Drip Lab

Il progetto DRIP-LAB nasce dalla collaborazione tra Another 1 – piattaforma la cui mission è quella di combinare la dimensione fisica e quella digital – e quattro tra i più noti artisti europei di graffiti: ZOOW24, Trane, Schiche e Shek.


DRIP-LAB è un laboratorio creativo multidisciplinare la cui mission è quella di dare nuova vita alla scena dell’arte dei graffiti, sia in strada che nella blockchain, sfruttando la potenza della tecnologia Web3.

In DRIP-LAB è dunque protagonista l’arte dei graffiti che, attraverso le collezioni NFT dei writer permette ai collezionisti di possedere, scambiare e godere dell’opera.
L’esperienza è quindi phygital, avviene nel mondo digitale, ma anche in quello fisico possedendo una sezione del wall in tessuto Olmetex che racchiude una tecnologia NFC (Near- field Communication).

Per il primo step del progetto, ha visto i quattro writers portare il loro stile creativo su un gigantesco WALL – 100 metri totali – nell’HQ dell’azienda di tessuti tecnici Olmetex.

Il risultato sono due incredibili murales, ognuno con una propria storia.
Grazie al linguaggio phygital, il muro scomposto in 1470 NFT approderà direttamente nel mondo virtuale.

L’esperienza rimane attiva e ZOOW24 oggi dà vita e 3 personaggi PFP.

Sono mostruosi e sono i protagonisti di uno speciale film d’animazione, progetto di punta di Drip-Lab e Antother 1.
E’ dal WALL #1 di ZOOW24 e TRANE, che diviso in 4 sezioni e frazionato in 1023 NFT unici, prendono vita i rispettivi personaggi PFP, Pizza Monster e Cigarette Pack. E’ proprio la sezione del wall dalla quel provengono a determinare i tratti distintivi e non replicabili di Pizza Monster e Cigarette Pack.

Allo stesso modo, il WALL #2 di Schiche e Shek è diviso in 3 sezioni ed è frazionato in 426 NFT, ed è da li che nasce personaggio PFP Spray Can, anche lui “condizionato” dalla porzione di muro: colore e sfumature apparterranno ad uno soltanto.

A partire dal 28 di giugno sarà possibile accedere all’esclusiva white list per aggiudicarsi uno dei 1449 NFT: www.drip-lab.com

Instagram Stories: il vantaggio della programmazione.

Viviamo in un’era che ci mette a disposizione ogni genere di tool, quelli per la programmazione delle storie e per l’ottimizzazione del profilo sono, indubbiamente, molto utili.

Le Instagram Stories sono attualmente uno degli strumenti comunicativi più efficaci per brand, aziende e influencer.

Consentono, infatti, di creare engagement, portare traffico nuovo e continuo, rafforzare la brand awarness e aumentare le vendite, coltivando un rapporto diretto e fedele con la community.

Nonostante la durata massima del contenuto della storia sia di 24h dal momento della pubblicazione, rimangono, comunque, lo strumento più potente in termini di diffusione e persuasione comunicativa.

Quando si porta avanti una strategia social chiara e completa, la programmazione dei post a lungo termine è fondamentale per riuscire a completare il piano editoriale senza fare confusione, ma anche per risparmiare tempo, così da poterlo dedicare ad altri aspetti della comunicazione social altrettanto importanti.

Allo stesso modo l’automatizzazione delle storie risulta essere un vantaggio enorme perchè consente di portare avanti un tipo di comunicazione completa senza dover stare sempre con il cellulare in mano, o doversi assentare nelle festività più importanti per correre a pubblicare.

Come si può programmare la pubblicazione delle storie?

Meta ci mette a disposizione un tool che si chiama Business Suite, al quale accediamo direttamente dal nostro account Facebook collegato, ovviamente, al profilo Instagram, che ci consente di definire tutti i dettagli di pubblicazione delle storie che vogliamo condividere, andando a creare una sorta di calendario di pubblicazione virtuale.

Un consiglio?

Conservate tutti i vostri contenuti fino a che non sono stati publicati e controllate sempre che la pubblicazione avvenga in modo corretto, purtroppo i bug sono sempre dietro l’angolo quando si parla di Meta e lo scrupolo non è mai abbastanza quando si tratta di comunicazione social.

Le pillole social – La nuova esperienza interattiva di Instagram

Nel processo del cambiamento ciò che rimane fermo finisce e Instagram non ha alcuna intenzione di chiudere le porte.

Cosa sta cambiando? Tutto.

All’inizio dell’anno l’azienda aveva già annunciato di voler dare sempre più spazio al formato dei contenuti video per rendere l’esperienza dell’utente più coinvolgente e attiva, e, al contempo, per aumentarne il tempo di permanenza sul social stesso. 

La chiave di tutto il processo di trasformazione di Instagram è l’immersività: il feed subirà una cambiamento radicale che prevede la condivisione di soli contenuti in formato 9:16, modalità full screen che rende totalizzante l’esperienza sulla piattaforma, richiamando, inevitabilmente, il tipo di approccio del social competitor Tiktok al quale Instagram ha già dichiarato guerra da tempo.

L’aggiornamento è ancora in fase beta, ma dalle prime condivisioni degli utenti test un altro cambiamento importante sembra riguardare il posizionamento dei pulsanti like, commenta e condividi, che saranno sovrapposti a immagini e video insieme, molto probabilmente, alla caption. 

Le didascalie, dunque, perderanno d’importanza? Non ne siamo ancora certi, ciò che però pare evidente è che a fare la differenza sarà indubbiamente la qualità del contenuto condiviso.

Non è ancora noto se e come verrà trasformata l’esperienza dell’utente con le storie, ma già queste modifiche se approvate e attuate, porteranno un notevole cambiamento all’utilizzo del social e porteranno creator e influencer a dover rivedere i loro metodi comunicativi.

Le pillole social – Che ne sarà di Twitter? La fine o l’inizio di una nuova era?

Elon Musk è il nuovo proprietario di Twitter

Il CEO di Tesla e SpaceX, nonché uomo più ricco del mondo, secondo i dati trasmessi da Forbes, sarà l’unico proprietario di uno dei più importanti social network al mondo. 

La trattativa si completerà entro la fine del 2022 e già in questi giorni la domanda più gettonata è “che cosa ne sarà di Twitter? Come si trasformerà?”

Ciò che appare certo, stando alle parole del CEO, è che le vigenti regole comunicative estremamente rigide, che avevano portato al ban definitivo da Twitter di Donald Trump dopo l’attacco al Congresso americano, saranno riviste e alleggerite.

Elon Musk ha parlato a lungo dell’importanza della libertà di parola e di pensiero e ha ribadito più volte come il suo social sarà fondato su questi principi.

Non si sono fatte attendere le reazioni degli americani che, temendo un ritorno di alcune figure politiche allontanate dal social, hanno manifestato il loro dissenso e malcontento.

Indubbiamente questa non sarà l’unica conseguenza che questo cambio di gestione porterà: l’acquisto di un social network da parte di un potente capitalista, abile e innovativo influencer da 83 milioni di followers, determinerà degli effetti concreti e rilevanti sia in ambito giornalistico che politico. 

Non è ancora noto come e se l’algoritmo si modificherà ma questo potrebbe portare ad un aumento di visibilità, come di norma capita ad ogni cambio di gestione, e il social potrebbe tornare ad essere un interessante strumento di comunicazione anche per chi non gode già di un nome o non vanta una grande community.

Non ci resta che attendere qualche notizia più concreta, senza perdere d’occhio il social che, a breve, potrebbe diventare fondamentale nella comunicazione di brand e aziende. 

Snapchat: è boom di adolescenti

Boom di adolescenti tra gli utenti italiani di Snapchat: la celebre app col fantasmino conta numeri record per la presenza di giovani tra i 13 e i 17 anni, che costituirebbero il 44% degli utenti.

Leader indiscusso tra i social network, Snapchat e le sue funzioni, come i video e le foto che si autodistruggono, sono copiatissimi dagli altri social, in primis Instagram, che sta cercando di riprodurne fedelmente le principali caratteristiche. L’applicazione gialla, creata da Evan Spiegel, conta in Europa ben 50 milioni di utenti, mentre a livello globale ha superato i 150 milioni di utenti attivi al giorno.

In Italia il 44% dei «milioni di iscritti» ha tra i 13 e i 17 anni. Il 42% ha tra i 18 e i 24 anni e il 9% tra i 25 e i 34. Solo il 6% ha più di 35 anni. Una percentuale allarmante ma che trova una contropartita efficace nel rispetto della privacy, che l’app garantisce: su Snapchat non è infatti possibile cercare i profili dei singoli utenti, a meno che non se ne conosca il nickname; non è inoltre possibile commentare in pubblico, condizione questa che attenua fenomeni inquietanti come il cyberbullismo.

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La società secondo fonti non ufficiali starebbe anche per essere quotata in Borsa, per un valore di 25 miliardi; inoltre punterebbe a raggiungere un fatturato compreso tra i 250 ed i 350 milioni di dollari.

Museum Snapchats: la storia dell’arte corre sui social

Cosa succede se si associa la storia dell’arte alla parodia? Ce lo insegna Museum Snapchats, una sorta di pinacoteca basata sull’ironia che raccoglie i commenti fatti dai visitatori dei musei di tutto il mondo. Un modo nuovo di imparare la storia dell’arte, che trova spazio sulla celebre app del fantasmino.

Sulla scia della geniale pagina Facebook Se i quadri potessero parlare, creata da Stefano Guerrera, autore anche di due libri, scritti dopo avere superato la soglia record di un milione di likes. Immediatezza e humour, per commenti che impreziosiscono capolavori storici dal valore inestimabile.

Grazie a Snapchat questa forma di parodia ha trovato massima diffusione: dietro a Museum Snapchats c’è perfino un intento di natura pedagogica, giacché si vorrebbe rendere popolare la storia dell’arte grazie alla sua capacità di “ammazzare la noia di una visita guidata”. Da oggi andare al museo non serve più: questa sembrerebbe essere la nuova filosofia, che trova molteplici esempi sul web, come il sito di intrattenimento Boredpanda, che ha creato una gigantesca pinacoteca comica virtuale.

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Resta da chiedersi come si possa coniugare la parodia all’intento pedagogico, venendo a mancare ogni riferimento all’autore e all’anno delle opere pubblicate online: una lacuna non da poco, per un’applicazione che avrebbe potuto coniugare il lato comico a quello educativo.

Instagram: da oggi sapremo chi fa screenshot delle nostre foto

Rivoluzione in casa Instagram: dopo aver introdotto una funzione per mandare messaggi che si autodistruggono, ora il social network più amato da chi vuole condividere gli scatti della propria vita ci informa se qualche amico ne fa uno screenshot.

Una funzione che per ora riguarderà solo i messaggi a scadenza: d’ora in poi riceveremo una notifica ogni volta che un nostro contatto tenterà di salvare quel contenuto. Che si tratti di foto o video, se pubblicati nella sezione Stories, qualsiasi contenuto scompare nell’arco di 24 ore: ora se qualche male intenzionato volesse conservare quel contenuto attraverso uno screenshot, verremo prontamente avvertiti.

Un incentivo per salvaguardare la privacy di quei messaggi pensati perché si autodistruggano da soli, sulla falsariga di Snapchat, ma anche un utile strumento per valutare la lealtà dei nostri contatti: capire di chi possiamo fidarci davvero sarà certo più semplice, grazie alla nuova funzionalità introdotta dal social network. E la notizia ha messo in allarme moltissimi utenti, che si sono detti molto preoccupati per l’introduzione di questa nuova funzione e hanno persino minacciato di cancellare i propri account da Instagram.

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(Foto: Wired)

Ferragni-Fedez: l’amore ai tempi dei social

E’ la coppia del momento: Chiara Ferragni, la fashion blogger più famosa al mondo, e Federico Lucia, in arte Fedez, rapper e giudice di X Factor, sono i più paparazzati in assoluto. La notizia della loro storia d’amore, iniziata la scorsa estate, in breve ha fatto il giro del mondo e non c’è testata scandalistica che non li veda in copertina, felici e innamorati.

I due sono stati avvistati nei scorsi giorni anche a Brera: il celebre quartiere milanese ha fatto da sfondo ad una giornata di relax, che Chiara Ferragni e Fedez hanno trascorso insieme ad alcuni amici. Dopo un pranzo alle Drogherie Milanesi, documentato da una foto postata su Instagram dal cantante, la coppia più chiacchierata del momento ha poi fatto tappa nel centro storico, per una passeggiata mano nella mano. I due hanno si sono successivamente spostati al ristorante Lentini’s, dove sono stati raggiunti dalla sorella di Chiara, Valentina. La bionda fashion blogger nel frattempo ha anche provveduto a cambiare outfit, ça va sans dire.

Sarà forse a causa dell’incredibile esposizione mediatica ma i maligni alla teoria del vero amore sembrano tuttora preferire l’ipotesi di una gigantesca operazione di marketing. Ad incrementare i sospetti la grande quantità di foto postate dai due su tutti i social network: entrambi seguiti da milioni di followers (7,2 milioni per Chiara e 2,7 milioni per Fedez), la coppia non lesina in foto che li ritraggono intenti a scambiarsi tenere effusioni.



Ma i più romantici sembrano adorare i due e ad alimentare il gossip ci sono le continue fughe d’amore della coppia, che cerca di ritagliarsi spazi per stare insieme, sebbene la blogger sia sempre in viaggio e Fedez sia impegnato con le dirette di X-Factor. Non manca inoltre una punta di gelosia ad alimentare il rapporto: la Ferragni solo pochi giorni fa postava su Twitter un messaggio in cui dichiarava: «Roshelle spacca, se Fedez scappa con lei posso capirlo», a proposito della concorrente del talent show.

Intanto, solo un mese fa la blogger ha colpito Fedez con un regalo unico: per il 27esimo compleanno del fidanzato, Chiara Ferragni non si è risparmiata e ha acquistato un videogame vintage da sala giochi. Intanto le foto dei due impazzano in rete e il video del loro bacio prima di salutarsi, alla partenza della blogger per gli Stati Uniti, ha raggiunto in poche ore ben due milioni di visualizzazioni. 


Instagram progetta lo shopping online direttamente sul social network

Instagram è uno dei social network più utilizzati al mondo, e quello in cui si parla più spesso di moda e di shopping. Basandosi sulla condivisione di immagini, infatti, Instagram è la piattaforma ideale per attirare l’attenzione sui prodotti di questo settore. Non a caso, è questo il social network sul quale gli influencer e i brand del fashion system puntano maggiormente per creare aspettativa intorno a una sfilata o al lancio di un nuovo capo d’abbigliamento. Basta una foto scattata dalla blogger giusta perché un prodotto diventi immediatamente virale. Sembra quindi che quella verso l’e-commerce sia la naturale evoluzione di Instagram, che già da alcuni mesi sta lavorando in tal senso. A maggio un gruppo di progettisti, ingegneri e responsabili del prodotto di Instagram si sono riuniti, lontani dal pc e circondati da snack e blocchi per gli appunti, e hanno iniziato a proporre idee e progetti. La stessa azienda lo ha rivelato ieri sul proprio blog: quelle riunioni hanno portato a 150 diverse proposte per trasformare Instagram in una piattaforma di shopping online, senza però stravolgerne la struttura originale. Infine tra tutte le idee vagliate ne è stata scelta una, che sarà sottoposta a dei test di prova a partire dalla prossima settimana.


L’idea è semplice: a partire dall’uso di Instagram che finora conosciamo, cioè la condivisione di immagini accattivanti, i brand potranno taggare i singoli prodotti presenti nei loro e-commerce. Un clic da parte dell’utente permetterà di scoprire tutti i dettagli di quel capo e un secondo clic di acquistarlo direttamente sul social network. Sono 20 i brand che hanno accettato di partecipare a questi test, attualmente previsti per Ipad e Iphone, tra cui Kate Spade, J Crew, Warby Parker. «Instagram non è solo diventato un posto dove le persone sono influenzate dai loro amici – ha dichiarato Jenna Lyons, direttrice creativa di J CrewLe persone ora entrano nei negozi con il telefono in mano e chiedono: “Ce l’avete questo?”». Diversi livelli di mistione tra social network e shopping online sono già stati tentati negli anni scorsi da Pinterest, Facebook e Twitter, senza però raggiungere risultati ottimali. Eppure James Quarles, vice presidente di Instagram e responsabile del progetto, si dice fiducioso. «Instagram funziona molto per immagini – ha spiegato – abbiamo un grafico ben definito degli interessi degli utenti e il piacere della scoperta si ripropone ogni giorno grazie alle pubblicità e alle persone che gli utenti seguono». Tutti pronti per lo shopping in versione social?

Twitter e l’opinione della maggioranza

Con circa 450 milioni di utenti in tutto il mondo che pubblicano 900 milioni di messaggi al giorno, Twitter è uno dei social network che si è affermato più rapidamente. Una delle ragioni di questo successo è la marcata viralità della sua struttura, che consente a chiunque di seguire chi vuole senza bisogno di stringere legami reciproci: una caratteristica grazie a cui Twitter è diventato lo strumento preferito di politici, esponenti dei media e personaggi pubblici in generale per diffondere le loro opinioni sui più svariati argomenti dell’attualità.


In che misura questo mezzo riesce a incidere sull’opinione pubblica? Una prima risposta non viene come potremmo immaginare da analisti e guru occidentali, ma da due ricercatori cinesi, Fei Xiong e Yun Liu della Beijing Jiaotong University che hanno utilizzato alcuni algoritmi per analizzare le opinioni espresse da un gran numero di utenti del social network su specifici argomenti e soprattutto come esse evolvono nel tempo.


I risultati, illustrati in un articolo apparso sulla rivista “Chaos” sono abbastanza sorprendenti perché mostrano che le opinioni veicolate da Twitter evolvono rapidamente verso uno stato ordinato in cui emerge una posizione dominante, che riceve l’approvazione di gruppi di utenti sempre più grandi.
I dati mostrano che mentre all’inizio le opinioni su un argomento fluttuano notevolmente, questa variabilità si attenua molto in fretta, stabilizzandosi su un’opinione di maggioranza, largamente condivisa, che prevale nettamente sull’altra.


“Una volta che si è stabilizzata, l’opinione pubblica difficilmente cambia”, ha spiegato Xiong.
Sul lungo periodo, l’opinione che prevale è quella che all’inizio aveva un modesto vantaggio sulle altre. Questo fenomeno, tipico dei sistemi caotici, è denominato “dipendenza sensibile dai dati iniziali” o più volgarmente “effetto farfalla”, perché fu esemplificato da Edward Lorenz, pioniere della teoria del caos, in una celebre conferenza dal titolo “Il battito delle ali di una farfalla in Brasile può scatenare un tornado in Texas?”.


Le opinioni dominanti inoltre tendono a non raggiungere un consenso completo. Coloro che hanno una posizione di minoranza tendono a mantenerla anche quando si trovano di fronte a una maggioranza schiacciante. Twitter, infine, viene utilizzato molto per cercare di convincere gli altri delle proprie opinioni, e molto poco per ammettere di aver abbracciato l’opinione altrui.

L’ingannevole mondo dei Social Network debutta a teatro

I Social Network sono ormai entrati così a fondo nelle vite di tutti che quasi non si fa più caso: non ci si sofferma più ad ammirare un tramonto perché si è troppo impegnati a fotografarlo, ed ancora si può conoscere a fondo un illustre sconosciuto, dai connotati fisici e carattere ai gusti di ogni specie, fino ai dettagli più intimi della vita privata e lavorativa, solo seguendone gli aggiornamenti di status.


Il carattere iperbolico e narcisistico dei social crea spesso un senso di inadeguatezza: ciò che è esposto è una realtà enfatizzata, camuffata, avvolta dall’ingannevole patina dei filtri di Instagram e il risultato è sentirsi esclusi da tutto ciò, non provando reale immedesimazione e condivisione.

Eppure è sempre più frequente non distinguere quella linea sottile, quasi impercettibile, che però separa nettamente il mondo social dalla realtà tangibile.


L’ingannevole mondo dei Social Network debutta a teatro


A moltissimi è capitato, almeno una volta, di provare un sentimento di esclusione, accedendo a Facebook al termine di una giornata storta e, di fronte al tripudio di allegri selfie, ritrovarsi a pensare: ‘qui sono tutti felici tranne me’! E ci si vorrebbe omologare a quello stato di felicità apparente, a quella perfezione che dal di fuori sembra non appartenerci fino in fondo. Di questo sentito senso di esclusione ne discutono già le più influenti università del mondo.


Ma è un sentimento che accomuna un po’ tutti, dando vita a molte reazioni, a volte anche di tipo artistico: sensazione condivisa quella da cui è scaturita anche una riflessione teatrale nella nuova commedia scritta, diretta e interpretata da Maurizio Canforini, che in seguito all’entusiasmo del pubblico, già dopo il primo ciclo di repliche, e anche per la nuova stagione, torna in scena al teatro L’Aura, dal 29 ottobre all’8 novembre.


“Tutti felici, tranne me…”, è infatti la prima commedia teatrale dedicata all’ingannevole mondo dei Social Network, si presenta come indagine dai toni leggeri ma anche riflessivi, fra le relazioni sentimentali 2.0 in cui ‘realtà’ e ‘mondo virtuale’ si sovrappongono senza però mai coincidere.