Con Boom sarà possibili raggiungere in brevissimo tempo una città al capo opposto del mondo.
Sembrerebbe difficile ma non lo è affatto. La startup statunitense Boom, starebbe progettando un jet talmente veloce che potrebbe permettere di percorre una tratta come Londra – New York in circa 3 ore.
A consentire ciò sarebbe la velocità supersonica che potrebbe raggiungere (si parla di circa 2600km/h) pari a 2,6 volte tanto un velivolo attualmente utilizzato per uso civile.
A sostenere il progetto della startup è Richard Branson (fondatore del gruppo Virgin) che dal suo canto ha promesso di dare man forte all’idea di Boom attraverso le sue risorse economiche per sviluppare e realizzare i primi prototipi che si spera possano diventare veri e propri mezzi di trasporto solo dopo il collaudo previsto per la fine del 2017.
Sembrerebbe che 10 velivoli siano già stati ordinati e che una compagnia europea sarebbe interessata a comprare 15 jet per incrementare la sua flotta aerea.
Farsi trasportare dal jet supersonico non sarà facile soprattutto perché il costo del biglietto non potrebbe essere sostenuto da chiunque.
Per un viaggio Tokyo – San Francisco, l’utente dovrà sborsare la modica cifra di 6.500 dollari.
Obiettivo ambizioso, quello di Italian Design Agency, la startup creata da Francesco Santilli, Federico Baldelli e Dario Martelli che, da Londra, supporta il Made in Italy.
Visual, Fashion, Interior e Industrial Design sono i quattro settori che il progetto sostiene, evidenziando l’eccellenza italiana.
Italian Design Agency, punta su una sempre più ampia capillarità di mercato a livello internazionale, che consente di favorire il contatto tra designers e compratori.
Italian Design Agency: cosa vi ha spinto a creare lastartup?
Il Made in Italy è 3° brand al mondo dopo Coca Cola e Visa. Googlando “Italian Design” il primo risultato è stato Wikipedia. Abbiamo capito che c’era un’ opportunità e l’abbiamo colta. Abbiamo comprato il dominio www.italiandesignagency.com e siamo partiti, ormai un anno fa.
Chi sono le menti del progetto?
Francesco Santilli, CEO. Federico Baldelli, CTO e Dario Martelli, CMO e Direttore di IDA Magazine
Qual è l’obiettivo di IDA?
Promuovere il Design Made in Italy nel Mondo a 360 gradi. Per esemplificare il progetto abbiamo diviso il sito in 4 grande sezioni:
Agency: dove favoriamo l’incontro tra domanda ed offerta;
University: dove promuoviamo i migliori corsi di Italian Design;
Venture: dove supportiamo la realizzazione dei sogni dei migliori Italian Designers;
Magazine: dove, attraverso una cross communication strategy, lavoriamo sul brand identity del Design Made in Italy.
Perché i talenti emergenti del Made in Italy, dovrebbero affidarsi alla vostra professionalità?
Perché ricopriamo un servizio importante che ad oggi non era ancora presidiato.
Il fatto di essere un servizio gratuito per il Designer ne dimostra la totale convenienza.
Quali caratteristiche deve avere un designer per entrare nel circuito IDA?
Esperienza di almeno 2/3 anni sul campo. Un grande stile e la voglia di crescere internazionalmente.
Crediamo molto nella collaborazione con il parco dei desginers. Ogni volta che nasce un progetto, essere in contatto e mantenere un ottimo rapporto velocizza molto i tempi di realizzazione del progetto.
Quali servizi offrite ai designer?
Siamo una vetrina per promuoverli al meglio.
Li supportiamo durante il progetto a 360’ affidandoli ad un project manager che parla la lingua locale del cliente.
In progetto c’è anche il lancio dell’e-commerce. Cosa potete raccontarci di questo progetto?
Il servizio di e-commerce sarà per noi una grande sfida. Non puntiamo solo alla vendita dei prodotti dei designers ma anche delle loro competenze.
Un domani sul nostro sito sarà possibile comprare pacchetti di competenze di Design. Sarà possibile avere chiaro i costi e le tempistiche di un progetto senza dover aspettare il “conto” alla fine.
Obiettivi futuri?
Organizzare il primo evento di Design IDA nel cuore di Londra: obiettivo per il 2017.
In copertina: CoFounders da sx Francesco Santilli CEO, Federico Baldelli CTO, Dario Martelli CMO
Raffaele Sollecito crea una startup davvero impressionante e non per modo di dire benevolo.
BeOnMemories.com farebbe venire la piloerezione anche ad un morto e scusate il giro di parole ma un progetto nato per commemorare i defunti, già di per se è un’idea bislacca, immaginate se per presentarlo si debba attendere Sanremo 2016 con tutta l’attenzione mediatica che ne deriva.
Ma cerchiamo di capire bene su quali basi nasce questo progetto. BeOnMemories.com sarebbe un’azienda online che si occupa di organizzare da cima in fondo il funerale del caro defunto; inoltre con BeOnMemories.com è possibile portare un mazzo di fiori da lasciare sulla lapide (quest’ultima acquistabile sull’e-commerce del sito) del caro estinto.
Per essere più concisi: se il 2 novembre (giorno di commemorazione dei defunti n.d.r.) siete impegnati per tutto il giorno e non potete recarvi al cimitero, l’agenzia funebre 2.0 di Sollecito pulirà la lapide del vostro caro defunto e poserà su questa, un bel mazzolino di fiori scelto accuratamente da voi.
Sollecito, dopo l’esperienza vissuta in carcere da imputato per la morte di Meredith Kercher e assolto poi definitivamente assieme all’ex fidanzata Amanda Knox dalla Suprema Corte diCassazione, oggi è a tutti gli effetti imprenditore di un’agenzia funebre supportato, per altro, anche dalla Regione Puglia che gli ha concesso ben 66 mila euro per lanciare la startup.
A Blogo, Raffaele ha così commentato l’iniziativa: “Sarà disponibile all’inizio di questa primavera, ho cercato di azzerare la distanza tra la persona cara da commemorare e un parente o un amico. Se lavoro a Milano e ho un parente a Bari, difficilmente riesco ad andarci fisicamente. Attraverso questo portale abbiamo raccolto tutti i cimiteri d’Italia e una serie di fioristi nostri partner che espletano il servizio in loco. Registrandosi, si può creare il profilo della persona da commemorare, condividere questo ricordo sia sui social che sul portale stesso e comprare dei prodotti come corone o ceri votivi fino ad assicurare la pulizia delle lapidi e così via. Come prova del lavoro svolto ne mandiamo all’utente una foto in alta definizione.”
Quando il business chiama, la tentazione è tanta, anche a costo di andare incontro a magre figure.
Il sito è ancora un work in progress ma c’è chi scommette che al suo interno ci sarà anche la “Bacheca del caro istinto” con tanto di necrologie.