della collezione.
Eleventy rivoluziona i codici del formale proponendo, a chi si reca a lavoro, il nuovo stile casual office dove la cravatta lascia spazio al dolcevita, da indossare con giacche formali ma pantaloni sportivi in cotone; le camicie, anche in denim, sono da portare fuori dei pantaloni, il tutto con un pattern davvero incredibile. I cappotti, più lunghi e dai volumi morbidi, sono anche in doppiopetto due bottoni con rever sciallato, in lane cotte o lana/cashmere in microfantasie o tinta unita.
Per l’uomo d’affari che viaggia, il soft formal nel segno di una moderna praticità: le giacche sono destrutturate, da piegare come fossero maglie nei loro pesi leggerissimi; gli abiti, proposti in tonalità chiare, provengono dalla sartoria napoletana e mostrano una linea più morbida nei pantaloni con tessuti dai pesi soft ma preziosi al tempo stesso; e nella ricerca della leggerezza, il cappotto in cachemire ha un peso piuma che riscalda senza sentirlo addosso.
Contaminazioni sportive e militari per i nuovi capi new urban style proposti per il tempo libero, con capospalla in fantasia camouflage o in tinta unita, bomber nei tessuti tecnici dai colori effetto metallizzato e fodere a contrasto, da abbinare con una camicia over dai volumi più ampi, un pantalone baggy e sneakers.
Per il weekend lo stile diventa leisure wear, nel confort di felpe vissute in tinto capo e t-shirt over con scritte che invitano al relax; trench in lana cotta e piumini camou da sovrapporre a giacca-camicia in camoscio, gilet imbottiti, cardigan bicolori, e pantaloni dalla linea morbida alla coscia.
La linea Platinum di Eleventy invece, si arricchisce di due capsule con proposte uniche non replicabili, perché realizzate a mano con lavorazioni altamente esclusive ed artigianali: nascono così i cardigan chiusi da zip a rombi e le maglie a collo alto in cachemire, mai uguali l’una dall’altra, lavorate con i ferri da esperte magliaie toscane e la linea di scarpe su misura realizzate in cavallo da artigiani marchigiani e toscani.
Eleventy propone infine per la collezione Autunno/Inverno 2017/18, una varietà di accessori must have per il gentleman moderno, al passo coi tempi: zaini, borse da lavoro, pochette con doppia zip e piccola pelletteria, tutto realizzato da un artigiano veneto.
L’universo di Marco Baldassarri include anche prodotti per la casa come il plaid, profumatori per l’ambiente rigorosamente bio e candele che riproducono lo scoppiettio della legna che arde. Un Mood quello di Eleventy che colpisce a 360 gradi.
“Abbiamo un legame emozionale con ciò che realizziamo, dettato dalle nostre radici”
Cit. Marco Baldassarri
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L’ispirazione per la nuova collezione A/I 17-18 nasce dalla valigia di cartone usata dal suo bisnonno, Cosimo Inglese nato a Ginosa, che dovette emigrare temporaneamente negli Stati Uniti d’America negli anni ’20.
Le sue foto ed i suoi abiti sono stati gli elementi guida di gran parte delle collezioni G. Inglese Sartoria e ANGELO INGLESE Autunno/Inverno 17-18, nelle quali traspare tutta la storia della vera sartorialità e dell’artigianalità, come la tradizione insegna.
Il prodotto principe, la camicia, viene proposta con tessuti di qualità superlativa: titoli altissimi, filati di cotone egiziano, righe e colli di altri tempi ma rivisitati ed adeguati per i più esigenti e attenti alle mode che cambiano. Incredibile la varietà di colli disegnati ma soprattutto tagliati a mano dai maestri sarti che hanno fatto la storia della sartoria di famiglia e dei principali artigiani delle sua terra.
Davvero interessante la Cravatta proposta dal maestro, un must have per il gentleman moderno che si ispira alle icone del passato, elemento che viene presentato in ogni sua sfaccettatura, per tutti i gusti, in ogni larghezza e lunghezza, con qualsiasi tipo di personalizzazione; persino su misura.
Ripercorrendo gli States, il brand G. Inglese, ha creato una capsule collection con un fotografo e fashion blogger di livello internazionale, Karl-Edwin Guerre, in arte GUERREISM. I due si sono divertiti a creare un confronto tra le culture dei luoghi che hanno vissuto: New York e Ginosa.
L’idea è quella di generare una seconda migrazione dall’Italia all’America, ma questa volta digitale. Il merito e’ di “Mad for Italy”, un’associazione che ha come obiettivo quello di esportare la cultura italiana principalmente in America, in tutte le sue peculiarità: cibo, musica, design e moda.
Attraverso questa grande community, Mr. Inglese, ha realizzato la camicia per il neo Presidente Statunitense, DONALD TRUMP. Si, avete capito bene: e’ stata commissionata una classica e preziosa camicia bianca, consegnata qualche settimana fa direttamente alla Trump Tower e voci di corridoio dicono che sia stata indossata dal neo presidente USA per il suo giuramento.
Lunga vita al Made in Italy
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Tra rigore e nonchalance. Tipiche fantasie British e dettagli ricercati ma senza eccessi.
La collezione uomo Lardini autunno-inverno 2017/2018 racconta di un gentleman dei tempi moderni il cui guardaroba, fatto di classici malleabili, definisce una nuova eleganza all’insegna di una esclusiva mondanità ma anche di una quotidianità sempre più digital. La parola d’ordine è “soft sartorial” come stile e filosofia di vita; silhouette facili ma precise e materiali confortevoli come cashmere, cashmere-seta e yak danno un aspetto di libertà e pacatezza a una collezione ricca di capi evergreen: blazer destrutturati, ampi cappotti, abiti tre pezzi, giubbotti disinvolti, giacche camicia.
Le fantasie rigorosamente British si orchestrano l’una con l’altra fino a diventare il link dei diversi accostamenti: Principe di Galles, gessati larghi, check, over check, pied-de-poule e jaquard riescono a convivere talvolta nello stesso outfit grazie alle medesime nuances. Il classico vestire “all’inglese” trova spunti alternativi in questa collezione che fugge la sicurezza di abbinamenti scontati.
Così nelle giacche affiora un’attitudine informale grazie all’utilizzo di tessuti dal carattere sportivo come il jersey e la ciniglia, l’abito è intelato, ma per non prendersi troppo sul serio è anche tinto in capo.
Elementi chiave della stagione sono i capospalla; la varietà dei tessuti e delle vestibilità, insieme alle molteplici fantasie, rendono la giacca (proposta in versione monopetto, doppiopetto, a camicia, con revers a specchio e sciallati) l’interprete per eccellenza del carattere soft tailoring di Lardini.
Le varie sfumature di marrone, cromia chiave della collezione, spaziano dal beige al senape al bordeaux e avvolgono colori puri come il blu, l’ottanio, il rosso e l’arancio.
Oltre il 60% dei tessuti utilizzati per la collezione autunno-inverno 2017/2018 di Lardini viene creato in esclusiva dai migliori produttori mondiali (italiani e inglesi).
La sperimentazione non si limita soltanto al mondo delle materie prime, ma anche a quello delle tinture e dei lavaggi: in particolare Lardini per la prossima stagione ha impiegato per abiti, giacche e camicie un nuovo processo di lavaggio che dona un aspetto sottilmente vissuto ai capi.
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Il Paisley, un segno antico che simboleggia l’eterno movimento e la capacità di adattarsi nel tempo.
Il brand Red Sox Appeal ha presentato durante il Pitti Uomo la prossima collezione invernale 2017/18, recuperando dai suoi archivi un mini-pattern che da secoli supera la prova del tempo: il Paisley, il nuovo disegno icona del Brand dello storico calzificio ReDepaolini.
La storia di questo motivo, detto anche cachemire o boteh, è una storia ricorrente che parla di contaminazioni di culture antiche e lontane fra loro, di moda e tradizione, di filati preziosi e artigianalità, ma anche di innovazione e nuovi modi di esprimersi. Per questo Red Sox Appeal ha deciso di dedicare a questo pattern un’attenzione particolare poiché in grado di vestire il più esigente degli uomini con un’allegra grazia e una sinfonia di colori iridescenti.
La famosa goccia allungata con punta ricurva, spesso interpretata come il simbolo del continuo cambiamento, viene scelta da Red Sox Appeal per la prossima stagione invernale, come nuovo disegno iconico: un classico sempre attuale, un decoro antico che comunica creatività, evocativo di sartoria artigianale e di suggestioni esotiche. Tra i colori base per la fantasia a goccia, in questo Autunno Inverno 17-18, ci sono sia le nuance più scure come nero e bordeaux che quelle più accese come il rosso vermiglio, l’arancione cangiante, il blu cina ed il verde smeraldo.
Il Brand sceglie di reinterpretare il paisley rendendo omaggio alla tradizione attraverso l’uso di filati di prima scelta, come il cotone egiziano, e di esaltarla grazie alla manifattura interamente italiana che da quasi 80 anni crea calze di qualità Premium.
Fra le proposte più classiche non mancano i colori tenui e neutri, come il grigio, il beige ed il deep blue.
photo: Nasario Giubergia
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Il salone di moda maschile fiorentino diventa sempre di più punto di riferimento internazionale per tutto ciò che riguarda l’abbigliamento maschile, dall’abito agli accessori perfino alla profumeria. Dal classico contemporaneo all’avanguardia, allo street style con particolare attenzione non solo alle glorie collaudate ma anche alla nuova generazione della moda.
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Foto di Nasario Giubergia
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La danza è il tema dell’edizione invernale della kermesse fiorentina per le anteprime delle collezioni maschili A/I 2016-17.
“Dimmi come balli e ti dirò come vesti.”
Pitti Dance Off è il tema guida della 91° edizione di Pitti Immagine Uomo di Firenze; i nuovi gesti della danza, Dance Off, sono la metafora di questo Pitti dove i brand, tra vecchi nomi e brand emergenti, si incontrano e scontrano ballando insieme, perché alla Fortezza da Basso del capoluogo toscano si è ballato a ritmo della street dance con scenografie e un allestimento speciali, per questa edizione curati dall’architetto e designer Oliviero Baldini.
Hanno sfilato i buyer provenienti da tutto il mondo, personaggi iconici della piazza del Pitti, alcuni con look più sobri ed altri con outfit decisamente più azzardati.
Un’altissima percentuale di cappotti dai colori panna, cammello e grigi neutri, senza dimenticare il classico 7/8 nei toni del blu. L’uomo della prossima stagione sarà un uomo sempre più attento al dettaglio, curato dalla testa ai piedi.
Il Must per il gentleman moderno è ovviamente il cappello, in feltro di Borsalino, elemento che da solo, esalta il gusto e l’eleganza della figura.
Il cappotto, sarà con grandi rever, a quadri o a righe, sempre rigorosamente nelle tonalità più neutre, dai marroni, ai panna o l’evergreen Blue Navy.
Stesso pattern anche per gli abiti, molto usati il quadro ed il gessato, tonalità neutre anche qui con la scelta che può variare dal monopetto al doppiopetto, il super DoubleBreasted, capo davvero di gran gusto, per chi vive la sprezzatura ogni giorno.
Match d’obbligo con le camicie, molto utilizzate anche per questo musthave del guardaroba maschile, le righe, con la possibilità di giocare sui colli, quello alla francese, ha sempre quel quid in più per far risaltare la cravatta, che assieme alla calza in questa edizione sono stati gli elementi più giocosi, tantissime le fantasie ed i colori.
Infine, arrivando ai piedi dell’uomo della prossima stagione invernale, le protagoniste sono state le classiche scarpe da gentleman, i vari doppia fibia, alti o bassi, rigorosamente in pellame pregiato, senza dimenticare frange e nappine per l’uomo più aggressivo. Divertenti, i mocassini trattati con particolari tecniche, che rendono la pelle molto lucida e dai colori accesi, per chi vuole davvero uscire fuori dagli schemi.
Photo © Nasario Giubergia
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