SUGGESTIONI AFRICANE IN PASSERELLA DA UMA WANG

Un viaggio nel continente africano, tra i villaggi e le ampie distese del deserto; fotografie e ricordi, souvenir di un resoconto etnografico alla scoperta dell’Africa: è da qui che parte Uma Wang per la sua collezione primavera/estate 2017. La designer cinese sceglie un mood etnico per definire i codici stilistici di una sfilata suggestiva e ricca di pathos. Il reportage si unisce al glamour per capi fluidi e minimali. Bandito ogni eccesso: regna un’eleganza fatta di linee ampie e stampe che raffigurano i colori della terra. Una tavolozza di impronta naturalistica che predilige il nero, il blu, il tabacco e il marrone. Non mancano tocchi gold e grafismi suggestivi. La donna che calca la passerella ricorda una dea tribale immersa in un paesaggio urban, tra sari, caftani, sahariane e pigiami palazzo. Comfort e raffinatezza si intersecano

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(Foto: Madame Figaro; cover: Sterlizie)

ETRO: ELEGANZA GIPSY ALLA MILANO MODA DONNA

Il topos del viaggio funge da ispirazione per la collezione primavera/estate 2017 di Etro. Una viaggiatrice dalle suggestioni luxury calca la passerella alla Milano Moda Donna. Preziosa e affascinante, la collezione disegnata da Veronica Etro per la prossima stagione estiva reinterpreta un capo passepartout dalla storia antichissima, il caftano, che viene declinato in versione mini e maxi. Sovrapposizioni e suggestioni esotiche creano un’atmosfera ricca di pathos: la donna che calca la passerella indossa il poncho e lunghe mantelle perfette per affrontare una avventurosa traversata del deserto. Non mancano suggestioni Navajo e riferimenti alle popolazioni berbere e beduine, per una sfilata che tanto attinge al loro guardaroba. Ad aprire il défilé un pigiama palazzo con iconica stampa cachemire. Poi tripudio di abiti a stampa foulard, sulle note di Led Zeppelin. Libera ed eclettica, la viaggiatrice di Etro affronta l’estate in caftano e pashmine: enormi sciarpe in stampa patchwork impreziosiscono molti degli outfit. Suggestioni military-chic si alternano allo stile gipsy e al boho-chic, da sempre cifra stilistica del brand. La palette cromatica alterna tinte autunnali alle tinte fluo di un paisley rivisitato in chiave psichedelica: i colori sono vitaminici, in un’esplosione di fucsia, giallo, verde mela. I caftani hanno nappine su polsi e scollature, per interessanti rimandi alla cultura andina, in una collezione in cui regna lo stile etnico. Motivi tribali accompagnano i lunghi abiti in impalpabile chiffon. Citazioni hippie negli accessori, come i sandali in cuoio che rivelano però un inaspettato tacco 12. I gioielli ricordano certi monili sfoggiati dalle popolazioni africane; le borse con grandi tasche sono perfette per contenere appunti di viaggio, matite, fiaschette. Per una viaggiatrice di lusso.

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(Foto: Madame Figaro)

KRIZIA: INIZIA L’ERA ZHU CHONGYUN

Prima sfilata di Krizia sotto la direzione creativa di Zhu Chongyun: nell’ambito della Milano Moda Donna si apre un’era nuova per lo storico brand di Mariuccia Mandelli. L’eredità lasciata dalla stilista, scomparsa nel dicembre 2015, viene raccolta dall’imprenditrice cinese. Zhu Chongyun, 52 anni molti dei quali passati nel fashion business, ha acquisito il marchio nel febbraio 2014 per una cifra che secondo i rumours ammonterebbe a 35 milioni di dollari. Il rilancio del brand, avvenuto gradualmente, viene ora coronato dalla prima sfilata. Il défilé coniuga suggestioni orientali al glorioso passato della maison italiana. Romantici volant sbucano da maglie in imprevisti giochi stilistici. La tigre, simbolo per antonomasia di Krizia, torna a ruggire sbucando da felpe e stampe in jacquard multicolor e pelle lavorata al laser. Camouflage all over sui tessuti, tra romantiche balze e sete plissettate che impreziosiscono giacche maschili: sembrano ventagli e nastri che si posano lateralmente al bavero di una giacca o che, come una spilla, fanno capolino da un capo in maglia. Proporzioni oversize per i capispalla, mentre gli abiti da sera enfatizzano la silhouette femminile. Asimmetrie dominano il catwalk tra ruches che ricordano i petali di un fiore e riuscite citazioni artistiche. Blu, black and white e oro nuance predilette, mentre tra i materiali usati spiccano seta, mohair ed organza.

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(Foto: Madame Figaro)

ROMANTICISMO ROCK DA DIESEL BLACK GOLD

Ribelle ma con un’anima romantica la donna Diesel Black Gold. Non manca il consueto spirito rock ma intriso stavolta di suggestioni romantiche per silhouette pulite e delicate. Tripudio di rosa e khaki per capi dall’appeal urban che si sposano con suggestioni militari, addolcite però dai riferimenti all’estetica del fotografo David Hamilton. Eterea come una ninfa la donna immaginata da Andreas Melbostad, che rielabora i codici femminili del brand attraverso una luce nuova. Tripudio di rosa antico per un’eleganza iperfemminile, tra corsetti, decorazioni preziose e volants. Mini dress in pizzo sangallo ricordano la lingerie; il denim si arricchisce di pizzo e dettagli in sangallo; le giacche in pelle scamosciata rivelano un’appeal grintoso, come le scarpe: anfibi di tela, snearkers e sandali da gladiatore. Largo a pantaloni cargo da indossare sotto corsetti; shorts con cinghie boudoir svelano il dualismo della primavera/estate 2017 di Diesel Black Gold.

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(Foto: Madame Figaro)

MILAN FASHION WEEK: IL PAST FORWARD DI PRADA

Inversione di marcia da Prada, che riafferma con forza il manifesto estetico da sempre congeniale al brand: è un’eleganza semplice e saldamente radicata nella contemporaneità e nelle sue contraddizioni quella che sfila in passerella. Largo a pigiami dal piglio orientale, tailleur e capispalla profilati di piume di marabù, grafismi ed iperbolici déjà-vu. Introspettiva e nostalgica, in linea con lo spirito della maison ma proiettata al futuro, la collezione disegnata da Miuccia Prada per la prossima stagione estiva può essere riassunta in quel Past forward che dà il titolo al cortometraggio realizzato da David O. Russell in collaborazione con la stilista, che sarà presentato il prossimo novembre a Los Angeles.

Patchwork di tartan e pattern floreali si incrociano tra velcro che strizza le silhouette e classicità. Ricami e dettagli preziosi all over si intersecano ad accenni sporty-chic, mentre costumi profilati di piume con culottes dalle linee Fifties si indossano sopra camicette classiche, per un’eleganza che non segue alcun diktat e che non teme di osare. Un po’ collegiale la donna che sfila in grembiulini e chemisier, per un ritorno al passato: tripudio di tartan e piume di marabù per un nuovo concetto di semplicità che guardi al lato umano.

“Questa mia eleganza è tutta sbagliata e per questo mi piace -così Miuccia Prada ha descritto la collezione-. Se no la parola stessa fa vecchio, anche se fa sempre bene guardare al classico di certi cardigan cammello o grigi e di certi chemisier”. “Stavolta ho voluto cambiare tutto, purificare, togliere il troppo -ha aggiunto la stilista- per una semplicità chic, molto umana, passionale, sensibile. Cose belle e brutte mixate insieme senza troppe contaminazioni di stylist. Adesso no, è l’ora della semplicità alla mia maniera, con la piuma messa su una camicetta e sui polsi, all’orlo dei pantaloni o sui sandali, a volte di dubbio gusto”. Miuccia Prada pesca dal passato per farsi strada nella giungla contemporanea, dove spesso l’eleganza diviene un’incognita. Accostamenti arditi eppure mirabili, per un vecchio che non invecchia mai, iconici evergreen magistralmente riproposti in una collezione che riafferma l’identità primigenia di un marchio da sempre sinonimo di stile.

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(Foto: Madame Figaro)

MILAN FASHION WEEK: LE ATMOSFERE COLONIALI DI LES COPAINS

Atmosfere coloniali in passerella da Les Copains: la collezione per la prossima primavera/estate sembra ispirata a un viaggio nel deserto. Mood esotico per la viaggiatrice che calca il catwalk: il deserto rivive nella palette cromatica dei capi. Largo a sahariane e a toni neutri, bianco splendente interrotto da sprazzi di verde e azzurro.

Un viaggio ideale tra Tangeri e Marrakech funge da ispirazione della sfilata, che si pone come una full immersion in suggestioni nomadi. Trasparenze e sofisticati ricami evocano i giardini, i mercati, la brulicante vita di una città lontana. Tessuti leggeri e preziosi si addolciscono con dettagli sartoriali: righe e maglieria illuminano pantaloni ampi, tute e caftani. Sapienti virtuosismi nel tricot jacquard con fili invisibili, per un effetto pizzo. L’uncinetto diventa protagonista di capi iconici.

Maxi dress si alternano sulla passerella per silhouette sensuali e contaminazioni inusuali tra stili e culture. Cuoio all over negli accessori, come le cinture, i sandali e le borse. Come un’esploratrice, la donna Les Copains sfoggia sahariane e filati preziosi. Il jacquard ricorda certi pattern tipicamente nordafricani.

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MILAN FASHION WEEK: VOLUMI OVERSIZE DA PORTS 1961

Spensierata e sbarazzina la collezione primavera/estate 2017 Ports 1961, che ha sfilato nell’ambito della Milano Fashion Week. Ottimismo è la parola d’ordine di una collezione dall’eleganza disinvolta. La stilista Natasa Cagalj crea silhouette comode e oversize, che strizzano l’occhio al guardaroba maschile.

Si comincia con due pezzi dai volumi teatrali che lasciano talvolta il posto a morbidi capi che enfatizzano invece il fisico femminile.
Righe all over si alternano con deliziosa nonchalance a pattern floreali in un tripudio di colore. Sofisticata e sicura di sé, la donna che calca la passerella non teme di celare la propria femminilità dietro un pezzo passepartout quale è la camicia maschile.

Pigiami a righe si alternano a maxi dress, in un gioco cromatico di righe: ce n’è per tutti i gusti, tra nuance fluo e pattern irriverenti. Largo a una palette cromatica vitaminica per capi all’insegna dell’effortlessy-chic.

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(Foto: Madame Figaro)

MILAN FASHION WEEK: GRAFISMI VITAMINICI DA EMILIO PUCCI

Stampe vitaminiche in passerella da Emilio Pucci. Grafismi arditi e colori al neon caratterizzano una collezione primavera/estate 2017 che riscopre il passato della maison pur non perdendo di vista la sperimentazione e la contemporaneità. Tute e abiti in jersey per drappeggi eclettici e motivi d’archivio rivisitati in chiave tribal, per un’estate grintosa ed energetica.

Giallo lime, black and white optical, rosso, turchese e rosa nella palette cromatica. Lo stile creato dal marchese Emilio Pucci viene rivisitato dall’estro di Massimo Giorgetti, che resta però fedele all’anima della maison toscana, facente parte del gruppo Lvmh. Vibrazioni fresche e giovani nei look che si alternano sul catwalk.

Mirabili giochi cromatici anche nei costumi in maglia, nei crop top e nelle gonne a ruota, tra intarsi e glam. Raffinata e giocosa, la donna che calca la passerella incarna perfettamente l’estate, con la sua freschezza e la sua leggera e disinvolta eleganza.

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(Foto: Madame Figaro)

MILAN FASHION WEEK: ETEREA E ROMANTICA LA DONNA GENNY

Romantica ed eterea la donna che calca la passerella di Genny, alla Milano Moda Donna. Pulizia e linee essenziali caratterizzano una collezione primavera/estate 2017 femminile e sofisticata. Ricorda quasi un fiore la donna che sboccia sotto petali di sete ed organze, tra contrasti e raffinatezza.

Si ispira agli scatti del celebre fotografo Robert Mapplethorpe Sara Cavazza Facchini, alla direzione creativa del brand: le calle immortalate da Mapplethorpe ispirano una collezione all’insegna della delicatezza. Ruches, ricami e trasparenze impreziosiscono camicette e gilet. Largo a tessuti operati e perle, per jumpsuit con collo gioiello e volant all over.

Cut out e trasparenze decorano mini dress in cui grinta e sensualità si mixano perfettamente. Oblò ed asimmetrie, ma anche sovrapposizioni e giochi vedo-non vedo per i petali multistrati plissettati che si aprono su candidi abiti dai colori iridescenti, in una palette cromatica velata di tinte nostalgiche e dolci.

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(Foto: Madame Figaro)

MILAN FASHION WEEK: PHILIPP PLEIN CIRCENSE E SPETTACOLARE

Un enorme luna park tra nani da giardino giganti ed eccessi di ogni sorta per la sfilata Philipp Plein. Lo stilista tedesco celebra il suo commiato dalla Milano Fashion Week con una collezione primavera/estate 2017 ricca di lusso ed aggressività. A fine sfilata arriva l’annuncio ufficiale: dalla prossima fashion week sarà infatti New York la location voluta dal designer tedesco per presentare le proprie collezioni.

Parata di star sul catwalk e nel front-wor, con Paris Hilton protagonista assoluta, insieme alle top model del momento. Ad aprire il défilé la modella brasiliana Izabel Goulart, strizzata in hot pants e sandali da gladiatore, tra catene d’oro che impreziosiscono un giubbotto. Tripudio di borchie e cristalli, stivali inguinali per Fergie, che si è esibita durante la sfilata.

Spettacolare, quasi circense la collezione, intitolata #aliceinghettoland, che vede denim protagonista assoluto, tra minigonne e giubbotti. Catene d’oro all over e dettagli preziosi si sposano con un mood punk tra borchie e aggressività. Alla fine del défilé lo stilista saluta il pubblico a bordo di una Cadillac.

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(Foto: Madame Figaro)

MILAN FASHION WEEK: MELTING POT CULTURALE DA ROBERTO CAVALLI

Full immersion nello stile rodeo per Roberto Cavalli, che sfila alla Milan Fashion Week con una collezione primavera/estate 2017 dalle ispirazioni eterogenee. Lo stile cowboy domina, in un viaggio immaginario nel continente americano, sulle orme dei nativi americani. Non mancano riferimenti esotici, nella scelta di stampe che ricordano l’India, l’Egitto, il Marocco.

Largo a caftani preziosi, balze e ruches, ricami tipici indiani, pantaloni a zampa d’elefante direttamente tratti dai Seventies. Molteplici i riferimenti ai figli dei fiori e alla cultura hippie, in una suggestiva collezione che si distingue come un melting pot culturale. Largo a stampe Navajo ed egiziane, fino all’animalier d’ordinanza, per una viaggiatrice globetrotter dallo spirito impavido e dalla femminilità esplosiva, strizzata in corsetti e bustier, orli e frange, tra kimono e stampe patchwork. Si respira libertà e leggerezza, in una sfilata che trae spunto da culture e tradizioni di popoli lontani.

Seta e chiffon dominano per camicette e lunghi abiti impalpabili; le giacche sono impreziosite da cristalli e ricami ton-sur-ton; il poncho rivive in inediti contrasti. Mix & match di ispirazioni per una sfilata che affianca la donna all’uomo, che sfila come un cowboy. Monili tribali e gioielli dal piglio vittoriano si alternano, mentre l’animalier ed altri pattern iconici celebrano un tripudio gipsy.

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(Foto: Madame Figaro)