Tony Ward: sfila a Parigi l’eleganza di un cigno

Ha sfilato a Parigi la haute couture firmata Tony Ward. A calcare la passerella una diva che sembra uscita direttamente dalla Dolce Vita: sfarzo, opulenza e delicata eleganza nei lunghi abiti a sirena che si alternano sul défilé.

Tripudio di piume all over e trionfo di delicata eleganza, ricca di tagli couture, istrionismi e giochi che rivelano la maestria del couturier libanese, che ci ha da tempo abituati al suo estro creativo.

Mantelli impreziosiscono abiti da gran soirée, quasi come ali di un cigno: la donna Tony Ward è regale e principesca. Dettagli studiati con certosina precisione illuminano la sofisticata couture che strizza l’occhio alla vecchia Hollywood. Suggestioni Fifties nelle gonne a ruota di certi capi. La palette cromatica abbraccia toni neutri spezzati qua e là dal nero e dal rosso scarlatto e da un blu illuminato da intarsi e ricami preziosi.

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(Tutte le foto sono tratte da Madame Figaro)


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Sfila a Parigi la dark lady di Jean Paul Gaultier

Sfila a Parigi l’haute couture firmata Jean Paul Gaultier: non si sono fatti attendere, come di consueto, emozioni e colpi di scena sulla passerella, per una collezione Autunno/Inverno 2016-2017 ricca di charme. Opulenza è la parola chiave per capi altamente scenografici e sofisticati.

Pellicce e maxi dress aprono il défilé: tripudio di eleganza declinata in chiave retrò. Le modelle indossano copricapi dalle suggestioni esotiche. La palette cromatica attinge alla natura, puntando sui toni scuri e nuance tipicamente autunnali: kaki, verde oliva, ruggine, marrone predominano in una collezione che si ispira all’Oriente e ai suoi giardini ricchi di colori. Il legno rivive sulle stampe che caratterizzano le prime uscite: mogano e ispirazioni zen impreziosiscono jumsuit e capispalla.

La donna Jean Paul Gaultier è una femme fatale dal retrogusto dark: i lunghi abiti in satin impalpabile e colori cangianti le conferiscono un’allure da diva d’altri tempi che anela però a recuperare un contatto primigenio con la natura. I dettagli piumati incantano, per una couture che qua e là ci dedica ancora inaspettati exploit: il corsetto, capo che rese celebre Gaultier, impreziosisce lunghi abiti da gran soirée, tra pellicce e trasparenze audaci. Largo a geometrie e lampi di luce glitter che attinge alla disco music anni Ottanta, di cui in sottofondo risuonano le note. Una sfilata teatrale, per una diva contemporanea.

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(Tutte le foto sono tratte da Madame Figaro)


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Alexandre Vauthier: couture contemporanea

Versatile, grintosa e contemporanea la donna Alexandre Vauthier, che ha sfilato nell’ambito dell’Haute Couture parigina. Suggestioni urban e appeal metropolitano per un Autunno/Inverno 2016-2017 all’insegna del glamour. La donna che calca la passerella sfoggia self-confidence da vendere ed eleganza felina: una femme fatale che alterna tailleur impeccabili a trench dal piglio sartoriale.

Grandi fiocchi impreziosiscono jumpsuit e minidress: sopra largo a giacche sartoriali e capispalla profilati di pelliccia. Il trench diventa quasi un abito da sera, arricchito da cinture borchiate che strizzano le curve e da spalle oversize. Sensualità allo stato puro negli abiti da sera interamente ricoperti di paillettes, che non lesinano in scollature e spacchi hot.

Strass e satin dominano la passerella, per una couture contemporanea che gioca con pochi pezzi reinventandoli in modo istrionico e sorprendente. La palette cromatica vede nero all over, kaki, beige e toni argentati. In passerella Jourdan Dunn e Bella Hadid, che chiude la sfilata indossando un lungo abito nude look impreziosito da ricami e paillettes. Nel front row spiccano Emmanuelle Seigner e Cécile Cassel, Carine Roitfeld e Laeticia Hallyday.

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(Tutte le foto sono tratte da Madame Figaro)


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Ha sfilato a Parigi nell’ambito della haute couture l’Autunno/Inverno 2016-2017 firmato Chanel. Nessun coup de théâtre, non c’è spazio per indugiare in istrionismi: ago e filo, manichini, cartamodelli e macchine da cucire divengono protagonisti assoluti di una sfilata che trascende i confini della mera passerella per entrare nel laboratorio.

L’atelier di Coco Chanel rivive in diretta sul défilé e la passerella viene invasa dai sarti e dagli artigiani, coloro che, con lavoro certosino, confezionano le stesse collezioni. È così che le quattro sarte première accompagnano kaiser Karl sulla passerella: le sarte divengono principali interpreti di una sfilata che intende omaggiare l’essenza stessa del concetto di haute couture.

Trionfo di tweed e lana bouclé per le prime uscite: giacche in primo piano, capo evergreen della maison. Couture (poca) si unisce al refrain nel segno della tradizione. Beige e marrone ma anche nero, rosa e azzurro dominano la palette cromatica. Seguono a ruota abiti ricamati. Stoffe pesanti per gonne longuette, pantaloni larghi alla caviglia, boleri, ricami. Banditi i gioielli e le borse, che pure costituiscono da sempre una delle maggiori eredità di mademoiselle Coco.

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Sfila al Gran Palais una collezione all’insegna dell’austerity. Rigore e sobrietà nei tailleur in tweed con spalle oversize che si alternano sulla passerella. Poche le citazioni alla maison di rue Cambon, solo qua e là sbuca qualche spilla raffigurante la celebre camelia. Le mannequin indossano stivali neri aderenti come calze, guanti a mezze dita e capelli raccolti in uno chignon. La femminilità è appesantita dalle proporzioni, pochi accenni alla dolcezza oltre ai cerchietti con fiocchetto bon ton tra i capelli delle modelle. Gli abiti da sera sono declinati in un black & white dalle suggestioni optical: largo a tulle e organza per mantelli che sovrastano i capi da gran soirée.

In passerella sfila Mariacarla Boscono, mentre il front-row è invaso da vip, a partire da Willow Smith, nuova musa di Karl Lagerfeld, Caroline de Maigret, Milla Jovovich, Jessica Chastain, Vanessa Paradis. La sfilata ha visto inoltre il lancio del profumo “Boy”, dedicato a Boy Capel, grande amore di Coco Chanel, morto nel 1919 in un incidente automobilistico.

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(Tutte le foto sono tratte da Madame Figaro)


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Atelier Versace: sfila a Parigi una nuova couture

Una valchiria dall’allure sofisticata sfila tra drappeggi da dea greca e sapienti tagli sartoriali: Atelier Versace apre la settimana dell’haute couture parigina con una sfilata che riporta la maison ai suoi albori. Sensualità felina ma stemperata da una dolcezza inedita: la femminilità aggressiva da sempre emblema della maison sembra cedere il posto ad un’eleganza senza tempo. La donna Atelier Versace è una diva contemporanea, che incede sulla passerella sicura di sé e forte del proprio sex appeal.

Capispalla sartoriali si alternano ad abiti da diva: aprono il défilé cappotti preziosi più simili a kimono declinati in colori pastello: suggestioni Forties nelle silhouette, mentre il double di cashmere e seta a contrasto è impreziosito da una pioggia di cristalli Swarovski.

Gli abiti da sera rivendicano il potere seduttivo, tra nude look e profonde scollature. Il potere della donna e del suo fascino: questo sembra essere il fil rouge della collezione haute couture. Duchesse di seta e drappeggi, ma anche asimmetrie e tagli innovativi che spezzano col passato alla ricerca di una nuova couture. Abiti lunghi ma anche corti, caratterizzati da tasselli di raso multicolor.

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Karen Elson per Atelier Versace


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Capispalla sartoriali si alternano ad abiti da diva


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Tagli asimmetrici e tasselli di raso sfilano da Atelier Versace


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Irina Shayk calca la passerella di Atelier Versace


Parata di top in passerella: dalla rossa Karen Elson ad Irina Shayk a Bella Hadid, fino a Mariacarla Boscono e Carolyn Murphy. Nel front row appaludono Bradley Cooper, fidanzato della Shayk, con la ex collega di serie tv Jennifer Garner e la pantera nera Naomi Campbell. Ispirazioni disco si alternano alla nuova couture inaugurata dalla Medusa: e l’aggressività che manca ai capi che si alternano sulla passerella sembra concentrarsi invece nel make up, che, tra rossetti borgogna e sfrontata femminilità.

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Drappeggi e veli per una donna forte


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Bella Hadid per Atelier Versace


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Sensuale e graffiante la collezione che ha sfilato a Parigi


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Sinousa e sofisticata la donna Atelier Versace


(Tutte le foto sono tratte da Madame Figaro)


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Tendenze Primavera/Estate 2016: marinière

Tra i fashion trend per la Primavera/Estate 2016 regna lo stile marinière: preparatevi ad un’invasione di righe, declinate in tutte le versioni. Ce n’è davvero per tutti i gusti, da indossare dal giorno alla sera. Righe che hanno dominato le passerelle: onnipresenti nelle collezioni di moltissimi brand, quello che da sempre è un passepartout del guardaroba femminile (e non solo) e un evergreen estivo, si è imposto come un must have della stagione corrente.

Tanti sono stati i designer che hanno cavalcato la tendenza, da Elisabetta Franchi, che propone un patchwork di stampe rigorosamente a righe, a Ralph Lauren: quest’ultimo ha unito una full immersion di capi marinière allo stile pulito ed essenziale tipico della maison. Inoltre lo stilista statunitense è riuscito anche a sdoganare le righe come stampa che impreziosisce lunghi e sontuosi abiti da sera.

La fantasia non manca neanche in casa Max Mara: qui lo stile marinière è stato protagonista assoluto della sfilata Primavera/Estate 2016: da caban a righe a trench, da abiti interi a pantaloni, le righe erano il fil rouge di una collezione ricca di suggestioni e fascino. La donna Max Mara sembra perfetta per una regata chic, tra righe all over spesso abbinate a stampe con stelle o comunque dettagli che rimandano all’immaginario della vela: mood ideale per un’estate all’insegna dello stile.

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Max Mara


Ralph Lauren
Ralph Lauren



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Righe hanno caratterizzato anche la sfilata Christian Dior, che esaspera i colori e la stampa marinière attraverso cromie accese e capi dalle proporzioni over. Eleganza e giochi cromatici che vedono ancora le righe protagoniste indiscusse da Erika Cavallini, in una collezione sofisticata e sorprendente. Dolce & Gabbana hanno declinato in chiave ironica la stampa classica rigata, indugiando in colori fluo per caftani e abiti dal mood Fifties, in un omaggio al Bel Paese. Cavalcano ancora la tendenza Sportmax ed Iceberg, con stampe ardite e capi funzionali e perfetti per l’estate 2016.

Eliza Cummings, foto di David Bellemere Marie Claire Italia, aprile 2016
Eliza Cummings, foto di David Bellemere per Marie Claire Italia, aprile 2016


(Foto cover Marie Claire Italia)


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Milano Moda Uomo 2016: la sfilata di Daks

DAKS SFILA ALLA MILANO MODA UOMO 2016

COLLEZIONE DAKS PRIMAVERA/ESTATE 2017

 

Uomo britannico in trasferta, Daks per questa collezione primavera-estate 2017 vola in India, tra i profumi speziati e le interminabili distese di sabbie bollenti.

Nella terra del fuoco l’uomo Daks sceglie i filati pregiati, il cashmere, il madras, le lane leggere, il cotone e la seta. Le tonalità ricordano le sfumature del deserto e i bagliori della notte: i grigi diventano quasi argentei, i marroni come terra bruciata e i verdi di una tonalità petrolio.

Filippo Scuffi, direttore creativo di Daks, sceglie una linea dal taglio formale, abiti completamente sfoderati, predilige la comodità e la libertà di movimento, ma è molto attento ai dettagli. L’argento dona luce all’outfit attraverso gli accessori: grandi bracciali indiani, lunghe collane, shopper e piccoli zaini ; le scarpe sono sprovviste di stringe e talvolta indossate come pantofole.

Libertà e avventura sembrano essere le parole chiave della collezione Primavera Estate 2017 Daks, per un uomo dallo spirito libero, alla ricerca di se stesso.

 

Guarda qui tutte le foto dalla sfilata Daks: 

 



Dettagli:




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Ichthyophobia è il tema della collezione primavera estate 2017  Miaoran –  la paura dei pesci.

La fobia dei pesci si risolve stando a contatto gradualmente con essi, così il designer aiuta il fobico vestendolo di strati, con tessuti che catturano la luce e ricordano il lento incresparsi delle onde.


In passerella un enorme telo bianco crea un’acquario umano dove i modelli sfilano come creature acquatiche – sgargianti i colori che vanno dall’azzurro schiuma di mare al denim profondo, dal grigio ardesia al corallo pallido, fino ai candidi avorio.

 

I volumi giocano un ruolo fondamentale in questa collezione Miaoran, i bomber sono corti in vita e profilati, le camicie sono lunghe oltre la vita, i top squadrati e i cappelli quasi una firma dello stilista.

Molluschi, cetacei e ctenofori compaiono sui soprabiti avorio, il tessuto macramè diventa una rete piena di pesci, l’uomo Miaoran un enigmatico uomo di mare.



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Milano Moda Uomo: Dolce & Gabbana tra jazz e mambo

Eclettica, irriverente, scanzonata la Primavera/Estate 2017 di Dolce & Gabbana: una sfilata che, pur essendo come di consueto fuori dal calendario ufficiale della Milano Moda Uomo, si riconferma come uno degli eventi più attesi dai fashion addicted.

Sullo sfondo della passerella un’orchestrina jazz che suona dal vivo: l’atmosfera è ricca di rimandi Forties, a metà tra il bar di Casablanca e il Buena Vista Social Club che animava la vita notturna dell’Avana. In questo improvvisato club dalle suggestioni caraibiche si consuma un défilé ironico e colorato. Sulle note swing degli Hot Sardines calca la passerella un giovane uomo che non teme la sua eleganza talvolta sopra le righe. Giovanile e giocosa la collezione e giovanissimi i modelli scelti, spesso famosi figli d’arte, come Presley Gerber, figlio 16enne della sempre splendida Cindy Crawford, e Rafferty Law, figlio 19enne di Jude Law e Sadie Frost.

Felpe hip-pop si alternano a lunghi caftani zebrati e stampe patchwork, con ananas e frutti tropicali che fanno capolino accanto ad animalier all over. Dettagli tribal traggono ispirazione dal filone Afroamericano, mentre suggestioni retrò rimandano alla Beat Generation e agli Hipster.

La musica diviene protagonista indiscussa della sfilata: l’uomo Dolce & Gabbana sfoggia alle orecchie le cuffie, in un mood giovane e spensierato. Eleganza scanzonata per un teenager che indossa fieramente l’ultimo modello di smoking smorzato da dettagli ironici e iridescenti. Pantaloni wide-leg e felpe animalier si alternano a caftani optical e stampe cartoon, in stile Pop Art. Lo stereo portatile diventa must have ed impreziosisce ogni mise; lo smoking è declinato in oro e righe.

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«Ci siamo immaginati di essere in Sicilia, di partecipare a un concerto, un happening sotto le palme o i banani della Favorita o del Giardino botanico», questa l’ispirazione alla base della nuova collezione, come dichiarato da Domenico Dolce e Stefano Gabbana. DGMusica è il fil rouge di un défilé che unisce l’energia della Youth Culture al groove caraibico. Un melting pot culturale che trascende i confini e si traduce in uno stile variegato e multiforme, che attinge molto dal passato: l’esistenzialismo e il jazz si mixano allo streetwear, tra pailettes e swing.

Nel front row spicca la star di Internet Cameron Dallas. Influencer e blogger occupano le prime file, a testimonianza di quanto ancora una volta il duo di stilisti che ha reso fashion la mediterraneità, sappia cavalcare le nuove tendenze. Dolce & Gabbana si riconfermano ancora una volta maestri nel carpire i fenomeni sociali e sdoganarli all’interno di sfilate che somigliano sempre più a live shows.

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(Tutte le foto sono tratte da Madame Figaro)


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Partendo dal rigore del nero, Richmond per la collezione primavera estate 2017, si tuffa in un multicolor fluo che tocca il verde acido, il giallo, il fucsia.

Il fitting è comodo e dalla praticità sportiva, con qualche capo sartoriale, soprattutto le giacche.
Materiali ricercati, pelli e stampe dal forte impatto visivo, l’uomo Richmond non passa certo inosservato.

Talvolta scalzo o dimentico di qualche capo, è un uomo attento alle mode ma mai vittima; noncurante del tempo che passa, impegnato, nel suo armadio non mancano mai i capi basic del maschio ribelle, giubbino in pelle compreso.

Guarda qui tutte le foto dalla sfilata Richmond:



(foto ufficio stampa)

 

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La Primavera/Estate 2017 firmata Versace si apre nel segno del comfort. L’uomo che calca la passerella non si perde in fronzoli ma punta ad un’eleganza sobria e sofisticata. Tessuti svolazzanti e leggeri, stratificazioni e suggestioni bikers completano un look all’insegna della funzionalità, declinata in chiave sporty-chic.

Energia, movimento e sprint costituiscono il fil rouge di una collezione suggestiva che riporta la maison ai suoi fasti. La sfilata si apre con la proiezione di un cortometraggio girato da Bruce Weber in esclusiva per il brand. Versace gioca con le proporzioni e i materiali usati: bluse lunghe con cappuccio si uniscono a leggings e calzoncini da ciclista, maglie in seta sono lasciate fluide sulla vita e sul torace e indossate con giacche e top.

Via libera a parka ed inediti capispalla leggeri perfetti per affrontare l’estate a bordo di una moto: il trench si porta come una vestaglia, il bomber viene arricchito da stampe all over e da zip. Jersey e nylon dominano la collezione, tra micro borchie, seta e pelle. La palette cromatica è neutrale, il verde militare domina insieme a sfumature che toccano il beige scivolando nei colori più intensi quali blu e viola.

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L’uomo Versace è un wrestler palestrato che non disdegna la giacca sartoriale, unendo ad una mascolinità classica, tanto cara alla storica maison, il piglio da gentleman contemporaneo che indugia in dettagli evergreen che strizzano l’occhio ad un dandismo quantomai interessante. Inserti sportivi impreziosiscono completi destrutturati e pantaloni sartoriali. La stessa location del défilé ricorda un’arena, mentre la musica omaggia Prince, mito del pop nonché intimo amico di Donatella Versace, scomparso lo scorso 21 aprile. Alcuni pezzi inediti di Prince hanno accompagnato le uscite dei modelli.

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(Tutte le foto sono tratte da WWD)

(Foto cover Madame Figaro)