Lo stile di Bianca Brandolini D’Adda

Bionda, bella e blasonata, Bianca Brandolini D’Adda è una delle it girl più amate. Classe 1987, esperienze da modella in curriculum, grazie al suo stile sofisticato e fresco la giovane socialite si è imposta come una delle icone d’eleganza contemporanee. Nelle sue vene scorre sangue blu, dal momento che Bianca è figlia della Principessa Georgina de Faucigny-Lucinge et Coligny e nipote dell’indimenticabile avvocato Gianni Agnelli.

Balzata agli onori delle cronache per la sua storia d’amore con Lapo Elkann, è poi stata scelta come musa da Dolce & Gabbana, prestando il volto a numerose campagne pubblicitarie del brand. Successivamente la sua carriera da modella è decollata, e tante sono state le collaborazioni illustri, da Sergio Rossi a Cartier.

Il suo stile eclettico e moderno coniuga l’eleganza effortlessy-chic della giovane rampolla ad un tocco di modernità. Attrice e designer (ha firmato una linea di costumi da bagno per Osklen), Bianca Brandolini D’Adda non smette di incantare per la sua bellezza.

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La socialite è nata nel 1987 da una famiglia aristocratica


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Bianca Brandolini D’Adda in Dolce & Gabbana, di cui è stata testimonial (Foto: Cosmopolitan)


Altezza svettante su un fisico atletico, lunghi capelli biondi e sorriso da copertina, il suo stile è versatile e accattivante. Influencer ed icona contemporanea, la vediamo nei front row delle sfilate più importanti e negli eventi più esclusivi. Tante le cover ottenute, grazie ad una fotogenia unica.


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Animalier e tocchi couture nello stile della it girl


Bianca Brandolini D'Adda attends the Costume Institute Benefit at The Metropolitan Museum of Art May 7, 2012, celebrating the opening of Schiaparelli and Prada: Impossible Conversations.  AFP PHOTO /  TIMOTHY A. CLARY        (Photo credit should read TIMOTHY A. CLARY/AFP/GettyImages)
Sfarzo e opulenza nell’outfit sfoggiato da Bianca Brandolini D’Adda (Photo: TIMOTHY A. CLARY/AFP/GettyImages)


Compongono il suo guardaroba camicie fluide e pantaloni skinny, ma anche capi da gran soirée: quando non veste Dolce & Gabbana, la bionda socialite apprezza le stampe patchwork e le sovrapposizioni. Largo ad un animalier rivisitato e a maxi gonne dal mood Seventies, che la bella Bianca indossa con sandali flat. Bellissima ed acqua e sapone in total white, la giovane it girl alterna sapientemente un’eleganza gipsy a suggestioni couture. La classe non è acqua, ça va sans dire.


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A. I.: l’artigianalità è di scena ad Altaroma

Si è conclusa nei giorni scorsi Altaroma. Come di consueto occhi puntati su A.I., Artisanal Intelligence, da anni tappa fondamentale ed imperdibile nell’ambito dell’haute couture capitolina. La manifestazione, nata allo scopo di promuovere la creatività contemporanea, unisce mirabilmente arte, artigianato e moda, con particolare attenzione al made in Italy ma aprendosi anche ai talenti internazionali. Fucina di talenti e crocevia culturale, A.I. è un progetto unico nel panorama del fashion biz contemporaneo, che, attraverso un itinerario che abbraccia gallerie, luoghi d’arte e atelier d’autore, sottolinea la bellezza imperitura della Città Eterna andando a scoprirne vicoli inusitati in cui la vocazione alla manualità è ancora fortemente radicata.

È un Grand Tour quello che è stato presentato nell’edizione appena conclusasi: a 200 anni dalla pubblicazione di “Viaggio in Italia” di J.W. Goethe designer, artigiani ed artisti si sono confrontati interpretando lo stesso tema attraverso visioni oniriche e stili multiformi. Il topos del viaggio in Italia è stato sviluppato attraverso mostre ed installazioni in cui l’arte è stata protagonista indiscussa. Presente e passato si intersecano in giochi caleidoscopici, mixando la tecnologia dei pixel alle tessere di un micromosaico dal gusto classico. Tema cardine nella letteratura, il Bildungsreise costituisce da sempre esperienza fondamentale per la costruzione del proprio Io: impossibile non fare tappa nel Bel Paese, con le vestigia romane, le ville palladiane o gli scavi di Pompei: la bellezza italiana rivive nelle testimonianze lasciateci da H. C. Andersen, Goethe, il barone di Montesquieu e Charles Dickens, fino al cinema, che trova illustri esponenti in Rossellini, James Ivory e la sua “Camera con vista” e Peter Greenway. Il Grand Tour come ricerca intima dentro di sé è il tema su cui si sono misurati artisti viaggiatori, per una moda errante e vagabonda, pregna di un suggestioni etniche e di elementi che creano un melting pot culturale. Esplorazione e cronaca si snodano attraverso un percorso affascinante ed intenso che unisce accessori, gioielli e collezioni di designer provenienti da tutto il mondo, uniti dal comune denominatore dell’amore per l’Italia.

Tra i designer esposti l’ungherese Boglàrka, formatosi all’Accademia di Belle Arti di Roma e alla Moholy Nagy di Art and Design di Budapest con una tesi su Roma; Celeste Pisenti e Stefano Russo, autori della “Chimica Romantica”, un progetto composto da abiti, accessori e immagini che uniscono la moda a discipline quali la scienza e la filosofia. Non sono mancati nomi dell’eccellenza del Made in Italy, come lo storico Lanificio Cesare Gatti. I tesori di Roma sono stati al centro dell’opera di Gergei Erdei, che le ha riprodotte attraverso nuance e giochi cromatici per riprodurre il guardaroba ideale di un viaggiatore dandy del XIX secolo.

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Gergei Erdei protagonista dell’ultima edizione di A.I.


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Il topos del viaggio è stato al centro di A. I.


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L’installazione firmata Maria Sole Ferragamo


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La gorgiera rivisitata attraverso lo stile di Maria Sole Ferragamo


Geniale la creatività di Haetts, cappellai olandesi che hanno sposato la filosofia eco-friendly utilizzando per i loro copricapi crochet e fibre naturali, riproducendo fedelmente alcuni modelli settecenteschi. Lusso e femminilità allo stato puro nelle scarpe di Manfredi Manara. Nato a Monaco nel 1990 da madre argentina e padre italiano, formatosi al London College of Fashion, il suo universo femminile riporta in auge un lusso evergreen che rivendica l’artigianalità attraverso l’uso di elementi inusuali quali le passamanerie. È stata poi la volta di Maria Sole Ferragamo, protagonista di “Eppur si muove”, un progetto fortemente voluto dalla giovane creativa laureata in Architettura ed erede di una delle famiglie più importanti della storia della moda italiana. I suoi accessori ricalcano fedelmente elementi rinascimentali, come gorgiere e crinoline, ma anche gabbie naturali che, attraverso un sapiente gioco di intrecci e geometrie in pelle, circondano ed esaltano il collo ed i fianchi.

Period Features Brand nasce dall’estro dello stilista giapponese Masakatsu Tsumura, artista e designer rimasto fortemente affascinato dall’arte della tessitura a mano, che ha conosciuto durante un viaggio in India. Anche qui largo ad un uso massiccio di materiali ecosostenibili per forme contemporanee. La cappa, celebre capo passepartout nel guardaroba di ogni viaggiatore che si rispetti, viene rielaborata da Maria Federica Bacchiddu di Theodora Bak. La creatività artigiana si snoda poi attraverso i micromosaici e nelle installazioni di Ophelia Finke Art Catlin, artista ed antropologa che traduce i ricordi psicologici in grandi “disastri onirici” fatti di assemblaggi completamente bianchi di cose.

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Le suggestioni etniche di Boglàrka


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Le vestigia romane rivivono in Roman Micromosaic


A.I. Artisanal Intelligence nasce da un progetto firmato Clara Tosi Pamphili ed Alessio de Navasques. Laureatasi in Architettura a Roma con Giorgio Muratore, storica della moda e del costume, Clara Tosi Pamphili ha al suo attivo numerose mostre e pubblicazioni. Da anni svolge attività di ricerca delle arti applicate alla moda, vantando collaborazioni con le più importanti sartorie teatrali e di moda italiane e internazionali. Dopo aver diretto didatticamente l’Accademia di Costume e di Moda dal 2005 al 2007, ha insegnato Storia del Design di Moda e Tecniche di Ricerca all’Accademia di Costume e di Moda e alla Facoltà di Architettura di Roma Ludovico Quaroni fino al 2011. Attualmente lavora con Altaroma e collabora con il Maxxi e altre istituzioni per la creazione di eventi culturali sulla moda. Alessio de Navasques nasce a Brindisi il 10 maggio 1985. Dopo aver conseguito la maturità classica inizia subito la sua attività di scouting, partendo dallo showroom di famiglia ed appassionandosi a tematiche quali il recycling e il vintage. Amante della contaminazione tra le arti, in particolare Arte e Moda, si trasferisce a Roma, dove studia architettura e diviene curatore indipendente di mostre che riscuotono enorme successo, a partire dalla creazione del museo D’Annunzio Segreto, che raccoglie il guardaroba del famoso scrittore. Il duo continua a macinare successi.

(Tutte le foto sono di Andrea Buccella)


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Lo stile delle cinque fashion blogger più popolari

Dettano tendenze, si ergono ad arbiter elegantiae e a trendsetter contemporanee: sono le fashion blogger. Protagoniste assolute della moda, onnipresenti ad eventi e sfilate, immancabili nei front row e sui magazine patinati. Un fenomeno in continua crescita, che ha reso le it girl i volti più autorevoli del fashion biz.

Nomi divenuti noti non solo agli addetti ai lavori ma anche alla massa. Belle, fotogeniche ed eleganti, le fashion blogger sono divenute negli ultimi anni un vero e proprio fenomeno di costume: corteggiate dai brand e copiate dalle fashion addicted per i loro look, sono divenute le nuove dive della moda.

1. CHIARA FERRAGNI

Chiara Ferragni è forse il nome più famoso a livello internazionale: fu lei a cimentarsi per prima con il fenomeno dei fashion blog, divenendo un personaggio del web e inaugurando il filone cavalcato poi da tutte le altre. Correva l’anno 2009 quando la bionda Chiara fondava The Blonde Salad. Il resto è storia. Oggi la ritroviamo ai primi posti delle classifiche delle fashion blogger più influenti del mondo. Testimonial Pantene, la vediamo posare come una diva per le copertine dei magazine più prestigiosi.

Il suo stile è fresco, giovane e sofisticato. Incursioni nell’haute couture e full immersion nel colore per Chiara Ferragni, protagonista indiscussa di ogni settimana della moda. Femminilità esuberante, la blogger alterna outfit minimali a capi extra lusso.



2. CHIARA BIASI

Un altro nome degno di nota è la bellissima Chiara Biasi. Volto dai lineamenti perfetti e fisico da modella, la giovane blogger colleziona contratti e nuovi amori. Bellezza disarmante e grinta da vendere, Chiara Biasi è nata a Pordenone nel 1990. Il suo stile affascina milioni di ragazzine, che la venerano come un modello. Nonostante le polemiche sulla sua magrezza, ritenuta da alcuni eccessiva, la bella Chiara è sempre in pole position e il blog che porta il suo nome (chiarabiasi.com) ottiene quotidianamente milioni di visite. Il suo stile è grintoso e ricco di sex appeal.



3. GALA GONZALEZ

Allure europea e stile minimal-chic per Gala Gonzalez: la blogger, nata il 16 marzo 1986 a Coruña, in Galizia, è considerata la capostipite delle fashion blogger spagnole. La moda le scorre nel DNA, essendo nipote del designer spagnolo Adolfo Domínguez. La fama a livello internazionale arriva nel 2007, quando Gala fonda amlul.com, il suo blog in cui condivide quotidianamente consigli di stile e pillole di eleganza. Il suo stile è minimale e ricercato: una ventata di freschezza per un’eleganza all’insegna dell’effortlessy-chic.



4. ELEONORA CARISI

Sofisticata, affascinante e bellissima, Eleonora Carisi è la it girl italiana per antonomasia. Sempre impeccabile nelle sue mise, la fashion blogger è ricercatissima dai brand più famosi. Allure d’altri tempi e charme senza pari, Eleonora Carisi cavalca l’onda di un successo senza precedenti. brillante manager di se stessa, ha saputo gestire mirabilmente una carriera in incredibile ascesa che l’ha portata a divenire una vera diva. Nata a Torino, classe 1984, nel 2010 Eleonora apre il suo blog Jou Jou Villeroy, un canale di lifestyle e tendenze. Grazie ad esso in poco tempo si è imposta come una delle voci più autorevoli nel fashion biz. Il suo stile è ricercato e femminile: largo a capi da gran soirée che la blogger alterna sapientemente a mise casual, in un caleidoscopio di colori. Eleganza innata e classe da vendere.



5. KRISTINA BAZAN

Bellezza unica e sensualità da vendere per Kristina Bazan. La splendida blogger svizzera, fondatrice di Kayture.com. Modella, stylist, influencer e cantante, Kristina Bazan è nata in Svizzera 22 anni fa. Classificatasi seconda nel concorso Miss Svizzera, si è fatta notare per la sua bellezza e il suo stile, iperfemminile e versatile. Grazie a lei Ginevra è diventata la nuova capitale dello stile. Il suo stile non lesina in tocchi hot e suggestioni dark: le curve vengono enfatizzate da corsetti e tubini mentre la bella blogger alterna capi minimal a mise perfette per calcare il red carpet.




(Foto cover Vanity Fair)

Valentino Haute Couture: si ispira a Shakespeare l’ultima collezione Piccioli-Chiuri

Ha chiuso la settimana dell’haute couture parigina la sfilata Valentino. È tempo di addii per la storica maison italiana: la collezione Autunno/Inverno 2016-2017 chiude infatti il sipario sul prolifico sodalizio artistico tra Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli.

Sono confermate le voci secondo le quali la stilista sta per abbandonare la direzione artistica del brand italiano per ricoprire- prima donna nella storia- lo stesso ruolo in casa Dior. I due stilisti -diplomati presso l’Istituto Europeo del Design di Roma- si separano dopo ben 26 anni di sodalizio artistico: correva l’anno 1990 quando i due iniziavano la loro carriera da Fendi, per poi passare a Valentino, dove hanno trascorso insieme ben 18 anni.

Ma quello che è andato in scena nella mirabile cornice dell’Hôtel Salomon de Rothschild di Parigi è stato uno spettacolo emozionante, direttamente ispirato al teatro elisabettiano. In tempi in cui i social media divengono palcoscenico digitale delle relazioni umane, l’omaggio a William Shakespeare e al palcoscenico della vita diventa fonte d’ispirazione originale e quantomai suggestiva.

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In passerella si alternano ben 40 outfit, con cui Chiuri e Piccioli omaggiano Shakespeare in occasione del quarto centenario dalla sua morte. Tra gorgiere elisabettiane e corazze, sfila un Amleto in gonnella dall’animo ribelle e dal portamento fiero. Ogni outfit diviene un’allegoria dei sentimenti umani: Onore, Invidia, Fiducia, Regalità, Segretezza, Magnanimità, Innocenza, Eccentricità ecc. sono quasi ancelle di un disegno più grande che coinvolge la natura umana e la sua anima multiforme.

La donna Valentino Haute Couture è una valorosa combattente che sfoggia calzamaglia e corazza: austera ed enigmatica, ma anche moderna, alterna maxi dress dal piglio solenne e teatrale a pantaloni da indossare rigorosamente con stivali al ginocchio in cuoio nero e suola carrarmato uniti a blazer aderenti. Non mancano suggestioni punk, tra intarsi di pelle e tulle e nero all over, ma anche borchie. Gotica e ribelle, la collezione alterna linee monastiche allo sfarzo di una couture che torna ad emozionare.

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La camicia bianca ritorna in auge come capo passepartout. Prevalgono colori neutrali, ma anche viola, oro e bronzo. Sul finale tripudio di rosso cardinalizio per mantelli solenni da papessa: a metà tra Anna Bolena ed Elisabetta I, lirica e animo dark si mixano in un gioco di ispirazioni e rimandi. Largo anche a nude look e capispalla preziosi decorati con patchwork di stoffe antiche e pregiate e ricamati con motivi fantastici, che ricordano i bestiari medievali ma anche creature mitico-leggendarie come draghi e unicorni. In passerella largo a lana e velluto e perle e jais, per abiti preziosi, la cui complessa realizzazione è maturata in migliaia di ore di laboriosa tecnica artigianale. L’alta sartoria diviene anche per Valentino, come già accaduto per Chanel Haute Couture, protagonista assoluta nonché deus ex machina per realizzare giochi e passamanerie preziose. Tra i nomi dei capi Thanatos, che ricorda una corazza, e la Valorosa, a cui il duo di stilisti è particolarmente legato. Cinquecento e anche mille ore di lavorazione sono state necessarie per confezionare questi capi.

Citazioni shakespeariane impreziosiscono lunghi abiti scuri, che si alternano a mantelli ove prevale il black & white, tra insoliti maxi pois e decorazioni; broccati preziosi omaggiano l’età elisabettiana, tra ricami e giochi di organza e taffetà.
Al collo l’Amleto in gonnella sfoggia ricchi gioielli e medaglioni d’oro, realizzati con la collaborazione di Alessandro Gaggio. Superbo il make up firmato Pat Mcgrath con pettinature realizzate da Guido Palau.

(Tutte le foto sono tratte da Madame Figaro)


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Dieci anni fa usciva “Il diavolo veste Prada”

È la pellicola che ha portato ufficialmente la moda nel mondo del cinema: Il Diavolo veste Prada ha compiuto 10 anni. Era il giugno del 2006 quando il film usciva nelle sale cinematografiche, riscuotendo un successo senza precedenti, con incassi che superarono a livello mondiale i 300 milioni di dollari.

Il Diavolo veste Prada è la trasposizione cinematografica del romanzo scritto da Lauren Wesiberger, pubblicato nel 2003: la regia di David Frankel ha saputo dipingere mirabilmente gli eccessi e la dura disciplina delle fashion editor. Il film lanciò la carriera di Anne Hathaway: grazie alla sua interpretazione dell’imbranata Andrea Sachs, la giovane attrice ottenne la fama internazionale. Inoltre il film valse a Meryl Streep la quattordicesima candidatura all’Oscar.

La giovane Andy Sachs è la tipica ragazza della porta accanto: il sogno di diventare scrittrice la porterà ad entrare quasi per caso nella redazione della rivista più venduta al mondo, “Runway”. Qui la ragazza si troverà ad affrontare la tirannica Miranda Priestly, interpretata da una sofisticata e cattivissima Meryl Streep. “Tutti vogliono essere noi”: così tuona Miranda Priestley, indossando capi haute couture ed occhiali da diva. Tra capricci di ogni sorta, la temibile direttrice insegnerà alla giovane Andrea i segreti dello stile, iniziandola ad una vita patinata e ad una carriera nel fashion biz.

Anne Hathaway nei panni di Andrea Sachs (Foto Movieplayer)
Anne Hathaway nei panni di Andrea Sachs
(Foto Movieplayer)


(Foto cover Vogue.it)


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Spegne oggi 71 candeline Debbie Harry, celebre frontwoman dei “Blondie” ed indimenticabile icona di stile. Zigomi alti, capelli biondi, fisico statuario e sex appeal da vendere, la cantante statunitense ha incarnato lo stile degli anni Settanta ed Ottanta, sdoganando in particolare lo stile punk.

Un’infanzia travagliata per Angela Tremble: questo il nome con cui la madre biologica la abbandona; poi la piccola, nata a Miami il primo luglio 1945, viene adottata dai coniugi Richard e Catherine Harry, originari del New Jersey, e viene ribattezzata Deborah Ann Harry.

Appena ventenne, la bellissima Deborah vola a New York, dove lavora come estetista, modella e coniglietta di Playboy. Avvenente e dotata di una notevole estensione vocale, entra nel gruppo “Wind in the Willows” e nelle “Stilettoes”. Tra succinti abiti scuri e croci al collo, diviene antesignana dello stile punk. Nel 1974 insieme al compagno Christopher Stein fonda i “Blondie”. Performer carismatica ed eclettica, Debbie Harry colleziona album di successo insieme alla celebre band newyorkese: indimenticabili le hit “Heart of glass”, “Atomic”, “Call Me”, “Maria”.

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Deborah Ann Harry è nata a Miami il primo luglio 1945


 

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Celebre voce dei Blondie, Debbie Harry è icona di stile e simbolo del punk


 

 


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Caschetto biondo platino e rossetto rosso, Debbie Harry diviene icona della musica e della moda, lavora come attrice e viene immortalata sulle maggiori riviste patinate. Alta appena un metro e sessanta, le curve e il carisma la sdoganano come un sex symbol internazionale. Immortalata da Andy Warhol, diviene musa dello stilista Stephen Sprouse, di cui ha indossato in esclusiva le creazioni. Sono in tanti ad immortalare la sua bellezza, da Robert Mapplethorpe a Richard Avedon.

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Debbie Harry in una polaroid realizzata da Andy Warhol


 

Debbie Harry, New York Apartment with Warhol Portrait, 1988. Photo by Brian Aris
Debbie Harry nel suo appartamento di New York con il ritratto eseguito da Warhol alle sue spalle. Foto di Brian Aris, 1988.


 

Schiva e riservata nella vita privata, di lei si sa davvero poco. Pare sia una grande amante dei gatti. Inoltre la sua vita sentimentale è stata da sempre oggetto del gossip: dopo la fine della sua relazione con Stein, nel 1989, la cantante ha ammesso di avere frequentato anche delle donne. Paladina della battaglia contro la discriminazione sessuale e pioniera della battaglia per i diritti gay, celebre è la sua frase: “Being hot never hurts!”, “Essere sexy non fa mai male”.

(Foto cover Robert Mapplethorpe, 1978)

 

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Candice Swanepoel presto mamma

Tra le gravidanze vip dell’estate 2016 anche quella di Candice Swanepoel: il biondo angelo di Victoria’s Secret è infatti in dolce attesa. La bellissima modella sudafricana, classe 1988, aspetta il suo primo figlio dal fidanzato Hermann Nicoli. L’arrivo della cicogna è previsto per l’autunno.

Viso angelico e corpo sinuoso, Candice Swanepoel è stata scoperta all’età di 15 anni. Già l’anno seguente la troviamo immortalata su Vogue Italia. Con il passare del tempo appare anche sulla cover di riviste come GQ, Elle e Harper’s Bazaar. Innumerevoli le case di moda che se la contendono: Candice ha sfilato per Tommy Hilfiger, Dolce e Gabbana, Michael Kors, Donna Karan, Oscar de la Renta, Fendi, Chanel, Diane von Fürstenberg, Stella McCartney, Givenchy, Jean Paul Gaultier, Christian Dior, Blumarine e molti altri.

Nel 2013 viene nominata da Forbes la nona modella più pagata al mondo con un compenso di 3.3 milioni di dollari. Dal 2007 è presenza fissa sulla passerella di Victoria’s Secret, e dal 2010 diviene uno dei famosi Angeli del brand, colosso della lingerie. Anche la sua gravidanza, come quella della collega e amica Behati Prinsloo e quella di Bar Refaeli (qui un pezzo su quest’ultima), è divenuta un vero e proprio evento mediatico, seguito passo passo sui social network, dove l’angelo di Victoria’s Secret conta milioni di followers.

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Uno scatto tratto dal profilo Instagram di Candice Swanepoel


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La top model sudafricana sfoggia il pancione


(Foto cover Daily Mail)


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Milano Moda Uomo: I Trend per la SS 2017

La Milano fashion week ha svelato quello che saranno le tendenze più trend per la primavera estate 2017. Abbiamo visto sfilare molti capi dallo stile urban casual, per alcuni brand come Junli, Christian Pellizzari, che ha portato nelle passerelle linee pulite piuttosto decise con colori sobri come il grigio nelle sue diverse sfumature e il nero.

Mentre il vero must have continuano ad essere i destroyed jeans, quelli strappati con segno di una vita lunga, senza alcun dubbio le giacche con patch saranno il vero trend della futura stagione.

La vera sorpresa è lo stile country, ovvero le stampe scozzesi, ma in questo caso riportata ad un stile più metropolitano creando nuove geometrie.

Certamente uno dei nuovi trend è lo sport chic, più che altro per le giacche e maglioni destrutturati. Andranno anche per la maggiore il bermuda con diverse stampe e colori forti come il rosso fuoco e il verde.

Molto sofisticata e elegante la collezione di Daks, che ha portato l’odore e il colori della lontana India, un vero incrocio di sentieri e strade. Passando da un grigio quasi argento che si mescola con il bordeaux e il verde. Tutto questo facendo buon uso dei tessuti come il lino, la seta e il cotone.

Qui nella nostra gallery potrete vedere molte idee che non potranno mancare nel vostro guardaroba per la prossima stagione Primavera Estate 2017.

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Christian Pellizzari


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Christian Pellizzari


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Christian Pellizzari


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Strateas Carlucci


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Strateas Carlucci


Bar Refaeli in dolce attesa

Cicogna in arrivo per la bellissima top model israeliana Bar Refaeli, che sta per diventare mamma. L’annuncio della gravidanza e il pancione che cresce sono stati documentati passo passo tramite i social network, in primis su Instagram, dove la splendida Bar è seguita da milioni di follower.

Non si contano più le foto postate da lei stessa: immagini in cui la futura mamma appare semplicemente radiosa. La bellezza della modella, classe 1985, è stata, qualora possibile, ulteriormente messa in risalto dal lieto evento. E ora, come altre mamme famose prima di lei hanno già fatto, la troviamo sulla cover di Elle, dove posa in forma smagliante con il pancione in bella mostra.

Ex storica di Leonardo di Caprio, la modella ha baciato diversi rospi prima di incontrare il principe azzurro: solo pochi anni fa rilasciava interviste in cui ammetteva di sentirsi un cuore solitario, dichiarandosi infelicemente single. Che cotanta avvenenza fisica spaventasse i suoi pretendenti? Tuttavia Bar non si è persa d’animo e, statuaria come sempre, è convolata a nozze l’anno scorso con il businessman israeliano Adi Ezra, fasciata in un bellissimo abito da sposa firmato Chloé. Ora la notizia dell’imminente maternità, trasformatasi in breve in un evento mediatico.

(Foto Dailymail)
Bar Refaeli mostra orgogliosamente il pancione (Foto Dailymail)


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Uno scatto condiviso dalla top model sul suo profilo Instagram

Tendenze Primavera/Estate 2016: marinière

Tra i fashion trend per la Primavera/Estate 2016 regna lo stile marinière: preparatevi ad un’invasione di righe, declinate in tutte le versioni. Ce n’è davvero per tutti i gusti, da indossare dal giorno alla sera. Righe che hanno dominato le passerelle: onnipresenti nelle collezioni di moltissimi brand, quello che da sempre è un passepartout del guardaroba femminile (e non solo) e un evergreen estivo, si è imposto come un must have della stagione corrente.

Tanti sono stati i designer che hanno cavalcato la tendenza, da Elisabetta Franchi, che propone un patchwork di stampe rigorosamente a righe, a Ralph Lauren: quest’ultimo ha unito una full immersion di capi marinière allo stile pulito ed essenziale tipico della maison. Inoltre lo stilista statunitense è riuscito anche a sdoganare le righe come stampa che impreziosisce lunghi e sontuosi abiti da sera.

La fantasia non manca neanche in casa Max Mara: qui lo stile marinière è stato protagonista assoluto della sfilata Primavera/Estate 2016: da caban a righe a trench, da abiti interi a pantaloni, le righe erano il fil rouge di una collezione ricca di suggestioni e fascino. La donna Max Mara sembra perfetta per una regata chic, tra righe all over spesso abbinate a stampe con stelle o comunque dettagli che rimandano all’immaginario della vela: mood ideale per un’estate all’insegna dello stile.

Max Mara
Max Mara


Ralph Lauren
Ralph Lauren



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Righe hanno caratterizzato anche la sfilata Christian Dior, che esaspera i colori e la stampa marinière attraverso cromie accese e capi dalle proporzioni over. Eleganza e giochi cromatici che vedono ancora le righe protagoniste indiscusse da Erika Cavallini, in una collezione sofisticata e sorprendente. Dolce & Gabbana hanno declinato in chiave ironica la stampa classica rigata, indugiando in colori fluo per caftani e abiti dal mood Fifties, in un omaggio al Bel Paese. Cavalcano ancora la tendenza Sportmax ed Iceberg, con stampe ardite e capi funzionali e perfetti per l’estate 2016.

Eliza Cummings, foto di David Bellemere Marie Claire Italia, aprile 2016
Eliza Cummings, foto di David Bellemere per Marie Claire Italia, aprile 2016


(Foto cover Marie Claire Italia)


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Lo stile di Kate Middleton

Kate Middleton non è solo la borghese che è riuscita a far capitolare William d’Inghilterra, entrando nei libri di storia e divenendo protagonista indiscussa del gossip: la giovane Duchessa di Cambridge è riuscita negli anni ad imporsi anche come un’icona di stile internazionale. Sofisticata e sempre impeccabile, ha portato a Buckingham Palace una ventata di freschezza sdoganando uno stile giovane.

Borghese eppure aristocratico il suo stile: proverbiali i tailleurini dal piglio classico, come quello rosso firmato Luisa Spagnoli che Kate Middleton ha indossato diverse volte, a partire dalla prima uscita pubblica dopo il fidanzamento ufficiale con William. Eleganza classica si unisce a dettagli country, come gli stivali, che la Duchessa indossa spesso sopra i jeans ma anche su cappottini bon ton.

E la rivoluzione Kate non finisce qui: la giovane ha sfatato tabù e pregiudizi, non solo acquistando spesso e volentieri capi dichiaratamente low cost, aggiudicandosi così i favori della Regina Elisabetta, ma anche indossando più volte la stessa mise, magari rivisitata attraverso accessori diversi. Colori vivaci ma anche toni scuri, che indugiano sul viola, sul blu e sul marrone, negli outfit sfoggiati dalla bella Kate. Spesso il suo stile sembra aver tratto ispirazione dalla indimenticabile figura di Lady Diana.

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Kate Middleton in una delle sue mise più recenti


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(Foto: Glamour)


E se le scarpe a mezzo tacco che la Duchessa di Cambridge sempre prediligere lasciano alquanto a desiderare, la sua passione per i cappellini affascina sempre più: fascinator e hatinator rientrano pienamente nella tradizione british. Da sempre must have incontrastato che i membri della Royal Family indossano durante cerimonie ed eventi ufficiali, ora gli eccentrici cappellini divengono grazie a Kate Middleton un accessorio fashion, magari da indossare sopra un tailleur al posto del classico basco alla francese.


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Bella e caparbia, Kate Middleton appare ancora in forma smagliante anche dopo le due gravidanze. Ultimamente il suo stile ha subito una svolta, forse su consiglio di uno stylist, o solo grazie all’occhio attento della Duchessa, che ha carpito le nuove tendenze fashion: l’abbiamo vista indossare più volte abiti stampati in pieno stile boho-chic. Lunghi chemisier dal piglio etnico accanto a tubini a stampa tapestry. Il nuovo look le dona moltissimo e aggiunge al suo stile un tocco in più che la rende ancora più iconica.

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Kate Middleton in Luisa Spagnoli


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La duchessa di Cambridge in una mise boho-chic



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