My Home Collection al Salone del Mobile 2017

Creatività, colore e dinamismo costituiscono il filrouge di My Home Collection, che in occasione del Salone del Mobile 2017 sforna un design funzionale in cui il buon vivere diviene fondamentale: un ecosistema confortevole, ideato per vivere i piccoli piaceri della vita, che trasformano “la routine del quotidiano in poetica del quotidiano”. A cimentarsi nella filosofia del brand sono stati quest’anno quattro talenti della nuova generazione –Serena Confalonieri, Ilaria Innocenti, Vito Nesta ed Elena Salmistraro– che, sotto la direzione artistica dello studio Angeletti Ruzza design, hanno espresso la propria visione attraverso progetti che interpretano con sensibilità la filosofia dell’azienda. Colore e brio ma anche funzionalità e design avanguardistico caratterizzano le poltroncine Ulu & Baba ideate da Serena Confalonieri, che si ispirano alle cromie degli abiti e degli accessori delle tribù africane. Giochi di contrasti nei rivestimenti in contrapposizione alla struttura in tubolare creano un mix divertente di volumi che rispecchiano l’anima del progetto: non sono semplici sedute ma “modelle da valorizzare con abiti colorati”. In bilico tra note rétro e suggestioni contemporanee Chemise, la poltroncina dalle forme delicate disegnata da Ilaria Innocenti è morbida al tatto e cattura l’occhio con brio e charme timeless. Proposta in tre varianti cromatiche, invita al relax assoluto con una classe moderna nell’abbondanza voluta della stoffa che ricopre l’anima strutturale in tubolare di metallo. Progettato seguendo le dinamiche più contemporanee, Freely è il letto disegnato dallo studio Angeletti Ruzza, tripudio di design funzionale che non perde di vista l’eleganza e lo stile. Rivestito con tessuto bicolore, è stato pensato anche nella versione con contenitore per chi ama le soluzioni salva spazio ma non vuole rinunciare al design.

Ulu & Baba di Serena Confalonieri
Ulu & Baba di Serena Confalonieri


Chemise di Ilaria Innocenti
Chemise di Ilaria Innocenti



(Foto cover: Freely di Angeletti Ruzza – myhomecollection.it)

Mindcraft17: l’artigianato danese in mostra al Fuorisalone 2017

Si è conclusa ieri Mindcraft17, mostra organizzata nell’ambito della Milano Design Week 2017, che intende celebrare l’artigianato danese. Un percorso suggestivo che offre spunti inediti sulla produzione danese, incentrando il percorso tematico sul tempo. L’esposizione, organizzata dalla Danish Arts Foundation, illustra i diversi momenti della giornata, esplorandone i rituali e le reciproche influenze sul processo creativo. Il design scandinavo diviene protagonista assoluto nella suggestiva location scelta per l’esposizione, la Basilica di San Simpliciano: qui sono state esposte le opere e le installazioni di diciotto designer danesi coinvolti nel progetto.

“La Danish Arts Foundation conta molto sull’impatto della mostra durante la Milan Design Week. MINDCRAFT rappresenta il meglio del Design danese ed è una grande opportunità di visibilità per tutti i partecipanti. Henrik Vibskov ha selezionato alcuni tra i migliori artigiani e designer danesi dal grande potenziale”, così ha commentato Astrid Krogh, presidente del Danish Arts Foundation’s Committee for Crafts and Design Project Funding.

Lo scorrere del tempo, silenzioso testimone delle nostre giornate e protagonista immemore dei nostri ricordi, dalla quotidianità alle occasioni speciali, diviene protagonista assoluto ed ispiratore di un progetto sperimentale che celebra la creatività danese: tante le ispirazioni alla base delle singole installazioni presentate, dal living alla cucina, fino al decor e agli arredi. Mindcraft17 si conferma una autentica fucina di talenti, crocevia di artisti che condividono la medesima estetica, pur presentando un’ampia varietà di progetti, ciascuno caratterizzato dalla forte valenza artistica e poetica.

Tante le discipline toccate, dalla grafica alla ceramica, dall’arredamento alla moda, fino ai tessuti e al vetro. L’artigianato scandinavo viene celebrato con tutta la sua progettualità avanguardistica in uno degli eventi più interessanti del Fuorisalone 2017.

Spinning Time Machine di Isabel Berglund
Spinning Time Machine di Isabel Berglund

Starting All Over Again di Marianne Eriksen Scott Hansen
Starting All Over Again di Marianne Eriksen Scott Hansen


Lunch Recipes di Christina Schou Christensen
Lunch Recipes di Christina Schou Christensen



Foto cover: Five Part Black Twill Collection di Tobias Møhl
Photo credit per le immagini: MINDCRAFT /jeppegudmundsen.com

Les Sculptures Utilitaires: Pierre Cardin in mostra alla Galleria Carla Sozzani

Ha inaugurato lo scorso 3 aprile la mostra “Pierre Cardin, Les Sculptures Utilitaires”: in occasione del Salone del Mobile 2017, la Galleria Carla Sozzani omaggia il genio di Pierre Cardin con una esposizione iconica che ne celebra le forme e gli oggetti di design che, dai lontani anni Sessanta ad oggi, hanno definito i canoni dell’estetica del couturier. Les Sculptures Utilitaires sono oggetti dal design avanguardistico: tra geometrie e grafismi arditi si sviluppa il linguaggio stilistico di Pierre Cardin, in bilico tra funzionalità e design. Una collezione iconica di complementi d’arredo ed illuminazione, che vede armadi, cassettiere e lampade declinati in forme astratte e superfici laccate. “Volevo dar forma a mobili come a sculture da poter guardare da diverse angolazioni come i corpi che vesto”, così il couturier di origine italiana ha commentato la mostra, che resterà aperta fino al 1° maggio 2017. Pierre Cardin, all’anagrafe Pietro Cardin, è nato a Sant’Andrea di Barbarana, frazione di San Biagio di Callalta (TV), il 2 luglio 1922. Nel 1924 i genitori, facoltosi agricoltori finiti in povertà dopo la prima guerra mondiale, si trasferirono in Francia. Nel 1936 il giovane iniziò l’apprendistato presso un sarto a Saint-Étienne e nel 1945 giunse a Parigi, dove lavorò prima da Jeanne Paquin e poi da Elsa Schiaparelli. Primo sarto della maison Christian Dior (dopo essere stato rifiutato da Cristobal Balenciaga), fu partecipe del successo del maestro che definì il New Look. Nel 1950 fondò la sua casa di moda, cimentandosi poi con l’haute couture nel 1953. Sperimentatore e futurista, Cardin è noto per le sue suggestioni spaziali. Nel 1954 introdusse il “bubble dress”, il vestito a bolle. Nel 1959 Cardin fu il primo stilista ad aprire in Giappone un negozio d’alta moda. Les Sculptures utilitaires decorano il Palais Bulles, progettato dall’architetto Lovag Antti ed acquistato dal couturier negli anni Ottanta: tutto è riempito con forme sferiche. L’interno del castello ospita i pezzi di design dall’incommensurabile valore artistico, disegnati da Cardin a partire dal 1977.

LaDoubleJ Housewives: un pop up store per la Milano Design Week

Stampe iconiche, patchwork vibranti e caleidoscopici mix & match, in un tripudio di colore e brio: lo stile di JJ Martin continua a raccogliere proseliti. Dopo una lunga carriera nell’editoria, la giornalista americana torna al vintage, suo primo grande amore, collezionando una serie di pezzi, tra moda, accessori e gioielli: è nata così l’avventura di LaDoubleJ, e-shop aperto due anni fa, che si è trasformato poi in uno dei negozi più amati dai fashionisti di ogni parte del mondo, meta obbligata dello shopping milanese. Ora, in occasione della Milano Design Week, JJ Martin sforna un progetto nuovo di zecca, che apre al decor e all’arredamento per la casa e la tavola: si intitola LaDoubleJ Housewives il pop up store in Piazza Arcole 4 a Milano, dove la giornalista lascia libero sfogo alla sua creatività, cimentandosi in una nuova avventura, stavolta nell’interior design. Ecco che vasi di ceramica realizzati nell’Adriatico si mixano a posate del servizio Hermes, ricevuto in dono per il suo matrimonio, in uno stile eclettico che sdogana un nuovo lusso contemporaneo: il progetto LaDoubleJ Housewives si preannuncia già come un successo, un altro dei tanti messi a punto dalla vulcanica Martin. Una tavolata in cui lo stile che ha reso iconico il brand LaDoubleJ rivive, in una collezione esclusiva, composta da piatti, piattini, tovaglie, tovaglioli e tovagliette all’americana, più altri oggetti di design per apparecchiare: ogni pezzo esclusivo è realizzato in collaborazione con Bitossi Home e Mascioni. Armonia e design caratterizzano lo stile della collezione, in cui i singoli pezzi divengono complementari, in un gioco cromatico dal forte impatto visivo. Una chicca da non perdere per arredare con gusto la vostra tavola.

Gea: la nuova collezione di Marta Ferri per Molteni&C

E’ stata presentata al Salone del Mobile 2017 Gea, la nuova collezione di Marta Ferri per Molteni&C. Un’esclusiva selezione di tessuti pregiati che omaggia la forza della natura, con una palette cromatica che predilige nuance calde, che evocano il calore della terra. Gea è un’ode alla bellezza della natura, che Marta Ferri sceglie di portare in casa Molteni&C con un nuovo concept, che racconta del suo amore per gli intrecci e di texture avvolgenti. Un vero e proprio inno alla vita che si risveglia, grazie all’intensità dei colori della palette cromatica e alla forza delle fibre. Largo a nuance che abbracciano sfumature calde come il legno, il tramonto, il bosco. Una collezione composta da 7 tessuti, tra cui spiccano lini, bouclé, tele, ciniglie e lavorazioni jacquard, 2 pelli e 3 coperte (in cashmere, pura lana merino e misto lana/cotone). “Gea è una collezione che mi ha emozionato fin dal principio perché mi ha dato l’opportunità di portare all’interno della casa Molteni tutti i colori e il calore della natura. È infatti una collezione estremamente materica, caratterizzata da intensi colori tinti in filo e coraggiosi intrecci che scaldano gli ambienti e danno profondità alle forme. Gea significa terra, natura e vita, e proprio questi sono gli elementi che ho voluto rappresentare attraverso le scelte materiche della collezione: l’arancio intenso della ruggine, il verde vibrante del muschio, il giallo ocra e il rosa etereo della polvere”, così ha commentato la designer.

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Lardini e Baumondi al Fuorisalone 2017

E’ il Salone del Mobile 2017 l’evento scelto da Lardini per ospitare James the Gentlemen’s Assistant, nuovo complemento d’arredo realizzato dalla designer tedesca Beata Baumgartner, fondatrice del brand Baumondi: durante la Milano Design Week Lardini ospiterà James nelle vetrine del suo flagship store di via Gesù. Una reinterpretazione in chiave contemporanea del “servomuto” è stata realizzata per i due brand, Lardini e Gabriele Pasini: un’estetica timeless si unisce al design avanguardistico, con una personalizzazione iconica, realizzata attraverso la scelta di materiali che rispecchiano l’identità dei due marchi di abbigliamento maschile, dando vita a “pezzi unici”. James the Gentlemen’s Assistant è un servomuto pensato per l’uomo contemporaneo. Un complemento d’arredo funzionale, disegnato per diventare oggetto di design. Accattivante e pratico, James è il fiore all’occhiello di Baumondi, azienda leader nel design. Un complemento d’arredo pensato per essere pratico, non certo per restare relegato nell’angolo buio di una cabina armadio: con un’altezza di 1,83 mt e con ripiani regolabili sull’anima di alluminio, James incarna l’eccellenza del design contemporaneo, pensato per aiutare il gentiluomo contemporaneo a vestirsi. Un omaggio alla raffinatezza senza tempo, James incarna l’epitomo dello stile. Il suo design dalle linee timeless si unisce alla scelta di materiali d’avanguardia, per un prodotto di lusso, pensato per la contemporaneità.

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Salone del Mobile 2017: Objets Nomades di Louis Vuitton

Si conclude oggi la mostra organizzata da Louis Vuitton a Palazzo Bocconi, Milano, meta obbligata durante il Salone del Mobile 2017. In un suggestivo percorso tematico che si snoda dal viaggio, la maison del lusso crea oggetti preziosi che parlano di nomadismo e suggestioni coloniali: si intitola Objets nomades l’esposizione, inaugurata lo scorso 4 aprile in corso Venezia 48. Un percorso iniziato nel 2011, che oggi annovera tra i designer coinvolti anche India Mahdavi e Tokujin Yoshioka, che firmano pezzi unici, riservati a clienti illustri, a partire dall’esploratore Pierre Savorgnan de Brazza, che nel lontano 1874 chiese di realizzare un baule letto. Seguirono il primo baule-armadio verticale, il baule altare, il baule doccia e quello per il servizio da tè creato nel 1926 per il maharaja Sayyaji Rao Gaekwad III. Edizioni limitate che oggi sono firmate da designer provenienti da tutto il mondo, come Atelier Oï, Maarten Baas, Barber and Osgerby, Fratelli Campana, Damien Langlois-Meurinne, Nendo, Gwenaël Nicolas, Raw Edges, Patricia Urquiola, Marcel Wanders. La collezione Objets nomades conta in tutto 25 pezzi, tra cui sedie e sofa a dondolo, sgabelli pieghevoli, divani, amache. Ogni oggetto è realizzato in materiali pregiati da mastri artigiani. “Sono una nomade”, ha dichiarato India Mahdavi, la designer irano-egiziano protagonista della mostra, sposando pienamente la filosofia del percorso tematico. “Sono cresciuta così, spostandomi da un paese all’altro”. Tanti i designer che hanno fatto parte del progetto di Louis Vuitton. “Stiamo tutti esplorando cosa significhi essere nomade”, ha commentato la designer spagnola Patricia Urquiola, altra firma illustre del progetto.

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Marni Playland al Salone del Mobile 2017

Tra gli appuntamenti imperdibili del Fuorisalone 2017 c’è senz’altro Marni Playland: il brand di moda crea uno spazio inedito in cui la dimensione estetica si unisce alla dimensione ludica, nel segno dello stile e del design che da sempre contraddistinguono Marni. Dimenticate ogni diktat precostituito e abbandonatevi alla dimensione onirica del gioco: questo il mantra di Marni Playland, vero e proprio luna park che ospita al suo interno oggetti di design e sculture d’arredo di libera interpretazione. La sede storica di Marni, sita in viale Umbria 42, diviene in occasione del Salone del Mobile 2017 una sorta di grande parco giochi: qui pezzi di design, complementi d’arredo e oggetti vengono reinterpretati in maniera del tutto originale rispetto al loro uso e alla loro funzione originari, diventando giocattoli. Ecco portaoggetti che divengono cestini da pallacanestro, mentre le sedie a sdraio hanno piccoli cestini. Tripudio di suggestioni infantili nelle altalene circolari e nelle sedie a dondolo, in un design che strizza l’occhio ad un’infanzia mai dimenticata, ma solo sopita nella memoria. Il gioco e la creatività divengono valori fondanti in un’estetica nuova, che coniuga colori vibranti a funzionalità. Gli oggetti esposti sono stati realizzati in edizione limitata da un gruppo di donne colombiane, che lavorano con tecniche tradizionali metallo, legno e fili di PVC intrecciati. L’aspetto ludico nasconde quindi un intento nobile: il ricavato dei singoli manufatti andrà infatti ad aiutare i bambini bisognosi. Parte degli incassi sarà infatti devoluta a favore dell’Associazione Piccolo Principe, che accoglie i piccoli in difficoltà di Milano e provincia.

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Ronda Design protagonista del Salone del Mobile 2017

Ronda Design sceglie il Salone Mobile Milano 2017 per presentare i nuovi mobili e sistemi per il living. Design accattivante e funzionalità high-tech caratterizzano i nuovi sistemi a parete, pensati per organizzare e sfruttare al massimo lo spazio del living. Tante le soluzioni proposte per ordinare e contenere: una vasta gamma di vani aperti e chiusi, per proposte originali che permettono di integrare diversi materiali, finiture e funzioni. Si parte con la libreria Iron-ic, che si distingue per l’architettura modulare in metallo basata sull’assemblaggio ad incastro dei componenti di ogni modulo. I lati curvilinei conferiscono alla struttura un originale look ondeggiante, che dà vita ad inedite armonie a zigzag, in un percorso accattivante che stimola i sensi e si adatta ad ogni tipo di ambiente, dal classico al moderno. La libreria-mobile a giorno Iron-ic Shelter in ferro si caratterizza per il profilo ondeggiante, che offre la possibilità di aggiungere eleganti contenitori perfettamente incassati nella scocca della libreria. Fluidità e leggerezza sono i valori chiave, perseguiti attraverso la variazione filante e armonica dei piani orizzontali e verticali e l’effetto tridimensionale dei contenitori: tra suggestive note high-tech veniamo proiettati in una profondità che dà vita a scenografici effetti 3D. Le finiture della libreria e dei contenitori possono essere combinate liberamente per una personalizzazione no limits che spazia tra look materici- industriali ed atmosfere di sofisticato luxury. Un mix di materiali come acciaio, legno e metallo verniciato caratterizza la parete attrezzata Link, un sofisticato sistema d’arredo composto da capienti mobili contenitori in acciaio e cassetti dai raffinati angoli tagliati a 45°, boiserie in metallo e possibilità di retro-illuminazione a LED per ottenere affascinanti atmosfere. Infine il pannello TV Mr Hyde è uno specchio con speciale trattamento che nasconde uno schermo televisivo a parete: la televisione è visibile solo quando è accesa, una volta spenta scompare e rimane la superficie a specchio che amplifica lo spazio del living.

Kartell: 50 anni di Componibili

La celebre linea I Componibili firmata Kartell compie 50 anni: creata da Anna Castelli Ferrieri, la linea viene celebrata ora con un evento speciale che coinvolge le più autorevoli firme del design e della moda. In occasione del Salone del Mobile 2017 il flagship store milanese di via Turati si trasforma in una mostra esclusiva, che celebra il pezzo più iconico di Kartell, interpretato ora dall’estro creativo di numerosi designer. Si intitola “Tribute to Componibili. 50th Anniversary” l’esposizione, che è stata inaugurata martedì 4 aprile e che proseguirà fino a domani, 9 aprile. Una narrazione lunga 50 anni, che ha caratterizzato ogni decennio con un occhio critico, attento alle principali tendenze: un’evoluzione che ha visto numerose varianti cromatiche, in un avvicendarsi di immagini iconiche. Ora sono in mostra le grafiche di archivio e i documenti che le accompagnano: un percorso espositivo accattivante, che sarà trasportato in altre sedi internazionali. Il fulcro è il prodotto stesso, indagato nella sua evoluzione, in bilico tra passato e presente. All’interno del percorso espositivo Kartell presenta 15 pezzi d’autore, un omaggio speciale con una personale rivisitazione dell’oggetto: i pezzi sono firmati da Ron Arad, Mario Bellini, Antonio Citterio, Ferruccio Laviani, Piero Lissoni, Alberto Meda, Alessandro Mendini, Nendo, Fabio Novembre, Philippe Starck, Patricia Urquiola, Tokujin Yoshioka e i brand Emilio Pucci e Missoni oltre a una special edition Disney. I Componibili si trasformano così in veri e propri oggetti d’arte, pezzi unici ed irripetibili, che omaggiano l’estetica originale del prodotto e l’estro di Anna Castelli Ferrieri. Completano l’omaggio le dediche speciali di curatori e autori che hanno accettato l’invito di Kartell a sottolineare il ricordo e la valenza dell’oggetto.

Agnona per Giorgetti al Salone del Mobile 2017

Giorgetti sceglie la Milano Design Week 2017 per presentare l’esclusiva collaborazione con Agnona: il risultato è una collezione in cui protagoniste assolute sono le fibre tessili. Tante le proposte per la notte, per decorare con stile la casa. Continua la partnership nata nel 2016, quando Agnona scelse di affidarsi al design di Giorgetti per arredare il suo primo corner home da Harrods. L’azienda fondata a Meda nel lontano 1989 lancia la nuova collezione Giorgetti Atmosphere con un doppio evento in programma al Salone del Mobile 2017, che è andato in scena presso il Giorgetti Store di via Durini e la boutique Agnona di via Sant’Andrea: la nuova collezione si distingue per le proposte di decor, che si rivolgono ad un concept abitativo completo, elegante e funzionale.

Un design ricercato e funzionale distingue gli oggetti proposti: i tessuti pregiati di Agnona caratterizzano una collezione raffinata ed esclusiva, che si focalizza principalmente sul bed dressing e sui filati preziosi. La camera da letto acquisisce stile e charme, grazie alle tre diverse interpretazioni di bed dressing: dalla vaporosa Alpaca Double per coperte, plaid e cuscini nei colori taupe e grey, con una gradazione di kale, al finissimo Cashmere di una coperta matrimoniale con struttura tridimensionale, rifinita con punto cavallo, da abbinare a un cuscino, e un plaid realizzato con una lavorazione jacquard a spina di pesce bicolor bianco/grigio, fino al Camel delle coperte matrimoniali coordinate e dei cuscini e plaid in jacquard con motivi a quadri dégradé. Completa la serie un prezioso cuscino in montone e cashmere.

«Agnona X Giorgetti pone al centro la qualità del progetto abitativo e la passione per il dettaglio e per la trasformazione di materiali naturali che accomuna le due aziende; nasce così una collezione che si concretizza, in una fusione insolita di linguaggi tra moda e design, ma sempre coerente con la filosofia che accomuna i due brand. L’esperienza di Agnona nella selezione e nella lavorazione delle fibre nobili è garanzia di quell’eccellenza che Giorgetti promuove da oltre un secolo di storia, nonché essenza del Made in Italy», così ha commentato Giovanni del Vecchio, CEO di Giorgetti.

«La tradizione, la lunga storia di artigianalità e l’attenzione alla qualità delle materie prime e del made in Italy sono le caratteristiche comuni che uniscono il brand Agnona a Giorgetti in modo profondo. Una partnership che nasce dalla condivisione di valori comuni, dalla voglia di innovazione e dalla curiosità di contaminare il mondo del design e della moda con prodotti di eccellenza superiore. Agnona contribuisce, con le Fibre Nobili dei propri prodotti tessili, a esaltare ancor di più la qualità e il design innovativo di Giorgetti», ha dichiara invece Alessandra Carra, CEO di Agnona.