Cosa lega Christian Louboutin alla moda? Certamente il color rosso! che esso sia legato alla sua celeberrima suola o ad un capo d’abbigliamento,la firma del noto stilista di scarpe, si tinge di tonalità scarlatta.
E’ notizia, infatti, che Louboutin disegnerà per l’e-commerce sportyenri.com, le uniformi della squadra olimpica di Cuba, in occasione delle Olimpiadi che si terranno a partire dal 5 agosto prossimo a Rio deJaniero.
I capi, che verranno indossati dagli atleti durante l’evento solo per alcune occasioni (una di queste, durante la cerimonia finale), rivisitano l’heritage cubano, ponendo l’attenzione sull’eleganza e sul lusso, ben conciliati a loro modo, con l’idea di un’uniforme sportiva.
Le calzature, semplici sneakers o le meglio conosciute slip on modello Naza Star, sono state create per abbinarsi ai capi, quest’ultimi confezionati in un atelier di Parigi, che presentano una linea ben strutturata, che definisce, shorts, pantaloni e blazer multi tasche, con l’effige della bandiera cubana.
Brandelli di stoffa. La collezione Cruise 2017 di Louis Vuitton appare un atto dissacratorio nei confronti della moda.
Se è vero che in essa è vivida l’atmosfera anni ’80, Nicholas Ghesquière, ha selezionato dettagli non proprio convincenti per raccontare un viaggio a ritroso in un passato che poco ha concesso alla moda.
La collezione, gioca molto sui pattern e i sui colori. Onde sinusoidali, “investono” i capi delineando un mood carioca, in omaggio alla città di Rio de Janiero che ha ospitato l’evento.
Asimmetria totale e sovrapposizioni: la cruise 2017 della maison francese, ricorda fortemente il défilé autunno/inverno 15-16 per aver raccontato una donna dal pronunciato temperamento, pronta a vivere nella giungla urbana sempre più futuristica.
Predominano le linee affusolate, ma non mancano parka over e particolari in ruches, che conferiscono alla collezione un look meno avveniristico.
Leggere goffrature, inoltre, movimentano gli abiti color block.
“Ho così ammirato la forza di Oscar Niemeyer. La sua visione, la sua radicalità e anche la sua utopia. Essere in grado di far sfilare una collezione di moda in uno spazio così architettonicamente potente è un’esperienza sensoriale. A Rio de Janeiro, tutto quello che ho visto vibra di movimento e di una energia esplosiva che si mescola tra modernismo e tropicale. Sono rimasto affascinato dalla costante dualità tra la natura e l’urbanistica e l’esplosione pittorica che crea. Per me, la questione principale era cercare di incorporare nella mia collezione tutti questi elementi che fanno parte della cultura brasiliana, senza dimenticare che io sono solo un visitatore che porta i suoi riferimenti culturali parigini e francesi” ha dichiarato lo stilista.
Nicholas Ghesquière, volge un’attenta analisi sugli accessori. L’iconica Speedy veste un allure del tutto nuovo con stampe decise, quasi caleidoscopiche. L’intramontabile stereo a cassette Boombox, diventa una borsa a mano in tela monogram.
Meno convincenti, le calzature. Orripilanti, gli ibridi ankle boots/infradito bianchi.