Sulla facciata dell’Ospedale del Ceppo a Pistoia è possibile ammirare un bellissimo fregio in terracotta invetriata dalla vivace policromia, tipica della bottega dei Della Robbia.
Questa famiglia di celebri artisti si specializzò nella produzione di opere in terracottainvetriata e per generazioni ne custodì il segreto, detenendone praticamente il monopolio e assicurandosi molte commissioni nell’Italia del rinascimento.
Tra i discepoli che frequentarono la bottega emerse Benedetto Buglioni, al quale si deve una lunetta con l’Incoronazione della Vergine e lo stemma dell’ospedale. Il nipote Santi è l’autore del fregio principale, raffigurante le Opere di misericordia.
Nei bellissimi pannelli sono rappresentate vivide figure fortemente espressive. Le sette opere, Vestire gli ignudi, Albergare i pellegrini, Assistere gli infermi, Visitare i carcerati, Seppellire i morti, Dar da mangiare agli affamati e da bere agli assetati, sono intervallate dalle figure simboliche delle virtù cardinali e teologali inquadrate da lesene decorate: la Prudenza, la Fede, la Carità, la Speranza, la Giustizia.
Il fregio venne eseguito su commissione del direttore dell’ospedale Leonardo Buonafede, che compare nelle scene in abito bianco con mantella nera, a presiedere le quotidiane attività dell’istituto. Sull’ultimo pannello a destra viene rappresentato, al posto del Buonafede, il suo successore Bartolomeo Montichiari.
È evidente l’insegnamento proposto dal fregio: la fede cristiana si esprime nelle virtù e deve completarsi nelle opere a favore del prossimo, soprattutto delle persone più bisognose.
Ha detto un santo: «Alla sera della vita saremo giudicati sull’amore».