Dolce & Gabbana alla conquista della Cina

Dolce & Gabbana sbarcano in Cina: è Hong Kong la location scelta per la sfilata di Alta Moda del duo di stilisti. L’evento, seguitissimo sui social, ha visto la costruzione di un ponte ideale tra Cina e Italia, che, secondo Domenico Dolce e Stefano Gabbana non sarebbero poi così lontane. Tripudio di opulenza e suggestioni imperiali nel défilé, che ha visto sfilare modelle rigorosamente asiatiche, vestite come principesse.

Si apre con il dovuto omaggio al Bel Paese, sulle note di “O sole mio” una sfilata destinata ad entrare nella storia: nella hall del Peninsula Hotel sfila per la prima volta l’Alta Moda fuori dall’Italia. Tra i 200 selezionatissimi ospiti l’intero jet-set asiatico, tra sedie d’oro, grappoli di rose e le gigantografie di Leonardo e Tiziano. vogliamo far entrare tutti nel nostro mondo

Si alternano sulla passerella più di cento abiti che omaggiano l’alta artigianalità italiana: virtuosismi e maestria ni ricami dorati che impreziosiscono la prima uscita, con un lungo abito in tulle nero con tanto di lunghi guanti e corona da imperatrice. Tripudio di broccati, pietre preziose e conchiglie che decorano bustier e copricapi pregiati; largo a cappe di seta e pellicce di astrakan, tubini in pizzo e lamè, per re e regine di un ideale regno in cui a dominare è lo stile e il Made in Italy. L’uomo sfila in vestaglia e colbacco, sfoggia blazer interamente ricamati e sfarzosi completi in broccato.

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Opulenza è la parola chiave di un fashion show suggestivo, organizzato in appena un mese e che inizialmente doveva sfilare a Milano. “Perchè qui? -risponde Domenico Dolce- È stato il nostro primo amore cinese. E poi è al centro di tutti, anche di altri mercati come Russia o Australia, tanto è vero che sono venute clienti da ovunque”. I due stilisti si rivolgono ad una “giovane tosta che sa quello che vuole e oggi conosce molto bene le cose e apprezza la qualità. Non la intorti con i falsi, no. Anzi. Vuole cose sempre più vere e originali”. La dichiarazione d’amore per la Cina campeggia sui social con l’hashtag «dgloveshongkong». Dolce & Gabbana ribadiscono l’importanza dei nuovi media come principale veicolo per portare la loro moda alla gente. «Questo è il nostro modo oggi di concepire la moda, andare verso la gente e non importa se non tutti possono acquistare questo o quel capo, ci piace l’idea di farli entrare nel nostro mondo. Di fare vedere a tutti cosa è il nostro lavoro».

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Le Beach Waves spopolano allo show di Victoria’s Secret

Grand Palais rivestito di luci rosa. Questa è stata la magica location parigina che ha ospitato l’attesissimo Victoria’s Secret Fashion Show 2016 (QUI un pezzo al riguardo).
A rendere tutto più surreale sono stati gli angeli che hanno sfilato sulla passerella. Una passerella che si è trasformata nel sogno proibito di migliaia di talentuose modelle.


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Una delle caratteristiche più rinomate degli angeli di Victoria’s Secret sono i capelli. Lunghi, leggermente mossi, fiabeschi. E quest’anno hanno lasciato ancora il segno. Decine di hairstylists sono stati incaricati di curare nei minimi dettagli il look delle modelle utilizzando il Beachwaver.


Questo è un ferro che avvolge delicatamente i capelli per creare le famose beach waves (onde da spiaggia) in tutta semplicità.


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Per l’occasione, è stato lanciato l’hashtag #igotbeachwaved che caratterizza al meglio il trend. L’hashtag ha spopolato su Instagram, sia sui profili delle modelle, sia su quelli degli acconciatori.


Il Beachwaver è stato nominato Official Hair Tool of the #VSfashionshow, richiamando l’attenzione di tutti. Vediamo qualche look realizzato nel backstage!


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Come ricreare il look da sole? Le 3 regole fondamentali


1. Il ferro: Beachwaver o Cloud Nine Wand


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Sono questi i ferri perfetti per ricreare l’amatissimo look delle modelle di Victoria’s Secret. Prendete ciocche non molto spesse e avvolgetele intorno al ferro. Dopo pochi secondi, rilasciatele.


2. Lasciare raffreddare!
Passo fondamentale per una buona piega è lasciare raffreddare completamente le ciocche prima di aprirle e renderle più naturali. Solo così manterranno la piega più a lungo.


3. Lacca: Sculp It o Create It di Kadus Professional


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Ecco le alternative per il finish: per un look bagnato che vi riporti indietro all’estate, potete utilizzare qualche spruzzo della lacca Sculp It di Kadus Professional. Questa lacca senza gas ha un’altissima tenuta e dona l’effetto “mare” alle vostre beach waves.


Se, invece, ricercate un look più morbido, vaporizzare la lacca Create It di Kadus Professional. Questa lacca si asciuga in 60 secondi, permettendovi di modellare al meglio le vostre onde.

 




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Sfila a New York la collezione Kenzo per H&M

Ha sfilato ieri sera a New York la collezione Kenzo per H&M. Atmosfere folk e colori accesi, tra stampe Navajo e silhouette scultoree: circa cento capi si sono alternati sulla passerella del Pier 36, sul molo nord del Manhattan Bridge. Tripudio di brio ed energia vitaminica sul défilé, tra le note di «Express Yourself» di Sam Spiegel: ad allietare l’evento, un’esclusiva coreografia creata da Ryan Heffington. La regia del fashion show era invece curata da Jean-Paul Goude, nome leggendario della moda.

Carol Lim e Humberto Leon, il duo creativo alla direzione creativa di Kenzo, rispolvera gli archivi storici della maison, fondata nel 1970 da Kenzo Takada, oggi 77enne. La capsule collection creata in esclusiva per il colosso svedese dell’abbigliamento low cost H&M ripropone pezzi storici dell’archivio Kenzo, brand entrato a far parte del gruppo LVMH nel 1993. Ecco quindi l’abito lungo a balze realizzato con nastri intrecciati, pezzo storico della maison, di cui esistono solo due esemplari originali: il capo è stato reinterpretato in chiave low cost accanto a pantaloni a gamba larga e dettagli sporty-chic, come le felpe.

Dominano i patchwork di stampe, tra suggestioni andine e animalier all over. Una giungla metropolitana fa da sfondo ideale alla collezione: ed è proprio «Kenzo Jungle Paris» il logo che domina le felpe, accanto al simbolo della tigre. Torna anche il kimono, capo passepartout degli archivi Kenzo, reinterpretato per l’occasione in chiave double-face con impunture matelassé e zip. Largo a crop top e pantaloni in jersey, per un mix & match dal forte impatto scenografico, in un melting pot etnico che strizza l’occhio ad elementi gipsy. Allegria e brio sono le parole d’ordine, in un catwalk quadrato dai risolti circensi in cui si esibisce dal vivo un’inedita orchestrina. Mood Youth nella performance live dei ballerini, in un inedito ponte tra passato e presente.

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(Foto: Amica)
(Foto: Amica)


(Foto: Amica)
(Foto: Amica)


Caleidoscopiche stampe impreziosiscono i capi, come i motivi floreali, una stampa a medaglioni proveniente dagli archivi storici del brand e un motivo a rete oversize. Proporzioni over e dettagli femminili nelle balze che impreziosiscono maxigonne plissé. Occhi puntati sui dettagli, come i bottoni a forma di fiore in metallo dorato e gli accessori, che si preannunciano già must have di stagione: le borse in pelle che ricordano la shopper Kenzo e gli stivaletti con gambale animalier, o ancora il berretto a stampa patchwork, i gemelli, i foulard, le calze e gli orecchini.

“Questa sera abbiamo reso omaggio a tutto quello che amiamo di Kenzo x H&M con un mix allegro, sorprendente e pieno di energia – così Carol Lim e Humberto Leon hanno commentato la sfilata evento- una fusione di vari mondi. È stata una sfilata indimenticabile”.

Una perfomance a sorpresa del rapper Ice Cube ha chiuso il défilé. Nel front row nomi celebri, tra cui la supermodella Iman, moglie del compianto David Bowie, l’attrice Chloe Sevigny, Rainey Qualley (figlia di Andie MacDowell), Rosario Dawson, Elisabeth Olsen, la cantante Soko, Joe Jonas. «La diversità è il futuro della moda», così ha esordito Iman Bowie, testimonial della campagna pubblicitaria accanto ad altre celebrities, tra cui Chloé Sevigny, Chance The Rapper, Riyuchi Sakamoto, Xiuhtezcatl Martinez, Rosario Dawson e Suboi.


SFOGLIA LA GALLERY:




“Il lancio della collezione è stato davvero spettacolare – ha commentato Ann-Sofie Johansson, Creative Advisor di H&M – La collezione ha preso vita in passerella con le incredibili stampe, i colori e l’energia che la definiscono. È stato un grande onore avere come direttore Jean-Paul Goude, che ha catturato perfettamente lo spirito della collezione”.

La collezione arriverà in 250 punti vendita selezionati e online a partire dal 3 novembre prossimo: in Italia sarà possibile acquistare i capi negli store di Milano, Roma, Firenze, Venezia, Bologna e Treviso.

La Royal Rebel di Emanuel Ungaro

In passerella da Emanuel Ungaro full immersion nel glamour di ispirazione Eighties. Fausto Puglisi gioca con rouches e asimmetrie per una collezione che cita il filone punk, tra capi in pelle e dettagli strong. Ma questa non è l’unica fonte di ispirazione per lo stilista messinese, che reinterpreta il videoclip registrato nel 1986 dalla principessa Stephanie di Monaco per il lancio del suo disco Ouragan. In pieno stile anni Ottanta, il video con cui la ribelle di casa Ranieri si cimentava in un’inedita avventura musicale, la immortalava in fuga inseguita da un elicottero, tra abitini in pelle dal piglio aggressive e micro bikini audaci. Immancabili le giacche biker con spalline imbottite, cifra stilistica del decennio in questione. Al suo terzo anno alla direzione artistica del marchio Emanuel Ungaro, Puglisi tratteggia un encomiabile e suggestivo ritratto della «Royal Rebel» per antonomasia: in passerella è un tripudio di ruches e pois, tra black and white e colori fluo. Suggestioni couture nei tagli dei vestiti, grinta allo stato puro nei pantaloni di pelle e nelle minigonne.

Il punk in chiave couture di Andrew GN

Sofisticata, eccentrica e affascinante la collezione primavera/estate 2017 di Andrew GN, che ha sfilato alla settimana della moda parigina. Lo stilista, nato a Singapore, non è nuovo a certe incursioni nell’alta moda: il suo è un prêt-à-porter che tanto attinge dalla couture, sia nella scelta dei materiali che nelle sapienti lavorazioni artigianali. Sul catwalk è un’esplosione di suggestioni luxury che creano funambolici contrasti con citazioni punk anni Ottanta. Largo a lunghi abiti a sirena in denim impreziositi da frange e bijoux; ancora denim all over per corsetti e passamanerie preziose, in bluse, t-shirt e redingote. Patchwork di jeans nei vestiti e nei top e nude look nelle tuniche in pizzo sangallo, per un vedo non vedo ad alto tasso erotico. Non mancano i caftani preziosi e i mini pepli; suggestioni spagnoleggianti nei maxi dress a sirena, per una femminilità enfatizzata dalle silhouette. Chiudono il défilé mini dress a stampa floreale, in un riuscito mix di dolcezza e aggressività, per un exploit punk.

Each X Other rivoluziona i codici dello stile

Ha sfilato nella prestigiosa cornice del Museo del Louvre la collezione Primavera/estate 2017 di Each X Other. Jenny Mannerheim e Ilan Delouis presentano una collezione basata su silhouette iconoclastiche: dalla danzatrice al dandy fino a Lolita, sfila un collage di ispirazioni, per una rivoluzione basilare dei codici stilistici. Ispirata ai costumi che si vedono al cinema o a teatro, la collezione si indirizza a una donna che usa la moda per esprimere se stessa, ma che non ha bisogno di seguire i trend del momento per affermare la propria eleganza.

Intenti rivoluzionari alla base del défilé: il duo di stilisti sposa le teorie del filosofo marxista Guy Debord, in una velata critica al consumismo e al materialismo imperanti. Ecco alternarsi sul catwalk t-shirt con lo slogan “In her lips I tasted the revolution” stampato sopra un’immagine firmata dall’artista francese Alizé Meurisse. Una liberazione dai percorsi prestabiliti dell’era consumistica per una visione della moda più armonica e intelligente.

Irriverente la collaborazione con l’artista punk Robert Montgomery, che dà vita ad un enorme tabellone fiammeggiante, recante l’eloquente slogan “All Palaces Are Temporary Palaces”. L’installazione prende fuoco nel cortile del Louvre, in un inedito quanto suggestivo connubio di arte e moda. In passerella largo a gonne effetto camouflage e giacche in patchwork denim.

Il decostruttivismo avanguardistico di Moon Young Hee

Ha sfilato nell’ultima giornata della settimana della moda parigina la collezione prêt-à-porter Primavera/Estate 2017 di Moon Young Hee. La designer coreana predilige anche questa volta un sapiente decostruttivismo avanguardistico, in un défilé in cui la sperimentazione sembra essere la parola chiave. Largo a volumi over e velato romanticismo, per una collezione suggestiva ed iconica, che rispecchia lo stile a cui la stilista ci ha ormai abituati. I tagli sono lasciati visibili, come se i capi che si alternano sulla passerella fossero solo imbanditi e non completati: la sartorialità diviene protagonista, accanto ad un design accattivante che strizza l’occhio alla contemporaneità. Citazioni Eighties nei volumi esageratamente oversize, dall’appeal quasi teatrale, tra linee fluide e sapienti asimmetrie.

L’Eden contemporaneo di YDE

Ispirazioni evergreen alla base della collezione primavera/estate 2017 di YDE. Lo stilista danese delinea magistralmente i tratti di un piccolo Eden, in cui l’amore diviene la forza motrice di una nuova estetica contemporanea. Fiori, arcobaleni, le onde del mare: questi sono gli elementi della natura che fanno da collante ad una collezione grintosa e accattivante. Ne troviamo traccia nei copricapi sfoggiati dalle modelle, che rappresentano lussureggianti scenari tropicali. Il contrasto con il piglio strong di certi outfit che si alternano sulla passerella appare forte: le ruches che fanno capolino da maxi dress conferiscono un’aura di femminilità che smorza la forza di materiali come la pelle. Non mancano mini dress in candido bianco dal sapore virginale. Largo a stampe floreali ed elementi glitterati a conferire un tocco youth. Raffinata la donna di Ole Yde: pur non cedendo a facili sentimentalismi esprime con forza la propria femminilità tra riuscite suggestioni estive.

La legione straniera di Moncler Gamme Rouge

Accantonata la neve, Moncler Gamme Rouge opta per atmosfere coloniali. Per la primavera/estate 2017 Giambattista Valli ci propone una inedita traversata del deserto, intrisa di omaggi al tricolore francese. Ricordano legionari in gonnella le modelle, che sfilano con divisa e cappelli da cadette, marciando tra le dune del deserto, in un’ipotetica colonia. Tra sahariane e piumini dal mood romantico, impreziositi da lavorazioni in pizzo, sulle spalle spicca un mantello imbottito bianco, rosso e blu. Parigi è la patria da tenere nel cuore: largo quindi a decorazioni che inneggiano alla Capitale francese, come le serigrafie su trench e nel tailleur pantalone. Non manca neanche il maxi logo del galletto, tra alternanza di completi dal taglio maschile e abiti con punto vita in evidenza, ad enfatizzare la femminilità. Largo a raincoat, parka e bomber. Il défilé chiude con abiti da gran soirée in cui il candore del pizzo macramè si unisce ad una cascata di cristalli e fiori d’organza. La magia di petali tridimensionali ricamati sul pizzo crea caleidoscopiche suggestioni haute couture.

Ironia e citazioni vintage per Miu Miu

Scanzonata, irriverente ed iconica la collezione Miu Miu che ha sfilato nell’ultima giornata della settimana della moda parigina. Miuccia Prada incanta con un défilé che sdogana un’estetica nuova, capace di coniugare riuscite citazioni vintage a deliziosa ironia. È un’estate in cartapesta quella raffigurata nella scenografia: in una surreale atmosfera old fashioned si aggira una diva strappata alla Hollywood anni Cinquanta.

Ricordano Esther Williams e certo cinema hollywoodiano a cavallo tra gli anni Cinquanta e i Sessanta le cuffie in gomma con fiorellini applicati: un’eleganza evergreen, degna delle dive di un tempo, per una full immersion nel glamour. Tripudio di suggestioni Fifties anche nelle linee dello swimwear che si alterna sulla passerella, tra costumi interi e accappatoi con intarsi di pelliccia. Citazioni Seventies nel tapestry floreale che impreziosisce capi e costumi da bagno, tra sovrapposizioni caleidoscopiche e stampe botaniche.

Sfilano prendisole, sottane, ciabattine e completi in spugna, per un’estetica candy, a metà tra Mad Men e The Stepford Wives: largo a bluse, trench e zeppe intagliate, tra fiori e rouches. Un’eleganza raffinata ma anche ricca di sfumature funny, per un’estate da vivere intensamente. E Miuccia Prada riesce a trasportare l’atmosfera estiva sulla passerella, intento dichiarato dalla stessa stilista. Tra le modelle che calcano il catwalk la splendida Gigi Hadid.

Joie de vivre e nuovo lusso in passerella da Sonia Rykiel

Ha sfilato nella cornice dell’École nationale des beaux-arts di Parigi la collezione primavera/estate 2017 di Sonia Rykiel. La direttrice artistica della maison Julie de Libran ha reso omaggio alla stilista, scomparsa lo scorso 25 agosto. Con la complicità di Nathalie Rykiel, ha accolto gli ospiti del défilé davanti ad una video installazione realizzata da Frédéric Sanchez, raffigurante la designer fondatrice della maison in video inediti firmati da Deborah Turbeville. Emozionante tributo ad un genio della moda. Un altro doveroso omaggio alla Rykiel ha sfilato sul catwalk, nei pull indossati dalle modelle in apertura della sfilata, recanti le lettere che compongono il nome Sonia. Una collezione ispirata ad una donna moderna e indipendente, che sdogana una nuova concezione di lusso, che fa rima con joie de vivre. Largo a pantaloni palazzo e volumi esageratamente oversize, quasi teatrali. Denim all over e suggestioni workwear nelle tute da lavoro, tra uniformi e caban dalle enormi maniche impreziositi da righe marinière d’ordinanza, che rappresentano da sempre la quintessenza dello stile Rykiel.