Spegne oggi 51 candeline Renée Simonsen, top model danese che ha incarnato gli anni Ottanta. Impossibile non ricordarla nelle pellicole vanziniane “Sotto il vestito niente” e “Via Montenapoleone”: sullo sfondo della Milano da bere, tra sfilate di moda ed eccessi, spiccavano donne bellissime, valchirie che hanno segnato un’epoca. Renée Simonsen ha unito una bellezza da copertina ad una personalità fuori dal comune che l’ha portata, ad appena 24 anni, a scegliere la strada più difficile, ritirandosi dalla moda e tornando sui libri. Oggi lavora come scrittrice di libri per bambini e sceneggiatrice.
All’anagrafe Renée Toft Simonsen, la top model è nata ad Aarhus, in Danimarca, il 12 maggio 1965. Sua madre era un’infermiera, suo padre uno studente. I genitori divorziano quando lei ha tredici anni. La giovane Renée inizialmente lavora come cassiera in un supermercato. Nel 1981 viene notata dall’editrice Birte Strandgaard, che le fa scattare delle foto da Leif Nygaard. Successivamente la Simonsen arriva seconda al concorso di bellezza Ekstra Bladet e viene immortalata sulla copertina della rivista Fotokino. Nel 1982 vola a New York e vince il concorso Supermodel of the World, in rappresentanza della Danimarca. Inizia così una carriera da top model: nel dicembre dello stesso anno ottiene la cover di Vogue America.
Trae le campagne pubblicitarie a cui presta il volto Avon, Burberry, Coveri, Cover Girl, Dior, Escada, Lancetti, Guy Laroche, L’Oréal, Oscar de la Renta, Renato Balestra, Revlon, Valentino, Versace, solo per citarne alcune. Conquista le cover di Elle, Vogue, Madame Figaro, Cosmopolitan, Harper’s Bazaar, Anna, Mademoiselle, L’Officiel.
Nel 1985 debutta sul grande schermo nel thriller patinato Sotto il Vestito Niente di Carlo Vanzina. L’anno seguente recita anche in Via Montenapoleone, nuovo cult vanziniano: le due pellicole testimoniano in modo encomiabile gli eccessi mondani della Milano da bere, divisa tra sesso, droga e sfilate di moda. Il ruolo della modella killer la rende famosa anche in Italia. La vediamo anche madrina dei Telegatti, nel 1987, accanto a Carol Alt e Mike Bongiorno.
SFOGLIA LA GALLERY:
Nel 1985 si fidanza con John Taylor, bassista dei Duran Duran, diventando protagonista indiscussa della cronaca rosa. I due formano una coppia da copertina. Ma alla bionda top model la vita sotto i riflettori sta stretta: nel 1988, ancora giovanissima e all’apice della sua carriera, la Simonsen stupisce tutti con la sua decisione di ritirarsi. Dopo aver interrotto la relazione con Taylor, si ritira in un kibbutz in Israele, dove trascorre tre mesi in uno stato di profonda introspezione, insieme alla sorella Heidi. La modella è risoluta, quella vita patinata le sta stretta e arriva persino a rifiutare il ruolo di Bond Girl. Due sole parentesi la riporteranno a posare come modella: nel 1991 è la testimonial di Vichy e nel 1993 diventa il volto di Biotherm. Intanto dopo il ritiro in Israele la modella ritorna a vivere in Danimarca. Si fidanza con l’imprenditore Kristian Sandvad, dal quale avrà due figli, e si rimette a studiare: dapprima tenta la strada del giornalismo, poi studia psicologia. Nel 2002 arriva la laurea. Intanto nel 1997 lavora come fashion editor per il magazine danese Asschenfeldts Magasin, chiuso dopo pochi numeri.
Nell’estate dello stesso anno inizia una relazione con il cantante rock danese Thomas Helming, che sposa nell’agosto 2000 e con cui vive tuttora. Nel 2003 firma un contratto con Clarins e presta il volto alla campagna pubblicitaria per cosmetici per pelli mature. Nell’ottobre 2003 pubblica il primo libro per bambini, Karlas Kabale. Nel 2004 vince il BMF Children’s Book Award e nel 2006 le viene conferito il premio “The Most Dynamic Women” di Clarins. Oggi i libri per bambini scritti dalla bellissima ex modella sono sette. Inoltre la Simonsen lavora anche come sceneggiatrice e come consulente per Delebarn.dk, un sito web che offre sostegno online per chi divorzia.
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