Milano Moda Uomo: Giorgio Armani maestro di stile

“L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare”: è un vecchio monito di Giorgio Armani, assolutamente attuale se si guarda alla sfilata che ha avuto luogo stamane nel quartier generale della maison. Come di consueto è Re Giorgio a chiudere la settimana della moda milanese, con una collezione Autunno/Inverno 2016-2017 che lo stilista definisce “un riassunto dei miei amori”. Finalmente senza più paura di mettersi a nudo, felice di essere se stesso, dall’alto di una rinnovata consapevolezza: alla vigilia del suo 82esimo compleanno, Giorgio Armani dichiara di sentirsi così. Lo stilista ammette di aver attraversato diverse fasi nel corso della sua sfolgorante carriera, forte di una incessante crescita interiore che lo ha portato a vivere innumerevoli stagioni restando sempre protagonista indiscusso della moda italiana.

La collezione per la prossima stagione invernale è un viaggio interiore attraverso il caos della società attuale. Il blu profondo, che lo stilista privilegia a qualsiasi altra nuance, diviene antidoto e cura per i mali di oggi, in primis per quell’esibizionismo e quell’ostentazione spesso priva di contenuti che caratterizzano la moda odierna. Per Giorgio Armani la vera sfida oggi è riuscire a creare capi eleganti senza scadere nell’eccentricità. Meno audace di un tempo, lo stilista ammette il suo intento di voler adattare ai tempi un rinnovato concetto di stile. Inevitabile la critica a certi colleghi, che creano senza preoccuparsi della reale adattabilità dei capi visti sfilare sulla passerella con la vita reale. «Chi è che mette quella roba lì? Per chi lo facciamo? Bisogna piantarla di pensare solo al piccolo giro della moda», puntualizza lo stilista, che auspica il ritorno ad una moda vera, concreta e possibile.

Si prospetta un Autunno/Inverno 2016-2017 nel segno della classicità, per un’eleganza sobria e discreta, che sembra tornare in auge. Re Giorgio è generoso come non mai, e tante sono le uscite per lui e per lei che hanno caratterizzato la sfilata. Il nuovo lusso si sposa al comfort, per linee fluide e capi dall’appeal sofisticato. Il velluto blu è protagonista assoluto per la sera, in una collezione in cui predominano cashmere e alpaca, ma anche lunghi cardigan in lana con motivi etnici, forse l’unica nota colorata che Armani si concede. La palette cromatica varia dal grigio al rosa al nero, in una riscoperta dell’eleganza evergreen dell’uomo vestito di scuro. Il classico doppiopetto dalla linea a scatola si indossa ora con i pantaloni con le pinces, tra capi in montone ecologico che rimpiazzano la pelliccia tradizionale. Audace sperimentazione nelle tecniche di lavorazione dei capispalla, che vedono pellicce ecologiche in kidassia e gilet indossati sul corpo nudo. Suggestioni africane nelle stampe, i ricami pregiati conferiscono un tocco stilistico nuovo al più classico dei completi. Tessuti con fini lavorazioni artigianali completano il classico abito scuro, tra citazioni classiche, quali il cappotto con la martingala. La pelle scamosciata spicca tra i materiali usati, accanto ad alcuni giacconi matelassé. Le bretelle tornano protagoniste, insieme a guanti e altri dettagli tipici del guardaroba maschile, come il gessato. I cappotti con ampi revers si alternano alla giacca, che diviene quasi una guaina perfetta per esaltare la scultorea fisicità dei modelli. Tra gli accessori cappelli fedora, occhiali da sole e cartelle da lavoro, ai piedi scarpe carrarmato. Nel front row non mancano le celebrities: occhi puntati su Russell Crowe, ospite della sfilata e amico di vecchia data di Re Giorgio.

ga

ga1

 

ga3

ga4

ga5

ga6

ga7

ga8

ga9

ga10


Potrebbe interessarti anche:
Il “mangapunk” di DSquared2 sfila alla Milano Moda Uomo

Il “mangapunk” di DSquared2 sfila alla Milano Moda Uomo

Mangapunk: è questo l’hashtag ufficiale nonché il titolo della sfilata Autunno/Inverno 2016-2017 di DSquared2. Un samurai in kilt è il protagonista della collezione per la prossima stagione invernale, che ha sfilato stamane, nell’ultimo giorno della Milano Moda Uomo.

Immerso in una location digitalizzata ricoperta di arbusti sottili, l’uomo che calca la passerella in mini kilt scozzese sembra uscito dai manga giapponesi. La Gran Bretagna incontra il Giappone: i gemelli canadesi Dean e Dan Caten riescono nell’improbabile connubio, per una collezione all’insegna delle contaminazioni. Dettagli marinière si coniugano a tocchi pop art, per un uomo che affronta il rigore invernale con piumini fosforescenti. Tanto denim, sia nei giubbotti che nelle camicie. Tra i capispalla spiccano il parka e il classico kaban blu rivisitato: ma se il primo è caratterizzato da inedite allacciature a nastro e da stampe pop, il secondo tradisce un’ispirazione marinara, evidente nei bottoni con ancore stampate. I volumi sono over, i tessuti plissettati.

L’eccentricità, da sempre cifra stilistica del brand, si arricchisce qui di contaminazioni altamente scenografiche e trae ispirazione dal punk, per un uomo dalla personalità decisa e dal carattere forte. Suggestioni orientali nei pantaloni che ricordano i kimono, per un moderno samurai in chiave punk. Ricordano quasi una tenuta da karate i larghi pantaloni in cotone bianco, mentre anche le stampe omaggiano l’Oriente. Bomber in seta brillante, decorazioni floreali, jeans e bermuda doppiati con mini kilt uniti al punto vita da una zip: l’uomo DSquared2 ricorda a tratti uno dei personaggi del teatro kabuki, in un suggestivo gioco di ruolo.

Argento e nero dominano la palette cromatica, accanto a colori fluo, per un défilé ricco di spunti. Il kilt, declinato nell’intramontabile tartan, ma anche in nero, si indossa sulla pelle nuda o sopra i pantaloni. Le gambe sono coperte da calzettoni, mentre le calzature appaiono forti, quasi indistruttibili, siano stivali o sneakers. Tra gli accessori spicca lo zaino, indossato spesso da questo guerriero ninja in chiave contemporanea.

ds

ds2

ds4

ds5

ds7

ds8

ds10

ds117

ds12

ds13


Potrebbe interessarti anche:
Milano Moda Uomo: i Seventies in passerella da Gucci

Milano Moda Uomo: Into the Wild con Etro

La collezione Autunno/Inverno 2016-2017 di Etro parte dalla proiezione di “State of Nature”, il film prodotto da Kean Etro, che introduce il tema della sfilata. Il rispetto per la natura, l’amore e la cura per il pianeta Terra, e il rispetto per gli animali divengono i temi su cui si snoda il défilé. Le suggestioni della natura, con le fitte vegetazioni e gli intrinsechi legami con l’universo costituiscono il filone privilegiato per interpretare pienamente i capi proposti per la prossima stagione invernale. Into the wild, si potrebbe dire, per un vero e proprio ritorno alle origini primordiali. Lasciamo da parte le sovrastrutture, gli schemi e l’apparenza: questo sembra essere il monito lanciato sulla passerella, per un uomo che abbraccia la natura e la libertà.

La collezione vede filati e cashmere pregiati, ma anche lana mohair, tra stampe jacquard, righe e tartan all over. Morbide sciarpe avvolgono il corpo di questo giovane impavido, che attraversa i boschi, forte della propria personalità. Volumi e proporzioni over, per un’eleganza rilassata. Il comfort è la parola chiave, senza rinunciare allo stile, minimale e raffinato, che non teme di osare, puntando su cappotti a stampa animalier. Il cavallo dei pantaloni scende, mentre le cravatte sono solo un lontano ricordo: l’eleganza adesso è easy, per maglioni a collo alto indossati sotto a giacche da lavoro e maglie dai bordi realizzati a telaio, dal caratteristico effetto usurato, per un look effortlessy chic.

Il maculato prevede pattern leopardati ma anche zebrati, nel pieno rispetto degli animali, come viene più volte sottolineato. La palette cromatica abbraccia il magenta, il verde bottiglia, il color cannella: nuance che ricordano il verde della foresta. Si continua con cappotti e completi in stampa paisley, tra suggestioni naturalistiche e tocchi di classicità.

et

et1

et2

et3

et4

et5

et6

et7

et8

et9


Potrebbe interessarti anche:
Milano Moda Uomo: i Seventies in passerella da Gucci

Milano Moda Uomo: i Seventies in passerella da Gucci

Back to Seventies: la tendenza è lampante nella collezione Gucci Autunno/Inverno 2016-2017 che ha sfilato oggi nell’ambito della Milano Moda Uomo. L’estro creativo di Alessandro Michele non smette di affascinare, in una sfilata attesissima, con una modella d’eccezione, la scrittrice americana transgender Hari Nef. Nata a Philadelphia, trasferitasi più tardi a New York, dove ha firmato un contratto con la prestigiosa IMG Models, la modella ha sfilato per Alessandro Michele, che ha dichiarato di ammirarne il carisma e lo spirito libero, e ha gestito anche l’account Snapchat del brand italiano.

La collezione Gucci per la prossima stagione invernale porta in passerella un uomo ironico e spregiudicato, che sfila in pigiama floreale perfettamente a suo agio sul red carpet in velluto costruito per l’occasione all’ex scalo ferroviario, location del défilé. Romanticismo, nostalgici tocchi vintage e trasgressione in chiave chic: sono questi i temi chiave su cui si snoda la collezione proposta da Alessandro Michele. Un po’ Mick Jagger e un po’ John Lennon, l’uomo di Gucci è barocco, impavido, semplicemente irresistibile. Richiami Seventies evidenti nel paisley e nei tessuti tapestry di trench più simili ad una vestaglia, ma anche nelle proporzioni e nei volumi, come nei pantaloni scampanati e nei maglioni a dolcevita di quest’uomo efebico e ribelle, che si presenta in broccato di seta, accostando il tartan alle stampe cartoon raffiguranti Snoopy. Patchwork di pattern e dettagli finemente lavorati, come i berretti in maglia ricamati con lavorazioni e stampe peruviane. I pigiami da sera sono decorati con preziosi dettagli floreali e vengono indossati tra occhiali da sole e collane con grossi medaglioni, mentre ai piedi catturano l’attenzione i sandali rasoterra: molte uscite ricordano il look adottato dagli habitué delle comuni anni Settanta. Si continua con grandi sciarpe, mantelle, berretti e le immancabili borse con il logo della maison.

Il chiodo è ricamato, i mocassini-pantofola hanno il bordo di pelliccia. L’uomo Gucci rivendica per sé il ruolo di primadonna, con il savoir faire e l’ironia che contraddistinguono da sempre il direttore creativo dello storico brand italiano. Un nuovo successo per uno stilista che ha tanto da raccontare.

gucci

gucci1

gucci2

gucci3

gucci4

gucci5

gucci6

gucci8

gucci9


Potrebbe interessarti anche:
Milano Moda Uomo: il cowboy di Antonio Marras

Bottega Veneta: il senso di Tomas Maier per lo stile

Se pensavate che certa eleganza maschile fosse solo un ricordo lontano chiuso nei meandri del passato e nel fasto di gloriosi tempi andati, ebbene vi sbagliavate. Tomas Maier porta sulla passerella di Bottega Veneta l’ultimo dei gentlemen, per una collezione Autunno/Inverno 2016-2017 all’insegna del rigore e dello stile.

Un uomo dall’eleganza discreta e sobria, consapevole e sicuro, che non ha bisogno di ostentare alcunché. Sì, perché la vera eleganza non sente l’esigenza di crogiolarsi nell’apparenza e nella mera esibizione. Una grande ricerca estetica passa sempre, al contrario, per una profonda introspezione e per una accurata ricerca stilistica. Tomas Maier bada soprattutto allo stile: genio contemporaneo estraneo alle logiche di mercato, il designer fa della solitaria creazione la sua filosofia.

Silhouette impeccabili negli abiti a doppiopetto in flanella di cashmere, come negli smoking e nei cappotti in tweed, dallo charme evergreen. Sciarpe e il più classico Borsalino completano il look di un uomo che trae ispirazione dai gentlemen dei film anni Quaranta. Ricorda un po’ Humphrey Bogart, forte della propria personalità e sicuro di sé, l’uomo che calca la passerella.

Le linee sono slanciate e allungate, per una collezione elegante e raffinata. I blazer sono corti, i materiali vedono in pole position la pelle e la lana, ma anche il tweed. I cappotti doppiopetto e i trench in pelle con zip a vista, per lui e per lei, sono discreti ma esaltano la figura. Gli accessori, come gli stivaletti dalla punta squadrata e la tote bag in pelle di vitello, testimoniano la sapienza artigiana, ma anche il comfort e la pulizia di una collezione che riporta in auge lo stile. La palette cromatica varia dal blu scuro al borgogna al verde bottiglia. Trionfo del tartan, rivisitato in chiave ultra colorata, mentre il nero è protagonista assoluto. Dettagli sartoriali nei maglioni, mentre i tessuti tradiscono l’attenzione certosina per la qualità: velluto in lino e cotone, morbido cachemire, lana e gomma.

bv

bv3

bv5

bv7

bv9

bv10


Potrebbe interessarti anche:
Milano Moda Uomo: N°21 e i nuovi Mods

Milano Moda Uomo: l’eleganza concettuale di Marni

Linee pulite ed essenziali, ma anche stampe floreali e romanticismo in passerella da Marni. Una collezione Autunno/Inverno 2016-2017 all’insegna del minimal-chic.

Consuelo Castiglioni, alla direzione creativa del brand, propone una collezione dal mood easy e dall’eleganza concettuale, ma la cura per il dettaglio è evidente nelle camicie allacciate sulla schiena, che ricordano i camici dei chirurghi o addirittura delle puerpere. Completano il quadro le bluse sovrapposte e senza bottoni.

Le stampe sono basic, dalle classiche righe al mood floreale, per un pattern definito dalla designer «broken promise». Gli avvolgenti cocoon coat rivelano linee nuove e inedite, come la cintura laterale a scomparsa. A metà tra la vestaglia e il kimono, i nuovi cappotti esaltano la comodità. Marni sdogana ufficialmente l’uomo in pelliccia: la parola d’ordine è osare. Che sia una stola o un cappotto, l’uomo che calca la passerella non teme il freddo, facendo proprio un capo luxury tipicamente femminile. Il lusso diviene ora alla portata di tutti, e viene sapientemente sdrammatizzato, grazie a sneaker e berretti.

“Tutto è in movimento”- questo sembra essere il mood alla base della collezione disegnata dalla Castiglioni. La passerella stessa divine un labirinto su cui si muove sicuro un uomo futurista, perfettamente a suo agio nel minimalismo, che diviene un nuovo trend. Forse il più auspicabile, in tempi in cui il concetto classico di eleganza appare lontano.

image

image

image

image

image

image


Potrebbe interessarti anche:
Milano Moda Uomo: il western siciliano di Dolce & Gabbana

Milano Moda Uomo: il western siciliano di Dolce & Gabbana

Spaghetti western in passerella da Dolce & Gabbana. La Sicilia rurale del passato rivive nella collezione Autunno/Inverno 2016-2017 del duo di stilisti. Un uomo selvaggio, che non teme la vita all’aria aperta, ben consapevole dell’alto tasso di sensualità che emana.

Mood wild nei pantaloni grunge come anche nelle pellicce, mentre pistole da Far West fanno capolino su cappottini dall’appeal bon ton. Il ferro di cavallo colora felpe casual, con funzione apotropaica, e, ancora, il denim decorato da saloon diviene total look: un mood che sembra trarre ispirazione direttamente dalla Cavalleria Rusticana. Ma l’uomo selvaggio cede il posto al businessman con iPad d’ordinanza, che non resiste alla tentazione di scattarsi un selfie. Il duo di stilisti aveva già sdoganato il selfie nella sfilata donna primavera/estate 2016, dove le modelle si fotografavano ad ogni uscita.

La Sicilia, patria elettiva di Dolce & Gabbana, diviene ora teatro di un inedito western alla siciliana, condito da suggestioni fashion e trend che non mancheranno di monopolizzare l’attenzione nella prossima stagione invernale. Chiude il défilé un dandy con tanto di panciotto e slippers ai piedi: forse un omaggio al Gattopardo.

image

image

image

image

image

image

image

image

image


Potrebbe interessarti anche:
Il dandy di Ermenegildo Zegna conquista la Milano Moda Uomo

Pitti: Belen in passerella per Guess

È il brand che celebra da anni la bellezza femminile, esaltando le curve e il sex appeal più prorompente: da Claudia Schiffer ad Eva Herzigova, da Kate Upton ad Adriana Lima, passando per Anne Nicole Smith e Laetitia Casta, Guess ora si affida alla sensualità di Belen Rodriguez, nuova testimonial per la Primavera/Estate 2016.

La bella argentina, che ha posato per una campagna pubblicitaria hot scattata da Joseph Cardo in quel di Malibu, ha sfilato nella prima giornata di Pitti Uomo. La febbre non ha fermato la showgirl, protagonista assoluta della passerella alla Fortezza da Basso, a Firenze.

Belen, fresca di separazione da Stefano De Martino, ha monopolizzato l’attenzione dei partecipanti alla 89esima edizione di Pitti Uomo. Tutti gli occhi erano per lei, che si è detta fiera di rappresentare un marchio quale Guess.

Belen in passerella a Pitti Uomo 89, foto Lapresse
Belen in passerella a Pitti Uomo 89, foto Lapresse
Foto Lapresse
Foto Lapresse

Foto Ansa
Foto Ansa


Un sogno che si avvera“: ha commentato così la bella argentina il suo ultimo lavoro come testimonial del celebre brand americano. La sfilata che ha avuto luogo a Pitti Uomo 89 ha visto tre uscite della showgirl: strizzata in un tubino rosso da pin up, come una novella Jessica Rabbit, sofisticata in un lungo abito nero dalle trasparenze audaci, e, infine, in un abito azzurro in svolazzante georgette di seta dagli spacchi hot.

Strizzata in succinti abiti in denim nelle foto della campagna pubblicitaria, per Belen Rodríguez è la consacrazione ad icona della bellezza contemporanea. Gli scatti compariranno su 80 riviste e in 16 paesi nel mondo a partire da febbraio. Intanto la showgirl è protagonista assoluta a Pitti.

Gucci Pre-Fall 2016: ironia in chiave vintage

Dolcezza, delicatezza, ironia: sono queste le parole chiave per descrivere al meglio l’atmosfera che ha caratterizzato la presentazione della collezione Pre-Fall 2016 firmata Alessandro Michele per Gucci.

Il classicismo imperiale di una villa pompeiana diviene il set in cui si muove la donna Gucci, tra suggestioni surrealiste e tocchi pop. L’estetica di Alessandro Michele non si smentisce: dopo essere stato accolto con entusiasmo alla direzione creativa del brand italiano, il designer ci anticipa la collezione per il prossimo Autunno/Inverno 2016/2017, che sfilerà a febbraio nell’ambito della Milano Fashion Week. Protagoniste della collezione sono creature piumate, ma anche flora e fauna tropicali: farfalle e serpenti prendono vita su stampe patchwork conferendo un tocco irriverente ad una collezione dal fil rouge bon ton.

Suggestioni Seventies caratterizzano le stampe optical e i maxi dress, tra balze e chiffon, mentre un tocco di eleganza evergreen è dato dai tailleurini da ragazza perbene e dalle gonne plissé laminate. Una fusione di stili diversi, quasi a bilanciare le ispirazioni multiformi che stanno alla base della collezione, per materiali futuristi e stampe iconiche. È romantica e un po’ intellettualoide la donna Gucci, tra ricami, ruches e camicie col fiocco, mentre i grandi occhiali conferiscono un appeal intrigante e un tocco di introspezione a questa donna che gioca con i passerotti e con la propria femminilità.

Infantile, naïf, ma anche sofisticata e aristocratica, tra patchwork di pattern e colori, riscopriamo anche una rivisitazione del logo della maison Gucci, l’inconfondibile doppia G ma anche il nastro tricolore, riproposto quasi timidamente tra la fauna in chiave surrealista che non lesina in tigri, gattini e fiori.

image





Alessandro Michele ci propone un’inedita collaborazione con l’artista Ari Marcopoulos, che ha scattato il lookbook che immortala la collezione, in una location dal grande impatto scenografico, quale è la villa pompeiana che fa da sfondo ad ogni outfit. Si respira un’atmosfera idilliaca, in cui il classicismo di italica memoria si mixa mirabilmente a suggestioni tratte dalle nature morte della pittura fiamminga: piccoli dettagli che impreziosiscono ogni scatto sposandosi perfettamente con l’outfit fotografato. Passato e presente si sfidano in un continuum che combina elementi liberty a tocchi eclettici tipici di un’estetica fortemente contemporanea: ecco quindi i bomber su maxi dress metallizzati, e ancora gli stivali in vernice sotto cappe che profumano di antico, i turbanti paillettati e le pellicce con luna e stelle; i guanti rock conferiscono aggressività ai pizzi e merletti di fanciullesca memoria, mentre il denim è corredato da inedite stampe cartoon.

image

La collezione si muove tra pellicce in colori fluo, in un mix & match che vede capi profilati con decorazioni di fiori stilizzati e un tartan rivisitato che conferisce un tocco vintage. Si continua tra fiocchi, glitter e paillettes all over mentre il basco alla marinière ci riporta alla contestazione degli anni di piombo. Allure romantico, quasi fiabesco, per i lunghi abiti da sera in tulle, ricamati con stampe patchwork. Jacquard e astrakan predominano, mentre il denim e le proporzioni dei jeans scampanati ci riportano agli anni Settanta. La pelle lavorata diviene luxury grazie agli accenni metallizzati che ritroviamo sulle gonne in seta plissettata. Eccentricità e glamour sono le parole chiave di una collezione altamente evocativa che rivela la grande ricercatezza e la cura per il dettaglio che caratterizzano il talento di un astro nascente della moda italiana.


Potrebbe interessarti anche:
Anne Hathaway in dolce attesa

Chanel Métiers d’Arts: una parigina a Roma

Una Parigi nebbiosa e fumante, intrisa di mistero e charme, persa nelle sue strade, tra atmosfere gotiche e dettagli che profumano di antico. Una donna stretta in un elegante paletot cammina a passi svelti tra le brasserie, inoltrandosi in quelle strade piene di bistrot. Una sigaretta le fuma in bocca, mentre indugia nei pressi della boulangerie, prima di proseguire la sua corsa sui tacchi a stiletto fino alla stazione della metro. Non siamo nella capitale francese, ma nella Roma firmata Chanel. Quasi come in un film, inizia così la sfilata Chanel Métiers d’art Paris-Rome 2016: in una Parigi ricostruita con certosina precisione, sfila all’interno degli studios di Cinecittà la collezione della storica maison.

Dopo aver sfilato lo scorso anno a New York, Karl Lagerlfed ha scelto la città eterna per presentare la collezione annuale di Chanel Métiers d’Art: una sfilata itinerante incentrata sull’artigianato, per autentici gourmet.

La location scelta da Lagerfeld per la sua #ParisinRome vanta una lunga storia: vero e proprio tempio del cinema, lo storico Teatro 5 fu scelto da Federico Fellini per girarvi i suoi capolavori, da La dolce vita a Otto e mezzo.





Protagonista della collezione è una donna romantica e iperfemminile, stretta in tailleurini in jacquard e lunghi abiti in pizzo, tra silhouette bodycon e dettagli urban. Non mancano accessori evergreen, come le maxi collane in perle, simbolo della maison, ma il mood è arricchito da un tocco aggressive derivato dalla pelle, usata prevalentemente su gonne a tubino. Inedite calze in pizzo esaltano le mise, mentre la gonna ora si porta con crop top.

Colletti austeri, camicie con fiocco, lunghi abiti in chiffon impalpabile, e ancora, tweed e lana bouclé: si alternano sulla passerella nomi del calibro di Lara Stone, Freja Beha Erichsen e Bella Hadid. Citazioni vittoriane nei colli alti mentre la vernice nera di alcuni outfit ci riporta nelle atmosfere intrise di passioni estreme di Godard e Truffaut. Una vera chicca è la borsetta a forma di cinepresa vintage, che si preannuncia già must have della prossima stagione.

Karl Lagerlfed ha pensato proprio a tutto: la sua parigina a Roma unisce alla classe tipicamente francese le suggestioni cinematografiche che hanno fatto grande il cinema italiano.
Un film dentro al film: l’apposito cinema d’antan diviene la location in cui viene proiettato in anteprima “Once and Forever”, l’ultimo cortometraggio firmato Lagerfeld. Protagoniste Kristen Stewart e Géraldine Chaplin, entrambe nei panni di mademoiselle Coco. Le due dive siedono in prima fila in un front row ricco di celebrities che applaude con entusiasmo ogni uscita e proclama Lagerfeld nuovo re di Roma.


Potrebbe interessarti anche:
Natale 2015- Guida ai regali per lui

Chanel Once and Forever: il trailer

Cresce l’attesa per la sfilata della collezione Chanel Métiers d’Art, che sarà presentata domani nella suggestiva location degli studios di Cinecittà, a Roma.

Un omaggio all’Italia, patria del cinema d’autore: la location scelta da monsieur Karl Lagerfeld per presentare la nuova collezione non è casuale. Qui verrà infatti presentato, insieme alla sfilata, anche il nuovo cortometraggio diretto da kaiser Karl, dedicato alla vita di Coco Chanel.

Once and forever vede tra le protagoniste Kristen Stewart e Géraldine Chaplin, che interpretano due attrici chiamate a misurarsi col ruolo dell’indomabile Gabrielle, che cambiò per sempre il corso della moda.


I celebri studios di Cinecittà, che hanno visto nascere capolavori indiscussi del cinema italiano, dal Realismo ai kolossal storici, si aprono per omaggiare il genio creativo di Lagerfeld. Il nuovo corto è stato girato con una tecnica particolare, che vede continui flashback e flashforward. E se già le prime foto del backstage avevano emozionato, il trailer, appena uscito, non è da meno: splendidi i costumi indossati dalle due protagoniste, l’atmosfera Roarin’ Twenties e la grinta sfoderata dalla Stewart. Impressionante la somiglianza di Géraldine Chaplin con la mitica Coco.

L’infallibile estetica del genio di Lagerfeld sforna un altro piccolo capolavoro stilistico. Ora occhi puntati sulla sfilata di domani sera. Roma sarà più che mai caput mundi.


Potrebbe interessarti anche:
Pirelli 2016: il carisma è glamour