L’azienda Stefanel guidata da Giuseppe Stefanel pare essere sempre più in calo, lo attestano i numeri.
Solo il 2015 si è concluso con una perdita netta di 7,7 milioni di euro, un Ebit negativo per 4,8 milioni e ricavi netti di poco in crescita, a 156,6 milioni di euro.
La situazione sembra essere proprio in deficit, l’azienda ha dovuto far fronte a due aumenti del capitale e tre ristrutturazioni del debito che non hanno però risolto ciò che ormai da tempo è irrisolvibile.
Così il 2 novembre 2016 il consiglio d’amministrazione dell’azienda Stefanel si è riunito per deliberare una scelta decisiva dinanzi a un notaio: presentare domanda di ammissione al concordato preventivo c.d. “in bianco” o “con riserva”.
Una nota aggiunge: “Tale delibera si inserisce nel contesto delle iniziative assunte dall’emittente finalizzate alla ristrutturazione del debito e al rafforzamento patrimoniale della società“.
Intanto per Stefanel non è ancora il momento di chiudere i battenti, sono in corso scambi d’interesse da parte di alcuni soggetti nell’investire nel gruppo o in singoli asset facenti parte dello stesso.
L’obiettivo non è quello di ritirarsi vendendo le proprie quote, bensì quello di restare accanto ai nuovi potenziali investitori.
Già questo 27 ottobre, Stefanel smentiva l’idea portata avanti da alcuni uffici stampa riguardo la cessione delle suddette partecipazioni.
Il fine ultimo dell’azienda è infatti quello di: “ottenere gli effetti protettivi del patrimonio della Società previsti dalla normativa applicabile a tutela di tutti gli interessi coinvolti“, nota che sostiene che Stefanel può presentare un ricorso per l’omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti nell’ambito della procedura.