Hermès sfila alla settimana della moda di Parigi, tra heritage e tendenze

Hermès presenta alla settimana della moda di Parigi la collezione autunno inverno 2017-18 firmata da Nadège Vanhee-Cybulski. Al timone della maison francese dal 2014, la designer ha voluto creare una moda donna a metà strada tra heritage e novità, rispettando l’illustre passato della griffe e le tendenze per il prossimo autunno inverno. Un terreno pericoloso, considerando che normalmente chi compra Hermès lo fa per il fascino eterno e intramontabile del marchio. Nadège Vanhee-Cybulski ci prova lo stesso, dando una nuova silhouette a stampe e tessuti della tradizione.


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Sulla passerella di Hermès sfilano corti duvet su gonne dalla linea dritta, cappotti duble-face su maxi pullover e pantaloni di taglio maschile con biker jacket in pelle. L’autunno inverno 2017-18 inserisce nella moda donna della maison dei colori inediti: rosa salmone e rosa pallido si abbinano a mirtillo e azzurro polvere, insieme all’immancabile palette di bianco, beige e crema. Abbonda la pelle, tessuto con cui il brand modella carrot pants e minigonne a trapezio, pencil skirt e tailleur. Bellissimo il cappotto in pelle color crema, con fodera trapuntata e lungo fino alla caviglia. Splendida la cappa color salmone che ricorda le coperte da equitazione, terreno in cui Hermès sicuramente eccelle. Alla settimana della moda di Parigi, i clienti più affezionati alla griffe avranno apprezzato le fantasie riprese dagli storici foulard Hermès degli anni ’60 e ’70 e stampate su bluse e abiti dalla linea fluida. Un altro mix vincente di tradizione e innovazione. Ad attirare le fashion addicted saranno invece, probabilmente, i gioielli della collezione autunno inverno 2017-18. Sulla passerella di Hermès ogni look è accompagnato da una catenina d’oro con ciondoli, indossata con naturalezza sullo scollo di abiti, bluse e tailleur dall’aspetto classico ed elegante. A chiudere la sfilata, gonne lunghe e dritte percorse da piccoli bottoncini e lievi bluse dalle fantasie colorate: per la donna Hermès l’eleganza è discreta e mai urlata.


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Settimana della moda di Parigi: l’uomo Valentino è un gentle-man

Per la moda uomo firmata Valentino è un momento delicato: la prima collezione maschile gestita da Pier Paolo Piccioli in solitaria. L’occasione adatta per dare un taglio al passato, al decorativismo, ai ricami, agli orpelli. Piccioli reinventa il suo gentleman, anzi il suo gentle-man. «Ho iniziato a lavorare a questa collezione tornando indietro all’idea di gentleman – racconta lo stilista pochi minuti prima dello show – Per me, oggi significa essere un uomo gentile. La gentilezza è un’espressione di libertà. Esprimere la propria fragilità è la nuova forza». L’uomo Valentino che sfila alla settimana della moda di Parigi indossa cappe, berretti da baseball e sneakers su completi dall’eleganza senza tempo – perfino sullo smoking – e dal gusto british.


Asciutti e puliti, i look si susseguono senza stravaganze, in una delicata e poetica sfilata del buongusto. Eppure, questa è una collezione dallo spirito punk. Senza spille e borchie, la moda uomo Valentino esprime quel bisogno di ribellione nella scelta dei colori: rosa, verde menta e cammello entrano nella palette maschile insieme a varianti pastello del classico tweed. Punk è anche il messaggio che, scritto a chiare lettere, percorre tutta la sfilata della settimana della moda di Parigi. Si tratta di due slogan ideati da Jamie Reid, il graphic designer famoso per le sensazionali copertine degli album dei Sex Pistols, che Pier Paolo Piccioli ha incontrato a Liverpool per chiedergli delle parole in regalo. “Beauty is a birthright, reclaim your heritage” e “It seemed to be the end, until the next beginning” sono le frasi che si ripetono sulle lunghe cappe e sui berretti, sui pullover e sui cappotti Montgomery. «Ho amato il punk come stato mentale, come anarchia della mente. Punk oggi è scegliere l’individualità come valore» ha spiegato Piccioli. Orfano da settembre della collaborazione con Maria Grazia Chiuri, lo stilista ha dimostrato di saper dare alle collezioni Valentino un’estetica visionaria e poetica senza scivolare nell’eccesso, in un delicato equilibrio tra heritage e innovazione.


Settimana della moda di Parigi: kaftani, denim e motivi paisley per Acne Studios

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Il fondatore del brand svedese Acne Studios, Jonny Johansson, non è solito inserire nelle sue collezioni riferimenti alla situazione politica europea o globale. Così durante la settimana della moda di Parigi molti sono rimasti stupiti dal suo show chiaramente ispirato alla questione dei migranti, tema caldo in Europa che ha evidentemente toccato anche lui.


La collezione primavera estate 2017 di Acne Studios è fatta da strati su strati di tessuti provenienti dalla Siria, abilmente mescolati al denim e ad accessori contemporanei. I volumi sono over-size, esagerati e morbidi. Alcuni look sembrano sovrapposizioni di coperte, sciarpe e kaftani difficili da districare. La ricca tradizione tessile dei paesi Arabi è qui sfruttata pienamente con motivi paisley, leggerissimi foulard stampati e tessuti dalla forte connotazione tattile, quasi arazzi bizantini modellati in completi, giacche e cappotti-vestaglia. Nella collezione che ha sfilato alla settimana della moda di Parigi, però, Johansson non ha dimenticato l’identità del suo brand. Acne Studios (acronimo di  Ambition to Create Novel Expressions) è nato come un marchio contemporaneo e giovane, votato all’innovazione e al ready-to-wear. Ecco allora che accanto a kaftani e maxi-sciarpe, forse un po’ difficili da indossare al di fuori della passerella, ci sono pezzi molto più easy in denim: salopette e cappe, jeans sfrangiati o decorati con un maxi motivo paisley, soprabiti dalle maniche over. E se in prima fila ad applaudire alla sfilata di Parigi c’era Jane Birkin, che di accessori se ne intende, possiamo star certi che anche le pantofole arricchite di pietre, i tacchi scultura in legno e le borse stampate da figlie dei fiori avranno successo.