Parigi Moda Uomo: l’effortlessy-chic di Hermès

Pulizia, il consueto stile effortlessy-chic e un tocco futurista hanno caratterizzato la sfilata di moda maschile Hermès per la prossima stagione invernale. Véronique Nichanian ha presentato una collezione caratterizzata da un’eleganza disinvolta e rilassata, in linea con lo spirito della storica maison francese. Stile vincente non si cambia, recita un vecchio motto: e in effetti il carattere tipico del brand non viene assolutamente alterato nonostante la designer francese osi, mixando nuance ardite e sperimentando con materiali insoliti.

Nonchalance sembra essere la parola d’ordine per un uomo che, in tempi frenetici e convulsi, sceglie invece di andare controcorrente e rallentare i ritmi: i modelli che si alternano sulla passerella hanno le mani in tasca e indossano comodi pantaloni con elastico in vita. L’uomo Hermès per l’Autunno/Inverno 2016-2017 predilige il parka e i capispalla in pelle. Le silhouette sono gentili, abbondano i colli alti e le sciarpe e la palette cromatica varia dal turchese al mostarda fino al crema, al grigio e al rosa pallido, senza dimenticare l’arancione simbolo della maison, e il cammello. Il nero la fa da padrone, mentre i modelli sfoggiano borse che impreziosiscono la classicità di capispalla come il trench, insolitamente declinati in pelle.

Veronique Nichanian, definita “la sacerdotessa della moda maschile”, coniuga mirabilmente comfort e stile, conferendo all’uomo un tocco di charme moderno e avanguardistico, che non stravolge l’identità del brand. I modelli indossano il consueto foulard d’ordinanza, simbolo per antonomasia della maison francese, mentre ardito risulta a volte il mix & match, specie per quanto concerne la palette cromatica. Inoltre, sempre nel corso della sfilata, è stato presentato il lancio dell’Apple Watch Hermès: dallo scorso 22 gennaio sono disponibili i primi dieci modelli del nuovo nato, con prezzi che variano da 1.300 a 1.780 euro.

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Balmain omaggia la Francia e Napoleone

Una tempesta di cristalli Swarowski e dettagli preziosi invade la passerella Balmain per la collezione Autunno/Inverno 2016-2017. Un omaggio alla Torre Eiffel e a Parigi, per un défilé ricco di suggestioni. La capitale francese, definita da Olivier Rousteing come “la città della luce”, viene rappresentata in una collezione maestosa e principesca. A calcare la passerella è un vero principe, tra giacche impreziosite da cristalli, arabeschi e bomber dorati.

L’uomo Balmain indossa lunghi guanti in pelle e stivali da fantino, tra stampe e nero all over. Tartan, righe, paisley e rombi esaltano il total black delle uscite. Sulla passerella si alternano modelli del calibro di Jon Kortajarena e Lucky Blue Smith, mentre non mancano top model come Alessandra Ambrosio e Lily Donaldson, che indossano la pre-collezione femminile per il prossimo autunno/inverno.

Opulenza e suggestioni sovietiche caratterizzano la sfilata maschile di prêt-à-porter: tra pantaloni in jersey o suede e giacche che ricordano i kimono, abbondano i ricami e i dettagli preziosi. Il principe della Ville Lumière sfila con fusciacca rigida in vita impreziosita da nappine e stivali e giacche in pieno stile military-chic. La personalità di Rousteing segna un altro colpo, per una collezione altamente evocativa, che intende restituire speranza alla Parigi martoriata dal terrorismo, dopo gli attacchi dello scorso novembre. La palette cromatica omaggia la bandiera francese, mentre certe uscite ricordano molto da vicino Napoleone Bonaparte e i fasti del suo impero. Opulenza è la parola chiave, per un uomo che, come un condottiero, affronta la stagione invernale in uniforme simil militare.

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Le migliori sfilate di Milano Moda Uomo: Canali

Il visibile e l’invisibile si fondono nelle equilibrate architetture della prossima collezione Autunno/Inverno 2016 Canali.


La verticalità delle lame, con rotazioni diverse, presenti in passerella hanno lasciato subito intuire il forte desiderio di cambiamento e la ricerca di svariati punti di vista voluti da Canali per la prossima stagione.
Ingannevole è l’equilibrio più di ogni cosa ed ecco come i capi all’apparenza minimalisti svelano forme che si adattano al corpo e colori industriali dal carattere deciso. Il nero, blu, il marrone e il grigio, infatti, sono illuminati dal mattone, pesca, vinaccia e senape.


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I voluminosi capispalla in lana, alpaca e velluto sono i protagonisti indiscussi, anche nella versione tartan e damiè. Una ricercatezza che non si ferma ai cappotti ma viene esaltata nell’abbottonatura degli abiti, un bottone visibile e due nascosti, corredati di grandi passanti che accompagnano le cinture.
Gli stessi tessuti sono presenti in tutti i capi della collezione, nella quale spiccano anche i giubbotti modello aviatore dove il cavallino, mischiato con la pelle, crea un interessante contrasto materico.
Geometriche come le lame sopracitate, le sciarpe ultra sottili vengono annodate come cravatte e i lunghi guanti sono sovrapposti alle maniche diventando accessorio di punta insieme ai mocassini e agli stivaletti fibbiati, agli zaini imbottiti e alle borse da viaggio oversize.


Scatti in esclusiva di Matteo Di Pippo.

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Tutte pazze per Lucky Blue Smith

Occhi di ghiaccio, capelli biondo platino e fascino efebico: Lucky Blue Smith è il volto del momento. Protagonista indiscusso della Milano Moda Uomo, appena conclusasi, il modello ha monopolizzato l’attenzione di addetti ai lavori e fan. Amato da milioni di ragazzine e adorato dagli stilisti, Lucky Blue Smith ha assaggiato il successo durante le sfilate per la Primavera/Estate 2016. Adesso la consacrazione ufficiale arriva dalle passerelle milanesi, che lo hanno visto protagonista assoluto, biondo e affascinante. Tanti sono i nomi che lo hanno scelto per sfilare, da Etro a Philipp Plein a Ermanno Scervino fino a Ralph Lauren Purple Label, Emporio Armani e DSquared2.

Classe 1998, Lucky Blue Smith è nato a Los Angeles in una famiglia di religione mormone. Un passato da ginnasta, due sorelle bionde e belle come lui, con cui ha fondato una band, il biondo Lucky ha esordito come modello ad appena 12 anni; a 15 la prima campagna pubblicitaria internazionale, per GAP. Il prossimo 4 giugno compirà 18 anni, ma il giovane vanta già un curriculum di tutto rispetto: le copertine e le campagne pubblicitarie che lo vedono protagonista sono sempre più numerose. Spontaneo e genuino nonostante il successo mondiale, Lucky Blue Smith su internet è un divo indiscusso, seguito da più di un milione di followers su Instagram. Il giovane modello usa internet come tuti i ragazzi della sua età: dopo aver postato quasi per gioco alcune sue foto di backstage, durante una sfilata di Etro, Lucky si è ritrovato suo malgrado migliaia di fan pronte ad attenderlo davanti la location del défilé. Lucky Charms: ecco come sono chiamati i suoi fan, che comprendono ragazzine in delirio davanti al biondo modello, ma anche addetti ai lavori nel settore moda: pare che tra i fan più sfegatati del diciassettenne ci sia anche Donatella Versace.

L’efebico Lucky ha al suo attivo numerose campagne pubblicitarie: è stato infatti volto di brand del calibro di Tom Ford, Moncler e Philipp Plein, solo per citarne alcuni. Per quest’ultima campagna è stato immortalato dall’obiettivo del celebre fotografo Steven Klein. Che dire, è nata una stella.

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Lucky Blue Smith è nato a Los Angeles il 4 giugno 1998
Lucky Blue Smith nel backstage di Etro
Il modello immortalato nel backstage di Etro alla Milano Moda Uomo A/I 2016
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Occhi di ghiaccio e capelli platino per il modello americano
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Lucky Blue Smith ha iniziato a lavorare come modello ad appena 12 anni

I migliori backstage di Milano Moda Uomo : Lucio Vanotti

In ESCLUSIVA per i lettori di D-Art il MAKING OF delle sfilate più belle.


A sfilate della Moda Uomo concluse vi trasportiamo alla scoperta di ciò che avvenuto dietro le quinte.
Uno show dietro lo show dove truccatori, hairstylist, vestieristi e modelli sono nel massimo dell’operatività al servizio del brand. E’ una danza che affascina l’operatore che interviene sollecito ai fini di riportarne i contenuti per i nostri lettori.
A inaugurare tale filone è il backstage del fashion show di Lucio Vanotti, designer scelto da Giorgio Armani in qualità di talento up and coming in grado di meritare l’ambitissima sfilata presso l’Armani Teatro.
Solenne il debutto in linea con l’identità del marchio. L’austerità dell’ abito visto come uniforme, l’alienazione e il distacco dal caos terreno, l’ascetismo estetico a favore di una bellezza cruda e grottesca, presenti nuovamente in collezione, non hanno deluso i suoi estimatori.
Le righe orizzontali sono il leitmotiv che accompagna i corpi svuotati e alleggeriti di ogni vezzo.
No gender per i completi sartoriali, anche versione pijama, i cappotti vestaglia e le coperte militari in qualità di tuniche, elaborati in panno di lana, spigati, velluto 100 righe, cotone garzato e felpa.
A completare la marzialità dei look stivaletti con suole slipper per calcare il suolo di nuovi e inesplorati pianeti del puro essere.


Scatti a cura di Giulia Bartolini.


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Milano Moda Uomo: Ermanno Scervino reiventa il Dandy contemporaneo

Teschi e scritte manifesto come Wild e Heroes: il nuovo dandy firmato Ermanno Scervino non è solo vanità.

La collezione autunno/inverno 16-17 attinge allo sport per l’utilizzo di tessuti tecnici e al glam attraverso le ruches delle camicette. Il parka military-chic con cappuccio in pelliccia e il robe manteau impreziosito di cristalli, elevano la collezione a livelli altissimi.

Del resto siamo sempre stati abituati all’opulenta eleganza dello stilista italiano che, senza troppi eccessi, è riuscito a far catalizzare l’attenzione dei media sulle sue collezioni.

Principe di Galles sui pantaloni dalla linea sartoriale e cappotti con manicotti in pelliccia bastano per disegnare un uomo di buone maniere, sofisticato e intelligente.

I pullover si dipingono di righe in stile marinière e il denim spalmato ci rivela un uomo dall’animo rock.

Insomma, svariate ispirazioni per un unico obiettivo: rivelare al mondo il vero volto del dandy contemporaneo.

Toni cupi compongono la collezione. Un elegante blu notte è il re indiscusso della collezione ma non mancano un evergreen come il nero e tonalità più scintillanti come il grigio che si veste di filati laminati. Ad alleggerire il progetto dello stilista, il verde e il cammello.

Ultima parola spetta agli accessori, curati nei dettagli anch’essi. Tracolle in pelle, stringate e sciarpe corpose delineano il profilo di una collezione da vero gentleman.

 

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Milano Moda Uomo: i Seventies in passerella da Gucci

Back to Seventies: la tendenza è lampante nella collezione Gucci Autunno/Inverno 2016-2017 che ha sfilato oggi nell’ambito della Milano Moda Uomo. L’estro creativo di Alessandro Michele non smette di affascinare, in una sfilata attesissima, con una modella d’eccezione, la scrittrice americana transgender Hari Nef. Nata a Philadelphia, trasferitasi più tardi a New York, dove ha firmato un contratto con la prestigiosa IMG Models, la modella ha sfilato per Alessandro Michele, che ha dichiarato di ammirarne il carisma e lo spirito libero, e ha gestito anche l’account Snapchat del brand italiano.

La collezione Gucci per la prossima stagione invernale porta in passerella un uomo ironico e spregiudicato, che sfila in pigiama floreale perfettamente a suo agio sul red carpet in velluto costruito per l’occasione all’ex scalo ferroviario, location del défilé. Romanticismo, nostalgici tocchi vintage e trasgressione in chiave chic: sono questi i temi chiave su cui si snoda la collezione proposta da Alessandro Michele. Un po’ Mick Jagger e un po’ John Lennon, l’uomo di Gucci è barocco, impavido, semplicemente irresistibile. Richiami Seventies evidenti nel paisley e nei tessuti tapestry di trench più simili ad una vestaglia, ma anche nelle proporzioni e nei volumi, come nei pantaloni scampanati e nei maglioni a dolcevita di quest’uomo efebico e ribelle, che si presenta in broccato di seta, accostando il tartan alle stampe cartoon raffiguranti Snoopy. Patchwork di pattern e dettagli finemente lavorati, come i berretti in maglia ricamati con lavorazioni e stampe peruviane. I pigiami da sera sono decorati con preziosi dettagli floreali e vengono indossati tra occhiali da sole e collane con grossi medaglioni, mentre ai piedi catturano l’attenzione i sandali rasoterra: molte uscite ricordano il look adottato dagli habitué delle comuni anni Settanta. Si continua con grandi sciarpe, mantelle, berretti e le immancabili borse con il logo della maison.

Il chiodo è ricamato, i mocassini-pantofola hanno il bordo di pelliccia. L’uomo Gucci rivendica per sé il ruolo di primadonna, con il savoir faire e l’ironia che contraddistinguono da sempre il direttore creativo dello storico brand italiano. Un nuovo successo per uno stilista che ha tanto da raccontare.

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Iconica, suggestiva e ricca di spunti la collezione proposta stamane da Antonio Marras nell’ambito della Milano Moda Uomo. Per la stagione Autunno/Inverno 2016-2017 lo stilista ci porta nel Far West: traendo ispirazione dal piccolo villaggio di San Salvatore di Sinis, location di molti film western anni Settanta, Marras propone una collezione pensata per un uomo dallo spirito wild.

L’atmosfera che si respira sulla passerella ricorda i rodei e le feste country dal sapore americano. Camicie in stampa patchwork ripropongono un tartan rivisitato, mentre il paisley tipico dello stile boho-chic degli anni Settanta viene mixato alla stampa floreale e alle decorazioni che fanno capolino dalle giacche. Il mood prevalente è rustico, con dettagli folk, come nei giacconi con inserti in montone. Torna la salopette, e il denim viene ora decorato. Ancora, le giacche in pelle hanno le frange, le decorazioni ricordano certe fantasie tirolesi, mentre tra i materiali usati spiccano tweed e galles, ma anche pitone e coperte ruvide. I grembiuli hanno un’aria bavarese, mentre non manca la presenza del tartan all over, anche come inserto sulle camicie dal sapore rustico.

Un po’ cowboy e un po’ contadino, il fisico dell’uomo che calca la passerella è temprato dalla vita all’aria aperta e dalla fatica del lavoro nei campi. I giacconi per affrontare i rigori invernali sono ricchi di inserti, mentre le cravatte a stampa floreale completano gli outfit con un tocco sofisticato. L’uomo di Marras si copre il volto come un bandito dei Saloon, mentre chiude il défilé una parata di cowboys che si esibisce in danze country.

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Milano Moda Uomo: N°21 e i nuovi Mods

Suggestioni Swinging Sixties hanno caratterizzato la passerella di N°21. La collezione Autunno/Inverno 2016-2017 disegnata da Alessandro Dell’Acqua presenta capi dalla linea militare, che attingono al passato. Il parka diviene protagonista assoluto, in un revival Mod, tipicamente anni Sessanta.

Note colorate per capi in canvas, dall’eskimo al giubbino, per un mood military declinato in chiave chic. Una sfilata all’insegna degli opposti: il nuovo Mod coniuga mirabilmente il lato strong e prevalentemente maschile, evidente nei pantaloni combat, con un’anima eterea e femminile. Un tocco sporty-chic è evidente nei capispalla che giocano con i dettagli, come le grandi tasche, ricamate in un finto trasandato che le fa apparire quasi sfilacciate. Le sneaker ai piedi sembrano parimenti consumate.

Una collezione gentile, per un uomo che attinge spesso e volentieri al guardaroba femminile. Le camicie in seta disordinate sono emblema dell’effortlessy chic, mentre i cappotti furry sono un vezzo rubato all’armadio di lei. Torna prepotentemente alla ribalta l’animalier rivisitato su maglioni pesanti. Il maculato più classico fa invece capolino sui cappotti. Audace sperimentazione nei dettagli e nei materiali usati, come il pizzo che sbuca fuori dalla lana, mentre i cappotti in montone rovesciato aiutano a combattere il rigore invernale.

Dell’Acqua ha pensato proprio a tutto, e l’inedito parka da sera conquista il nuovo Mod. La collezione sembra voler imporsi come un monito per andare alla riscoperta di valori ormai perduti. Basta con l’uomo macho, Dell’Acqua manda in passerella un uomo gentile, che non teme le donne ma le ama. In tempi in cui la misoginia sembra essere tornata prepotentemente alla ribalta, l’uomo gentile è quantomai fashion.

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Su uno sfondo metropolitano sfila l’uomo Jil Sander. Capi militari e suggestioni minimal-chic nella collezione Autunno/Inverno 2016-2017 disegnata da Rodolfo Paglialunga. L’eleganza sartoriale di linee pulite ed essenziali si coniuga con l’estro creativo e la sperimentazione, evidente soprattutto nei dettagli, audaci e particolari. I cappotti sono sezionati da cinture oblique che sottolineano il busto.

Ricordano le imbracature, a metà tra fetish e futurismo, le cinture che evidenziano in diagonale la figura maschile. Tabacco, grigio e muschio compongono la palette cromatica di quelle che sono vere e proprie uniformi urbane. Lana grezza e pelle la fanno da padrone, ma la sperimentazione non lesina in materiali tecno, come il nylon, che ricorda le tute da sci. Il dandy metropolitano di Jil Sander indossa colli di pelliccia, raffinate scarpe lucide e stivaletti, ma anche zainetti in pelle. Il look è formale e rigoroso, le linee sono squadrate e quasi marziali.

I capi sartoriali svelano una silhouette nuova, per giacche, cappotti e tute in stile militare, che divengono uniforme d’ordinanza nella giornata lavorativa di questo eroe moderno. Pullover a coste con toppe sulle spalle e maglie in filato vengono completate da grandi sciarpe appuntate da spille. I top sembrano tuniche, mentre il comfort diviene la parola d’ordine, tra capi con zip privi di costrizioni, per un’eleganza che privilegi la comodità. Suggestivi capispalla in pelle chiudono il défilé.

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Linee pulite ed essenziali, ma anche stampe floreali e romanticismo in passerella da Marni. Una collezione Autunno/Inverno 2016-2017 all’insegna del minimal-chic.

Consuelo Castiglioni, alla direzione creativa del brand, propone una collezione dal mood easy e dall’eleganza concettuale, ma la cura per il dettaglio è evidente nelle camicie allacciate sulla schiena, che ricordano i camici dei chirurghi o addirittura delle puerpere. Completano il quadro le bluse sovrapposte e senza bottoni.

Le stampe sono basic, dalle classiche righe al mood floreale, per un pattern definito dalla designer «broken promise». Gli avvolgenti cocoon coat rivelano linee nuove e inedite, come la cintura laterale a scomparsa. A metà tra la vestaglia e il kimono, i nuovi cappotti esaltano la comodità. Marni sdogana ufficialmente l’uomo in pelliccia: la parola d’ordine è osare. Che sia una stola o un cappotto, l’uomo che calca la passerella non teme il freddo, facendo proprio un capo luxury tipicamente femminile. Il lusso diviene ora alla portata di tutti, e viene sapientemente sdrammatizzato, grazie a sneaker e berretti.

“Tutto è in movimento”- questo sembra essere il mood alla base della collezione disegnata dalla Castiglioni. La passerella stessa divine un labirinto su cui si muove sicuro un uomo futurista, perfettamente a suo agio nel minimalismo, che diviene un nuovo trend. Forse il più auspicabile, in tempi in cui il concetto classico di eleganza appare lontano.

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